#Under40, Lucia Iannuzzi e il fare impresa in un settore maschile

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Tante volte, quando con il mio socio abbiamo incontri nelle aziende, pensano che io sia una sua collaboratrice mentre, seppur giovane e donna, sono l’amministratrice delegata della nostra impresa. All’inizio mi arrabbiavo, oggi semplicemente vado avanti per la mia strada”. La strada di Lucia Iannuzzi, classe 1984, consulente doganale, oggi co-fondatrice e ceo di Overy e C-Trade, parte da un piccolo paese del crotonese, passa per Bologna e arriva a Milano.

ctrade_ritrattisimonabrunoph-63E da qui apre a un percorso nuovo e inesplorato per il nostro Paese, quello della consulenza doganale una professione che punta a ribaltare la visione della dogana da parte delle aziende: da problema a opportunità di business”, spiega Iannuzzi.

L’imprenditrice è anche docente presso la Fondazione ITS per la Mobilità Sostenibile di Bergamo e parte di 2 commissioni di studio all’interno del Consiglio Nazionale degli Spedizionieri Doganali, nonché membro attivo della Commissione Dogane & Trade Facilitation di ICC.

Dopo la laurea in giurisprudenza e un master in Europrogettazione dei fondi strutturali arriva il primo stage in azienda che mi porta a lavorare su un progetto che riguarda proprio la materia doganale”, racconta l’imprenditrice. Lucia Iannuzzi si appassiona e si accorge di un gap che riscontrerà anche nelle realtà in cui collaborerà successivamente.

Le realtà in cui sono entrata o si occupavano della dogana dal punto di vista legale o dal punto di vista delle operations, ma nessuna combinava i due approcci. La mia idea di fondare un’azienda è nata proprio da questa missione: unire teoria e pratica ed essere un supporto reale per le imprese, in termini di strategia, di razionalizzazione dei costi e snellimento delle procedure in questo ambito”. Iannuzzi integra così le competenze legali, acquisendo anche la patente di spedizioniere, cioè la figura operativa che si occupa di sdoganare la merce in fase di import o di export.

Nel 2015 dà vita a C-TRADE, insieme al socio Paolo Massari, con clienti quali P&G, Magneti Marelli, l’Oreal, Denso Thermal System, Technogym, EPTA. Nel 2020 il fatturato di C-Trade superava il milione e duecentomila euro, in crescita di oltre il 20% rispetto al 2019, e l’azienda conta oggi 15 dipendenti, di cui il 50% donne.

Conclude Lucia Iannuzzi: “Sono diventata imprenditrice in un settore prettamente maschile e do molta importanza al welfare e alla costruzione di un ambiente di lavoro che valorizzi le persone. Non vengo da una famiglia di imprenditori. Mio padre era operaio e mia mamma casalinga. Dopo il diploma ho rifiutato il posto fisso in banca, nel mio paese di origine. Volevo vedere il mondo con occhi diversi. Se ho avuto mentori? No. I miei genitori mi hanno lasciata libera di scegliere ed è il più bel regalo che potessero farmi”.

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