La Val di Sole nel segno di inclusività e sostenibilità

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La località trentina della Val di Sole non è solo la destinazione per chi ama gli sport invernali. Le Dolomiti Adamello Brenta, che comprendono le aree di Folgarida-Marilleva, Pejo e Passo Tonale, offrono soluzioni anche per una vacanza alternativa al mare che premi in termini di benessere e relax; specie in questo periodo, dove tornare a stabilire rapporti sociali è fondamentale. E farlo coi suoni e colori della natura, non solo può essere vantaggioso ma anche terapeutico.

A confermarlo tanti psicologi, che hanno evidenziato i benefici di un’immersione consapevole in questi luoghi di rigenerazione capaci di soddisfare quei bisogni diffusi che la lunga esperienza del Covid ha reso sempre più pressanti: “La montagna è tipicamente associata al benessere, che a sua volta è considerato prioritario rispetto al divertimento”, spiega Filippo Rutto, psicoterapeuta, specialista in psicologia della salute e docente di psicologia dinamica all’Università di Torino. “Per capirci: se vogliamo divertirci dobbiamo prima poter stare bene e per raggiungere questa condizione abbiamo bisogno di un ambiente idoneo. In montagna si sperimentano relazioni sociali qualitativamente migliori, al contrario del mare, dove, c’è un maggior rischio di perdersi nella massa”.

Turismo, premiato chi investe nel benessere

Il benessere, dunque, sarà al centro dell’esperienza turistica di chi, quest’estate, sceglierà la montagna come località di vacanza, confermando un trend evidenziato già dal 2020. I numeri diffusi dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti segnano una ripresa delle presenze nelle località di montagna (+13% sul 2020 nel trimestre giugno-luglio-agosto). Interessanti sono anche i dati delle località dei laghi (+29%) e quelle termali (+27,4%).

Decisamente incoraggianti, in questo quadro, anche i numeri della Val di Sole: “Nel periodo compreso tra maggio e settembre 2021, i comuni del nostro territorio hanno accolto circa 110mila turisti, il 25% in più rispetto all’anno precedente“, spiega Luciano Rizzi, Presidente APT Val di Sole. “Il dato non è troppo distante da quello registrato nel 2019 – prosegue – quando nell’estate pre-Covid avevamo superato quota 118mila. Per il 2022 siamo moderatamente ottimisti e consapevoli di come la pandemia abbia stimolato una crescente domanda di benessere da parte delle persone. Le attività offerte dal nostro territorio – conclude – possono soddisfare questa richiesta, trainando al tempo stesso il settore turistico verso il definitivo rilancio”.

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La Val di Sole nel segno di inclusività e sostenibilità

Negli ultimi anni le attività turistiche promosse dalla Val di Sole sono state improntate nel segno di inclusività e sostenibilità grazie soprattutto a uno degli sport per la quale è fortemente conosciuta, il mountain biking (MTB). L’esperienza pluriventennale della Val di Sole nell’organizzazione di eventi bike a carattere nazionale ed internazionale, ha portato a sviluppare negli anni un know-how di competenze trasversali che le è valsa il riconoscimento di unica Bike Region italiana da parte dell’Unione Ciclistica Internazionale (UCI). Volendo snocciolare qualche dato, basta solo ricordare che la Val di Sole è stata per nove volte tappa di Coppa del Mondo (tra downhill, trials e XCO), tre delle quali erano finali. L’ultima in ordine di tempo proprio nel 2021, ospitando sulla neve di Vermiglio (Trento) per la prima volta nella storia, la tappa italiana di Coppa del Mondo di Ciclocross, che ha visto la vittoria della giovane neerlandese Van Empel tra le donne e del belga Van Aert tra gli uomini.

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Di inclusività e sostenibilità si è parlato dal 1 al 4 giugno durante la decima edizione di IMBA Europe Summit, l’evento internazionale sulle tendenze della MTB e sulle sfide che questo mondo deve intraprendere nel prossimo futuro per rendere la mountain bike più compatibile con l’ambiente e la fruibilità dei territori, e disponibile a un sempre maggior numero di persone. In pochi anni, infatti, si è innescato un trend che la pandemia di COVID-19 non ha fatto altro che accelerare e rafforzare. Ma la crescita dei praticanti, al tempo stesso, ha l’esigenza di confrontarsi sugli effetti e le conseguenze di questa espansione, affinché la MTB diventi davvero un tutt’uno con l’ambiente.

Gli speech, tutti improntati sulla bicicletta e su come rendere più sostenibile l’impatto dei ciclisti sui sentieri, sono stati affiancati ad una serie di attività formative ed esperienziali sulla rete di trail e tour della Val di Sole. L’evento ha visto la presenza di circa 150 partecipanti da ogni parte del mondo fra destination manager, trail builder, tour operator, industry leader, rider ed esperti di settore tra cui la Campionessa del Mondo Downhill Manon Carpenter, che ha focalizzato il suo intervento sull’esigenza di contingentare lo sfruttamento delle aree naturali, regolamentando l’espansione delle reti di trail e i flussi dei rider, e studiando nuove metodologie per preservare le linee dei single track. L’obiettivo? Agevolare la convivenza tra i biker e coloro che vivono l’outdoor e il territorio da altri punti di vista.

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Val di Sole, outdoor anche a misura di famiglia

Il percorso iniziato nel 2008, anno del primo Mondiale MTB, sta giungendo allo stato di maturazione con una rete di sentieri e infrastrutture sempre più organica e pronta ad accogliere biker di ogni tipologia e livello. I Parchi naturali, poi, offrono la possibilità di praticare attività diverse dalla MTB: trekking, passeggiate immersive, pratiche di digital detox, pesca e sport acquatici come canoa, kayak, hydrospeed (bob d’acqua), canyoning e rafting. E a proposito di acqua, il Fiume Noce – su cui la Val di Sole si sviluppa fino al lago artificiale di Santa Giustina a Cles – è stato inserito nella top ten dei migliori luoghi al mondo per la pratica di canoa e rafting, classifica stilata sia da National Geographic che da Lonely Planet.

Ma la Val di Sole è anche sinonimo di outdoor a misura di famiglia. Rimanendo in tema bike, per esempio, tra le esperienze consigliate per le famiglie c’è la famosa pista ciclabile della Val di Sole, non una semplice biciclettata ma un’avventura outdoor tra natura, sport, cultura e tradizioni. Il percorso, 35 km adatti a tutti, si sviluppa quasi per intero lungo tutto il Fiume Noce, da Cogolo di Pejo fino a Mostizzolo, e attraversa panorami belli e appaganti tutti da pedalare, sia col sole che con la pioggia. L’intero tracciato costeggia la rete ferroviaria, che con i suoi convogli ospita circa una settantina di postazioni per il trasporto bici. Un’alternativa proposta dalle guide locali è quella di dividere il percorso a metà – con partenza sempre da Daolasa di Commezzadura – e pedalare nei due sensi in due giorni, per godere al massimo dell’esperienza family in tutta tranquillità.

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E per i più piccoli, il kids bike park, le aree faunistiche, i parchi avventura, le fattorie didattiche, il vivaio delle esperienze e il villaggio delle marmotte in alta quota, sapranno conciliare lezioni di sport, natura e tradizione attraverso il divertimento, regalando a grandi e piccini emozioni da ricordare a lungo. Perché valori come inclusività e sostenibilità si imparano anche così.

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