Investire nell’imprenditoria femminile del nostro Paese per ridurre il gender gap nel mondo del lavoro e in settori chiave dell’economia. Con questo obiettivo SACE lancia “Women in Export”, il primo business network italiano in ambito export promosso da SACE Education, che vede nell’empowerment femminile un pilastro centrale. L’iniziativa intende sviluppare “un vero e proprio ecosistema in grado di potenziare, connettere e supportare le migliori professionalità femminili del nostro Paese che si occupano di export e internazionalizzazione, in grado di generare sinergie intersettoriali e innescare così un social impact nel panorama imprenditoriale italiano e nelle performance del Made in Italy nel mondo“.
In occasione dell’evento di lancio è intervenuta anche Elena Bonetti, ministra per le Pari opportunità e la famiglia; Paola Severino, vice presidente università LUISS Guido Carli, Pierfrancesco Latini, amministratore delegato di SACE e Mariangela Siciliano, Responsabile Education di SACE.
“Il settore dell’export è uno dei settori di maggiore investimento e potenzialità per l’intero paese, riconoscendo oggi che se vogliamo investire e reinvestire in una leva di sviluppo per il paese lo dobbiamo fare investendo nelle complete migliori energie che si vogliono e si possono sviluppare. Per presentarci come sistema paese che sappia promuovere l’export, che ci caratterizza a livello internazionale, è fondamentale valorizzare il volto e la potenzialità del femminile. – ha dichiarato Bonetti – Ed è quello che vogliamo fare attraverso il nuovo fondo di 400 milioni governato da Impresa Italia che avrà il compito anche di creare anche una rete di sharing e che grazie a questo strumento di condivisione possa affrontare anche l’export con forza ed incisività.”
Tante le attività in programma riservate alle iscritte ed erogate in formato phygital: da sessioni formative online e in presenza, a momenti di networking specialistico, da sessioni one-to-one con esperti SACE a percorsi di crescita manageriale e mentoring.
Con questo progetto SACE punta a rafforzare le competenze tecnico-manageriali delle imprese italiane a conduzione femminile; generare connessioni di valore tra professioniste; promuovere la valorizzazione di talenti femminili; sostenere lo sviluppo di imprese femminili che puntino ai mercati internazionali.
“Siamo veramente contenti di inaugurare la terza edizione di Women in Export, un progetto ambizioso che vuole dare spazio alle donne e contribuire ad abbattere le barriere che ancora persistono per una piena parità di genere sul lavoro, aggravate ulteriormente dalla pandemia. – ha dichiarato Pierfrancesco Latini, Amministratore Delegato SACE – In SACE, da sempre, riconosciamo e valorizziamo il talento femminile, contando oltre il 50% di donne tra i nostri colleghi, e investendo nell’enorme capitale intellettuale femminile in quanto fonte di vantaggio competitivo per raggiungere una maggiore efficienza della qualità produttiva, soprattutto nell’export, settore che porta l’eccellenza Made in Italy nel mondo. Export nell’ambito del quale abbiamo mobilitato oltre 42 miliardi dall’inizio della pandemia ad oggi, che sommati alla nuova operatività legata al Green New Deal e a quella di Garanzia Italia, raggiungono la cifra di circa 74 miliardi”.
Gli appuntamenti, gratuiti e in modalità webinar, saranno organizzati in live talk interattivi con momenti di networking strategico, incontri one-to-one e opportunità di peer education tramite tavoli di lavoro dedicati per generare connessioni di valore tra professioniste del mondo di imprese, istituzioni e associazionismo che in Italia si occupano di export e internazionalizzazione. Si affronteranno tematiche legate al PNRR per cogliere e mettere a terra le possibilità derivanti dal pacchetto di stimolo Next Generation EU; alle opportunità di business connesse alla transizione ecologica e alla digital transformation, si parlerà di finanza sostenibile e delle misure a supporto delle imprese per contribuire alla crescita del nostro sistema produttivo in Italia e all’estero. Women in Export potrà infine contare su luogo digitale di incontro, un vero e proprio spazio virtuale dove interagire, confrontarsi e condividere le proprie esperienze e pratiche.
“Progetti come Women in Export sono straordinari, perché descrivono un approccio alternativo, ma reale e concreto, per realizzare un immediato cambiamento e determinare un nuovo equilibrio, una nuova parità nel mondo del lavoro tra uomini e donne. Secondo gli ultimi dati diffusi da Banca d’Italia infatti, se l’occupazione femminile, che si attesta oggi al 49%, arrivasse al 60%, il Pil crescerebbe di 7 punti all’anno” ha dichiarato Severino, proseguendo: “L’iniziativa di oggi rappresenta l’avvio di una nuova alleanza che parte dagli atenei e arriva fino alle aziende e ai governi delle principali economie mondiali, per un impegno comune ad investire sulle competenze delle donne e farle crescere nei ruoli di leadership”.