05 Maggio 2023

Cinema, nel film di Moretti il sol dell'avvenire lo accendono le donne

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  Dell'ultimo film di Nanni Moretti si è detto e si è scritto moltissimo, in queste prime settimane di programmazione. "Il Sol dell'avvenire" è un'opera a grandi tratti nostalgica, ma è anche una retrospettiva critica e feroce. Giovanni è un regista romano di mezza età, impegnato nelle riprese dell'ultimo dei suoi film, produzioni che arrivano puntuali, come uno scatto d'orologio, una ogni cinque anni. È sposato con Paola, una Margherita Buy in grande spolvero. L'alter ego del regista è il suo protagonista: Ennio (un bravissimo Silvio Orlando), redattore de L'Unità, anima della sezione romana del Pci intitolata a...

25 Gennaio 2023

La felicità non è una scelta

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    La ricerca della felicità, oltre ad essere il titolo di un celebre film, è anche uno dei motori più frequenti dell’agire umano. Rincorriamo il benessere perché è lì che sta la serenità - in primis emotiva - che ci permette di vivere felici. Un processo consolidato, ma fragile, perché esposto a un cortocircuito spesso frequente: la positività tossica e il dover necessariamente stare bene a tutti i costi. Nascondere sentimenti e vissuti spiacevoli, minimizzare ciò che mette a disagio, vergognarsi se non si riesce ad avere un atteggiamento positivo, sentirsi in colpa per essere tristi o arrabbiati. A chi non è...

23 Dicembre 2022

Buon Natale, che normale non è

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    Che cosa manca a questo Natale? Perché qualcosa manca: lo si avverte nelle strade e nel livello di energia delle persone. Lo si avverte, però, come si può avvertire qualcosa che non c’è. “Mancano le luci per le strade”   mi ha detto l’altro giorno il titolare di una lavanderia. Ed è vero: ci sono meno luci, ma non è solo questo. Le persone per strada, di corsa tra negozi e pacchetti, sembrano tutte un po’ in ritardo e sottotono. Sembra quasi che ce le abbiano mandate, a fare acquisti. Manca, ecco: manca l’attesa. Anche per chi non crede o non festeggia, questa stagione ha sempre segnato qualcosa...

08 Settembre 2022

Generazione Skam: contro la vergogna, fiducia e dialogo

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  “Vergogna”: è questo il significato della parola “skam”, in norvegese, ed è il titolo scelto per una delle serie più riuscite e risolutive sull’adolescenza. La vergogna è un sentimento che esprime la mortificazione di una parte di sè, e “Skam” indaga come l’identità in costruzione dell’adolescenza si può scontrare con tutti quei fattori che contribuiscono a questa mortificazione. Bullismo, abusi, le difficoltà di un coming out: ci sono tutti i temi che ci si aspetterebbe in una serie su questa età della vita magnifica e terribile, ma anche amicizia, condivisione, supporto. Il tutto senza l’edulcorazione...

12 Agosto 2022

Come "Stranger things" ci ha stregati con una canzone di Kate Bush

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  Per l’ennesima volta Netflix ha creato un trend che ha sconfinato dal raggio d’azione delle serie Tv, dando vita a un fenomeno di massa che ha coinvolto l’industria musicale stavolta. “Running Up That Hill” è stata la canzone più ascoltata in streaming al mondo nel mese di giugno, al momento si trova tra i primi cinque posti della Billboard Global 200 ed è stata condivisa in quasi due milioni di video su Tik Tok. A rendere il fatto degno di nota, è che la hit risale al 1985 e deve il suo successo planetario, con trentasette anni di ritardo, alla serie TV “Stranger things” prodotta da Netflix. Al momento della sua...

24 Giugno 2022

Che cosa renderebbe l'innovazione più umana?

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    L'innovazione si sta arricchendo di nuovi vocaboli, alcuni dei quali provengono da mondi apparentemente distanti e sembrano voler riportare il progresso a una dimensione più umana. “Nel prossimo decennio servono invenzioni che colleghino lo sviluppo tecnologico con l’umanesimo”   ha recentemente detto Alec Ross, esperto di innovazione e tra i co-fondatori di “Emotion Network”, commentando la conferenza Tech Emotion organizzata a Milano questa settimana. Sono quindi andata a riguardare su Wikipedia l’origine del termine “umanesimo": un movimento culturale del '400 in cui “la riscoperta e lo studio degli autori...

26 Febbraio 2021

Padri separati ma non dimezzati: che cosa c’è dietro una storia raccontata a metà

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    Un padre che si separa assomiglia a una donna in carriera: diventa il pezzo di un puzzle che non lo aveva previsto fino a 50 anni fa. Cinquanta anni, si dirà, non sono pochi. Da tanto abbiamo una legge per il divorzio, che istituzionalizza la possibilità di essere padre senza essere marito. Prima questo evento capitava in modo accidentale, raramente per scelta. E c’era tutta un’altra idea di paternità. Lo sappiamo: la mela della genitorialità non era divisa a metà, perché lo spicchio maschile riguardava soprattutto il benessere economico della famiglia. Poi le donne hanno iniziato a lavorare, e quasi di pari passo è...

07 Febbraio 2021

La casa, il luogo degli opposti: quattro romanzi sull'ambiguità del "nido"

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Il mondo, al di qua e al di là di un cancello. Rosso vermiglio, maestoso, inespugnabile. Quello apre la scena e segna lo spazio. La prima a varcarlo è Francesca. Sotto un sole accecante, scende dall’auto. A passo incerto, disegna inconsapevole attorno a sé quello che si annuncia come il suo cerchio perfetto. Ha negli occhi il bagliore della promessa: una nuova vita, una nuova casa, in una nuova città e, magari, la possibilità di ricucire lo strappo che le due gravidanze le erano costate. Vuole ricominciare a disegnare, per quel libro che non è ancora riuscita a pubblicare. Si intitola "Questo giorno che incombe" ed è...

10 Febbraio 2020

Pensare a come vorrei il mio funerale, mi fa cambiare la mia vita

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      Non è una mia idea, ma un'ottima idea copiata da un libro. Gabriele Romagnoli apre “Solo bagaglio a mano” con le immagini del proprio funerale. Amo il libro in modo particolare e l’ho letto e riletto. Ma non avevo mai pensato a usare il funerale come metodo di decisione. E’ un periodo un po’ complicato, complesso, confuso. Ho tante cose da mettere in fila e altre che si mettono in coda da sole e allungano la fila. Alcune penso, e spero, si risolveranno da sole, ma altre hanno bisogno che io decida. Sono cose diverse e per ogni porta che si apre non solo una si chiude ma corridoi nuovi appaiono sulla schermata di...

23 Novembre 2018

Sarah Moon, il sentimento del tempo. Due grandi mostre a Milano

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    Desideri, sentimenti, sogni: esiste qualcosa che ci radichi più fortemente nel presente, qui e ora? E così i ricordi: si cibano del passato certo, ma accadono qui e ora, nel presente, sono il presente. Ed è il presente di queste esperienze intime e profonde che sa risvegliare e mettere in circolazione con le sue immagni la fotografa francese Sarah Moon, protagonista di una doppia, strepitosa mostra milanese articolata in due sedi, l’Armani Silos di via Bergognone e la Fondazione Sozzani di corso Como. Difficile trovare un miglior vaccino per guarire dalla convinzione che la fotografia sia un mezzo servilmente oggettivo di...