Una scuola europea per le leader (digitali) di domani

Un campus estivo per le leader di domani: 29 giovani giovani europee sono state allenate da oltre 70 esperti e docenti per una settimana. Sono questi i numeri della quinta edizione della Schools for Female Leadership in the Digital Age, organizzata dall’European Leadership Academy (ELA), che si è appena conclusa a Varsavia.

La novità annunciata quest’anno è che il progamma, dopo aver incluso rappresentanti dei 27 Stati membri dell’UE e poi l’Ucraina e 6 Paesi balcani, sarà nelle prossime edizioni esteso a Islanda, Svizzera e Turchia.

Occasione di incontro e crescita

Oltre 12.000 candidature dalla sua inaugurazione dal 2021 ad oggi per il programma, che quest’anno ha dedicato un focus speciale all’innovazione e alla digitalizzazione: dall’impatto della tecnologia sulle vite private e sul lavoro al suo potenziale futuro e al valore della collaborazione a livello globale. Le sessioni includevano tavole rotonde, conferenze, workshop approfonditi e attività di team building, tutte progettate per ispirare le giovani e incoraggiarle a condividere le proprie opinioni in un ambiente sicuro e solidale.

«Lo sviluppo dei talenti è una responsabilità condivisa da ogni Paese, azienda e istituzione accademica. I programmi Huawei rappresentano un’opportunità eccezionale per i futuri leader di acquisire conoscenze sulle tecnologie all’avanguardia. Siamo lieti di vedere il loro impatto positivo riconosciuto da così tanti pionieri europei» ha commentato Tony Yong JIN, vicepresidente esecutivo di Huawei European Region, che ha lanciato il progetto con lo scopo di colmare il gender gap e digital gap che persistono nella società europea.

Gli interventi delle istituzioni

Durante un dibattito su tecnologia e cooperazione internazionale, il deputato europeo Jonás Fernandez ha voluto sottolineare l’ìimportanza delle materie umanistiche nell’accompagnare la società in questa rivoluzione digitale: « Le competenze umanistiche sono più rilevanti che mai se vogliamo risolvere i problemi tra le società e gli esseri umani». Mentre Agnieszka Jankowska, presidente del Consiglio per la digitalizzazione del governo polacco, ha posto l’accento aull’opportunità che l’innovazione dà per creare condizioni condivise anche in aree svantaggiate: «La nostra idea principale è quella di coprire tutta la Polonia, anche le aree rurali e le città più piccole con Internet ad alta velocità e tecnologie mobili. In futuro le tecnologie mobili avranno sempre maggiore importanza, soprattutto in queste aree più remote».

Rebecca De Sanchi Mayoral, senior policy officer per l’accesso ai finanziamenti e all’innovazione presso la Commissione europea, ha chiuso l’ultima giornata scolastica aggiungendo: «Abbiamo bisogno di più finanziamenti per le donne. Questo è ciò che chiamiamo divario negli investimenti di genere. Dei capitali europei destinati alle startup tecnologiche, solo il 2% va a startup guidate da donne. Pertanto, l’UE sostiene le iniziative e fissa i criteri dell’agenda, esaminando le strutture dei fondi di venture capital e il coinvolgimento delle donne».

Intervenendo alla cerimonia di chiusura di questa edizione 2024, la direttrice della European Leadership Academy e responsabile Diversity, equity and inclusion di Huawei Europe, Berta Herrero si è rivolta direttamente alle studentesse: «Tra 10 o Tra 15 anni avrete tutte un impatto cruciale nella società, sia come prime ministre, amministratrici delegate, innovatori o leader delle comunità locali. Creerete e implementerete soluzioni che facciano sì che la tecnologia funzioni per tutti. Man mano che il vostro viaggio proseguirà, non dimenticate lo strumento più potente: le donne che sostengono le donne e usano questa rete per costruire la società del futuro».

L’ex vice primo ministro irlandese Mary Coughlan rivolgendosi alle 29 giovani future leader, ha detto: «Credo che le donne come voi faranno un’enorme differenza per la vostra comunità, per il vostro Paese e per le vostre professioni, e non vedo l’ora di vedere dove sarete tra qualche anno».

Il programma

Una volta l’anno viene selezionata una ragazza per ciascun stato membro oltre a Ucraina, Balcani e Islanda e possibilmente da facoltà universitarie non tecniche come giurisprudenza, relazioni internazionali, gestione aziendale, filosofia o lingue, ma con un forte interesse per la tecnologia e l’innovazione che oggi stanno pervadendo ogni settore. «Le selezioni sono rigorosamente blind (alla cieca) in modo che la giuria non sia influenzata da stereotipi. Prendiamo in considerazione la domanda di candidatura e soprattutto la motivazione alla partecipazione al progetto, mentre non abbiamo visibilità sui risultati scolastici, quindi sui voti, delle candidate. Riteniamo che questo sia il metodo per scegliere giovani davvero motivate a frequentare i corsi che offriamo» sottolinea Herrero, che ha ben chiara la potenza dei role model. Nel suo caso ha fatto la differenza conoscere la vera storia della scrittrice J.K. Rowling: «Ha creato un intero mondo magico partendo da una situazione di povertà e superando diverse difficoltà. È riuscita a scrivere libri che hanno affascinato non solo i ragazzi ma anche gli adulti, dando poi a se stessa e ai propri figli una nuova vita. L’European Leadership Academy è la mia Howgards, è quello che sono riuscita a creare nel concreto per le giovani europee»

Oltre alla formazione su aree più tecniche quali coding, cybersecurity, nanotecnologie, cloud e intelligenza artificiale, la scuola offre alle partecipanti una palestra per sviluppare le soft skill come la capacità di leadership o il public speaking; un parterre infinito di role model femminili provenienti da tutta Europa e dagli ambiti più disparati che condividono non solo la loro expertise nel settore di provenienza ma anche la propria esperienza di carriera in quanto donne; un ambiente incoraggiante e pieno di energia all’interno del quale sviluppare e praticare valori come la solidarietà femminile, la consapevolezza di sè e del proprio potenziale, la partecipazione attiva così come anche un’occasione per imparare importanti strumenti di autodeterminazione; importanti occasioni di networking e infiniti spunti che possono influenzare il successivo percorso di studio o di carriera.

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