Migrazioni e natura, regaliamo ai bambini il coraggio di cambiare il mondo

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“Da bambina, a Cuba, nella capitale dell’Avana, Carmen viveva con sei fratelli e i genitori, che erano giornalisti. Adorava disegnare. Crescendo, si iscrisse all’università per studiare architettura”.
“Diane sposò un principe tedesco ma non desiderava una vita di agi. Voleva fare qualcosa, doveva essere qualcuno” “Voglio rendere potenti tutte le donne”, diceva.
“Elisabeth si rivelò decisa a farsi strada nel mondo. Prima ancora di terminare gli studi, sapeva che avrebbe voluto diventare medico”.

Cosa hanno in comune queste tre donne? I sogni e il coraggio. Sono vite straordinarie, che hanno lasciato un segno nella storia, eppure tutte sono cresciute nella cosiddetta “normalità”: ciò che le ha contraddistinte è stata la loro capacità di perseverare, di avere fiducia nei propri mezzi, di superare i pregiudizi di genere, di credere fortemente nei propri obiettivi. Le loro esperienze, insieme a quelle di altre cento donne, sono abilmente raccolte nel libro “Storie della Buonanotte per bambine ribelli. 100 donne migranti che hanno cambiato il mondo”, di Elena Favilli.

L’obiettivo dei racconti non è quello di restituire un ritratto asettico, bensì raccontare, attraverso il punto di vista delle protagoniste, una passione nata in giovane età, la tenacia nel perseguire un obiettivo nonostante gli ostacoli, le soddisfazioni e i traguardi raggiunti. Le donne raccontate sono diverse sia per materia di studio che per provenienza geografica. Quello che le accomuna è la sperimentazione della migrazione nel corso della loro vita.

“Spesso mi chiedono cosa significa essere bambina ribelle”, scrive Favilli nella prefazione. Una bambina ribelle è una persona che cerca di migliorare il mondo per sé e per chi le sta intorno, a qualunque costo”. Magari non capita a tutti un vero e proprio “colpo di fulmine”, però tutte le bambine e i bambini hanno una passione, amano fare delle cose che li fanno sentire speciali, importanti. Hanno desideri e aspirazioni. Ecco, coltivare le passioni e invogliare al raggiungimento dei propri sogni è la strada che porta alla realizzazione del sé.

Le “bambine ribelli” sono ragazze che hanno inseguito un progetto, con fatica ed entusiasmo, lottando contro chi non le credeva capaci, in quanto donne, di svolgere lavori importanti, di ricoprire ruoli prestigiosi. Andare oltre la disparità di genere significa aiutare tutti i bambini e le bambine a sviluppare le proprie potenzialità. Significa credere in loro, nei sogni di ciascuno, perché la loro personalità è unica e irripetibile, portatrice di doti, talenti e desideri.

Proprio come quella di Carmen Herrera, artista, Diane Von Fustenberg, stilista e Elisabeth Kubler-Ross, psichiatra. Come quelle di tantissime altre donne che hanno creduto in un sogno, hanno lottato per raggiungere un obiettivo e hanno rischiato per intraprendere strade nuove e trovare soluzioni creative. “È raro che la migrazione sia considerata una storia di donne, eppure le donne sono la metà di tutti i migranti”, sostiene l’autrice, con un invito giocoso (ma non troppo) ad immaginare di spostarsi in un altro luogo. Lo abbiamo mai desiderato? E perché? Storie coraggiose per bambine ribelli, e donne adulte… inguaribili sognatrici.

A proposito di vite straordinarie e di passioni dei bambini, c’è n’è una in particolare che, indubbiamente, li accomuna: l’amore per la natura. I più piccoli, come sosteneva anche la pedagogista Maria Montessori, sono istintivamente portati per “prendersi cura delle cose” e lo fanno con un entusiasmo e una curiosità incredibile. Immaginiamo cosa accadrebbe se potessero sentir parlare un albero.

“Silenzio. Il rumore della vita moderna mi disturba. Nelle valli mediorientali da cui provengo regna la pace, un sereno stare tra creature, turbata tutt’al più da vento di mare, frinire di cicale e uccelli indaffarati a cantare”.
“Quando ti troverai a passeggiare sui sentieri affacciati sul Mediterraneo, tra mille dei miei fratelli protesi verso il mare, ricordati di fare silenzio. Sentirai la storia del mondo raccontata dalle nostre foglie”.

Questa è la voce dell’ulivo magicamente reso “umano” dall’abile penna di Stefano Bordiglioni, nel suo libro “Voci dal mondo del verde”, con le meravigliose illustrazioni di Irene Penazzi. Un altro regalo perfetto per Natale. L’autore, da sempre affascinato dalle piante e dagli alberi, dà voce a questi esseri viventi, traducendo in parole quello che potrebbe essere il loro punto di vista, il loro sguardo verso noi e verso il mondo. Una lettura appassionante, non solo per i più piccoli, ma per tutti coloro che hanno a cuore le storie, le capacità e le strategie straordinarie del mondo verde. Perché in ogni pianta c’è un mondo da esplorare e conoscere.


Titolo: “Storie della buonanotte per bambine ribelli, 100 donne migranti che hanno cambiato il mondo”
Autrice: Elena Favilli
Editore: Mondadori
Prezzo di copertina: 19,00€

Titolo: “Voci dal mondo del verde”
Autore: Stefano Bordiglioni
Editore: Editoriale Scienza
Prezzo di copertina: 16,90€