Women in lighting, quando il mondo della progettazione è donna

Foto Sarah Elise Sartore

Foto Sarah Elise Sartore

70 ambasciatrici a livello internazionale e un obiettivo comune: dare visibilità alle donne nel mondo dell’illuminazione. Lanciata da Light Collective di Londra e sostenuta da Archifos e formaLighting – azienda che si contraddistingue nell’avere al suo interno un’alta percentuale di donne che ricoprono ruoli chiave – il movimento Women in Lighting è nato due anni fa da una semplice constatazione: circa il 50% dei progettisti di illuminazione sono donne, ma nelle conferenze, comitati e giurie i Lighting Designer invitati del settore sono (quasi) tutti maschi.

Giorgia Brusemini è l’ambasciatrice italiana di questo progetto internazionale: designer con una passione per il ruolo della luce – oltre che per il suo design – negli spazi di vita e di lavoro e una capacità rara di condividerla, attraverso il blog “Ogni casa è illuminata” , nato quattro anni fa.

Quelli che prima erano consigli volanti per risistemare errori e dimenticanze fatti in fase di ristrutturazione – spiega Giorgia Brusemini – sono diventati dei piccoli post condivisi su una pagina instagram @ognicasailluminata e dal 2018 matura un vero e proprio blog per diffondere la cultura della luce”.

Foto Virginia Bettoja

Foto Virginia Bettoja

Woman in Lighting non parla di disuguaglianza di genere ma di inclusività e dei vantaggi che questo porta all’intera professione”, spiega ancora la designer che in Italia ha già messo a calendario molte iniziative per far conoscere da un lato questa professione attraverso professioniste donne, dando loro visibilità e supportandole quindi con azioni di empowerment.

Quello del Lighting Design o progetto illuminotecnico é un percorso di studi e carriera ancora poco conosciuto in Italia e molto all’estero, che offe però diverse possibilità professionali e un approccio multi- disciplinare. E le donne sono una metà quasi invisibile in questo settore: “La mia strategia come ambassador di Women in Lighting é di unire le forze, e dare loro viabilità e supporto”.

Perché a volte basta poco, a partire dalla consapevolezza: “Incontro molte professioniste in gamba, che però ‘subiscono’ le dinamiche ancora molto maschili del nostro settore, dall’ incapacità di farsi avanti alle difficoltà di conciliare la professione, spesso da libera professionista, con una famiglia. A loro offro prima di tutto un network dove confrontarsi, capire che non sono sole nell’affrontare queste difficoltà e ispirarsi attraverso altre donne role model“.

Un appuntamento mensile dal nome emblematico BRILLIANT+, affiancata dalla collega e Lighting Designer Martina Frattura, che ha già ospitato diverse speaker e coach “che ci hanno – è il caso di dirlo – illuminate!”.

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