La fiducia delle donne nell’istruzione è ben riposta

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Leggendo i risultati della surveyIl lavoro di uomini e donne in tempo di Covid” recentemente pubblicata dall’INAPP (Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche) colpisce la differenza di genere nella risposta al quesito rappresentato nella figura 1. Ai rispondenti è stato chiesto di indicare la probabilità di sostenere nel futuro prossimo alcune decisioni relative a sé e alla propria famiglia su una scala da 0 a 3 punti. Le priorità massime osservate, però, non sono le stesse per entrambi i generi: mentre per gli uomini si colloca al primo posto la probabilità di cambiare casa, per le donne si colloca al primo posto la probabilità di iniziare un corso di studi o di formazione.

Figura. Quanto ritieni probabile … Priorità massima (% rispondenti per genere) – Lavoro dipendente

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Fonte: INAPP 2020

Questa fiducia delle donne nello studio e nella formazione ha un fondamento economico? Un primo sguardo ai dati della tabella qui di seguito sembra indicare che l’aspettativa delle donne sul rendimento del loro investimento in capitale umano è confermata dai fatti.

Tabella – Retribuzioni mensili nette di laureati nel 2018 e diplomati ad un anno dal conseguimento del titolo per genere

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Fonte: ns. el, su dati Almalaurea e Almadiploma

Le informazioni di fonte Almalaurea sulle retribuzioni mensili medie di laureati e diplomati ad un anno dal conseguimento del titolo mostrano infatti che il rendimento dell’investimento in capitale umano per la componente femminile è molto consistente e sempre maggiore di quello della componente maschile; fa eccezione solo il passaggio tra laurea triennale e laurea magistrale, dove l’incremento retributivo è leggermente maggiore per la componente maschile.

Questo vantaggio della componente femminile permane anche quando il collettivo selezionato comprende solo gli occupati a tempo pieno: anche in questo caso il vantaggio della componente femminile è evidente sia nell’incremento di retribuzione tra diplomati e laureati triennali sia nel confronto tra diplomati e laureati magistrali. Solo il confronto tra i due tipi di laurea (triennale e magistrale) evidenzia un incremento della retribuzione corrispondente sostanzialmente identico per entrambi i generi.

Prof, ma il gender pay gap c’è sempre?

Sì, ma quella è un’altra storia …

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