In “Parole per giocare”, uno dei suoi ultimi libri scritto nel 1979, Gianni Rodari invitava i bambini a “fare le cose difficili”:
È difficile fare
le cose difficili:
parlare al sordo
mostrare la rosa al cieco.
Bambini, imparate
a fare le cose difficili:
dare la mano al cieco,
cantare per il sordo,
liberare gli schiavi
che si credono liberi.
Eccolo, il regalo che un libro rappresenta per i bambini: attraverso il grande gioco della lettura, la lezione della libertà. Parole che spalancano mondi, l’immaginazione senza le briglie degli schermi. Quest’anno abbiamo voluto raccogliere anche i consigli di lettura dei più piccoli. Perché pensiamo che la speranza di un mondo migliore risieda nella loro fantasia. Buon Natale! E viva le cose difficili.
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“Dal diario di una bambina troppo occupata” di Manuela Badocco, Stefano Bordiglioni, illustrazioni Grazia Nidasio (Einaudi Ragazzi, 2016)
di Diletta – 10 anni
“Dal diario di una bambina troppo occupata” è un libro in cui una bambina racconta ogni giorno al suo diario cosa succede a scuola, nel tempo libero, mentre fa sport. Mi ha colpito il fatto che il libro era scritto in modo così realistico e così bello allo stesso tempo. Questa storia mi ha fatta sentire bene, nel senso che ho scoperto che tutti abbiamo cose che non ci piacciono, che ci fanno sentire felici, eccetera. Secondo me dovrebbe leggerlo qualcuno che è un po’ “in crisi” e insicura, o per la crescita o per le proprie paure. È anche molto divertente!
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“Il maialino di Natale” di J.K. Rowling (Salani, 2021)
di Mattia Bombino – 10 anni
Questo libro me l’ha suggerito una mia amica e l’ ho letto durante il periodo natalizio quando avevo 9 anni. Mi è piaciuto molto perché la lunghezza del libro è perfetta, quindi leggerlo non è una noia. L’ ambientazione natalizia nei giorni di festa rende il libro più magico. Il protagonista( cioè un bambino) mi rispecchia molto per l’aspetto e per il suo carattere. Nel libro il bambino è molto affezionato ad un pupazzo, proprio come me! Le illustrazioni e la copertina sono molto curate, belle e rispettano la realtà del libro (anche nei piccoli dettagli e nelle descrizioni più difficili). Lo consiglio a chi piacciono le storie di avventura, coraggio e di vera amicizia.
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di Alice Paronetto – 10 anni
Ho iniziato a leggere la serie “La casa sull’albero” su consiglio di tre miei amici, appassionati di questi libri. I protagonisti sono due ragazzi che fanno davvero molto ridere: Andy è l’autore che scrive e Terry disegna e insieme hanno deciso di raccontare le loro avventure. Insieme a loro c’è Jill, un’amica a cui piacciono gli animali e che vive a qualche passo dalla casa sull’albero. Il primo libro è “La casa sull’albero di 13 piani” e ogni nuovo libro ha 133 piani in più (per ora in italiano sono stati pubblicati quelli fino al 78esimo piano). I protagonisti nei loro libri hanno un sacco di problemi da risolvere come quello con la macchina che moltiplica le cose, quello con le scimmiette di mare o quello del resuscitamento di Capitan testa di legno. Ed è sempre una bella avventura, anche se non capisci bene cosa sta succedendo.
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“Gol! Il grande ritorno” di Luigi Garlando (Il Battello a vapore, 2017)
di Zeno Tremolada Di Cristofaro – 8 anni
Il mio libro preferito si chiama “Gol! Il grande ritorno” e mi piace perché parla del lavoro di squadra e dell’amicizia, poi parla anche dell’impegno dei protagonisti. Il libro parla di calcio e di avventure di otto ragazzi, racconta della fiducia in se stessi e della fiducia nei compagni. Il libro è fatto da racconti di partite di calcio. I protagonisti sono: Spillo, il portiere; Dante, il genio della squadra; Sara, che gioca in difesa; Ciro, anche lui in difesa; Joao che gioca al centro; Lara che gioca come ala destra; Tommi, ala sinistra e Becan, la punta. Consiglierei questo libro ai fan del calcio.
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“Il ladro dell’isola blu” di Tea Stilton (Piemme, 2021)
di Giorgia Sammartano – 9 anni
Il ladro dell’isola blu è un libro di Tea Stilton ed è un giallo. Mi è piaciuto tanto perché quando lo leggi ti sembra di essere il protagonista della storia. Invece una storia senza cliché ti spiega che le donne possono risolvere i propri problemi da sole, invece di essere salvate da un principe azzurro.
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“Mistero a Parigi” di Tea Stilton (Piemme, 2015)
di Edoardo – 6 anni
Questo libro parla di alcune ragazze – dei topi – che vanno in vacanza a Parigi. Si chiamano Colette, Nicky, Violet, Paulina, Pamela. Trovano un’amica di Colette che si chiama Julie, che va a lezione di moda. Il maestro di moda di Julie la incoraggia. Quando tornano a casa, vedono un ladro che ruba la collezione di vestiti di Julie. Le Tea sisters si nascondono sotto un tavolo mentre Colette entra – con il suo foulard che è un pezzo di mappa del tesoro – nei grandi magazzini per farsi vedere dal ladro. Poi Colette entra in uno spogliatoio per farsi rubare il foulard dal ladro. Il ladro la vede, ruba il foulard, le Tea sisters lo vedono e lo inseguono. Il ladro entra in una barca, corre e vuole seminare le ragazze. Poi il ladro entra in un museo con le Tea sisters e le Tea sisters entrano dentro il covo del ladro. Salgono sopra una scala e vedono che il ladro è il professore di moda che si chiama Le Blanc. Poi vedono una sfinge e trovano il tesoro. Questo libro mi è piaciuto molto perché è bello e parla di un caso da risolvere.
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“La più grande” di Davide Morosinotto (Rizzoli, 2022)
di Gloria Desogus – 9 anni appena compiuti
Questa per me è una bella opera, mi piace molto perché anche io mi sento un pochino combattente, il fatto che sia un romanzo mi stupisce perché piuttosto avventuroso comunque mi ha sbalordito. Il fatto che mi ha sbalordito come ho detto poco fa è che questa ragazza veniva maltrattata all’inizio ma in realtà ce l’ha fatta, infatti vorrei dire che intanto le donne sono superiori alle cose stupide e poi che sono veramente wow.
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“Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” di Luis Sepúlveda (Salani, 2010)
di Giorgio Bannó – 9 anni
La “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” di Luis Sepúlveda, racconta la vicenda di una gabbanella e del suo amico gatto di nome Zorba. La mamma della gabbianella volava con il suo stormo ma per catturare un’aringa perse il suo gruppo e così decise di andare in città ma i mari inquinati e i rifiuti la resero molto debole. Un giorno atterrò in una terrazza, dove abitava un gatto di nome Zorba, lì depose un uovo e fece promettere al gatto di prendersene cura . L ‘uovo si schiuse e nacque un piccolo gabbiano, era una femmina e Zorba decise di chiamarla Fortunata, perché era sotto la sua protezione e quella dei suoi amici gatti. Quando la pulcina crebbe le insegnarono a volare e per questo Zorba diventò il gatto nobile della città , un esempio di come essere gentili con gli altri. L’incontro tra la gabbianella e uno scimpanzé e quello con il poeta vi lascerà senza parole ma lascio a voi la lettura.
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