Difendete i valori della famiglia. E’ il messaggio alle donne cinesi, che viene dalla revisione di una legge di genere. Un ultimo segnale che dimostra ancora una volta come le donne stiano affrontando una crescente pressione in risposta all’assunzione di ruoli al di fuori dall’ambito domestico. Un emendamento alla legge sulla protezione dei diritti e degli interessi delle donne approvato domenica dal massimo organo legislativo cinese ha introdotto un elenco di standard morali che le donne devono osservare. “Le donne dovrebbero rispettare e obbedire alle leggi nazionali, rispettare la morale sociale, l’etica professionale e i valori familiari“, secondo il capitolo iniziale della legge, che delinea i principi generali della normativa rivista, che entrerà in vigore nel 2023, secondo quanto riportato da Bloomberg.
Mentre la Cina è alle prese con tassi di natalità ai minimi storici e un numero di matrimoni in continuo calo, le donne subiscono pressioni per tornare ai ruoli tradizionali di cura. E’ un richiamo che arriva da lontano: il presidente Xi Jinping aveva dichiarato già in un discorso del 2013 che è fondamentale che le donne siano “buone mogli e madri” per garantire la “sana crescita della prossima generazione”. E un ulteriore segnale era arrivato a ottobre, quando le donne erano state escluse dal Politburo cinese per la prima volta in un quarto di secolo, in occasione di un importante rimpasto, che ha visto Xi promuovere una sfilza di alleati maschi, segnando un importante passo indietro per l’uguaglianza di genere nella nazione.
Guo Linmao, che siede nella commissione per gli affari legislativi della commissione permanente del parlamento, ha affermato domenica che la revisione della legge “ha attuato in modo completo la politica statale di base dell’uguaglianza di genere“, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa ufficiale Xinhua.
La riviosne ha anche riguardato il tema delle molestie sessuali e della discriminazione, con un divieto per i datori di lavoro di penalizzare le donne per le promozioni a causa del loro stato civile o di gravidanza. Si richiede inoltre ai governi di livello locali di denunciare tempestivamente alla polizia il sospetto rapimento o la tratta di donne.
Bisognerebbe essere profondi conoscitori della politica e della cultura cinese per poter inserire questa revisione della normativa in un contesto più ampio e comprenderne la portata per la seconda economia a livello mondiale. Le letture al momento restano contrastanti: da una parte il richiamo ai valori della famiglia, che riporta un po’ all’indicazione ungherese secondo cui le donne istruite sarebbero una minaccia per la natalità, dall’altra però indicazioni legislative sulla discriminazione sul lavoro e sulla tratta sembrano aumentare le tutele per le donne.
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