Imprese, ecco le 5 finaliste del premio Gammadonna 2020

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Ha registrato una crescita del 30% delle candidature l’edizione 2020 del premio Gammadonna, dedicato all’imprenditoria femminile innovativa. Ed è già una buona notizia in un momento in cui i numeri dicono che gli effetti collaterali del Covid stanno penalizzando proprio le imprenditrici. Giunto alla 12a edizione, l’evento vedrà la partecipazione di cinque finaliste alla serata conclusiva del 3 novembre, per la prima volta su schermi televisivi. Si tratta di imprese che operano in settori diversi: industria del ferro, coding, nanotecnologie, piattaforme per la vendita online e lo smaltimento ecologico dei rifiuti. E intanto c’è già una vincitrice.

Si tratta di Valentina Arzilli che si è aggiudicata il QVC NEXT AWARD assegnato al prodotto più innovativo, espressione dell’eccellenza creativa Made in Italy. Valentina Arzilli ha trasformato la cioccolateria di famiglia in un’azienda italiana conosciuta nel mondo. Oggi il 50 per cento della produzione La Perla di Torino è destinata all’estero, in Europa ma anche in USA, Canada, Medioriente, Giappone, Australia.

Ecco invece le finaliste dell’edizione 2020 che si giocheranno la partita il 3 novembre. La vincitrice si aggiudicherà un master della 24Ore Business School, un percorso di accelerazione in Polihub – Politecnico Milano della durata di tre mesi, una campagna di equity crowdfunding sul portale BacktoWork, la partecipazione al programma di didattica executive InTheBoardroom di ValoreD, attività di comunicazione dedicate a cura dell’agenzia Valentina Communication, ideatrice del Premio GammaDonna.

foto-bonaconsa-nanomnia-2Marta Bonaconsa, fondatrice di Nanomnia, startup innovativa biotech della provincia di Verona che offre servizio di incapsulamento organico di composti attivi, per trattamenti mirati all’interno dei tessuti cellulari. Fondata da Marta, Michele Bovi e Pietro Vaccari, ha sviluppato un processo nanotecnologico d’avanguardia che migliora l’azione di farmaci, agrofarmaci, cosmetici e nutraceutici, in un processo totalmente sostenibile e microplastic-free.

foto-gualini-miriam-gualini-lamiere-international-spaMiriam Gualini, amministratore delegato di Gualini Lamiere International S.P.A. di Bolgare, in provincia di Bergamo. È alla guida dell’azienda scelta da Renzo Piano per il nuovo Ponte Morandi, specializzata da oltre 60 anni nella lavorazione della lamiera e da quasi 30 guidata da una donna. Miriam Gualini ha raggiunto gli obiettivi di internazionalizzare l’azienda, raddoppiare il proprio stabilimento produttivo e il numero dei dipendenti, investendo sull’innovazione, con una focalizzazione particolare sulla sostenibilità ambientale. Nel 2019 ha intrapreso il percorso Élite di Borsa Italiana, per favorire una leadership diffusa, e “fare in modo che l’azienda sopravviva all’imprenditore”.

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Lella Miccolis, fondatrice di Progeva che ha sede a Laterza, in provincia di Taranto. Progeva si occupa di compostaggio, ovvero del recupero degli scarti organici attraverso la trasformazione in compost, fertilizzante organico in grado di sostituire quelli derivanti dal petrolio e da risorse non rinnovabili e di ridurre gli scarti organici da smaltire in discarica o inceneritore. La mission di Lella Miccolis è reinserire nel ciclo vitale della natura le matrici organiche rinnovabili di tipo vegetale e animale, nel pieno rispetto dell’ambiente. E creare valore grazie all’economia circolare, perché “ciò che è giusto, conviene anche”: tra il 2018 e il 2019, Progeva ha raddoppiato il fatturato superando i 10 milioni di euro e ora punta a diventare una bio-raffineria nell’arco di 5 anni.

foto-russo-chiara-codemotionChiara Russo, fondatrice di Codemotion, sede a Roma. “Ho sempre creduto che gli sviluppatori potessero contribuire alla creazione di un futuro migliore,” commenta. Codemotion nasce nel 2013, dal desiderio di Chiara Russo e Mara Marzocchi di dar vita a una grande tech community di programmatori, professionisti IT e aziende, in grado di accelerare l’innovazione in Italia e nel mondo. Consente alle community di condividere tendenze tecnologiche e best practice a livello mondiale e offre contenuti formativi e supporto alle aziende nell’ambito di progetti digital transformation e open innovation. Un network di oltre 500mila sviluppatori software, più di 300 aziende, 200 tech community, oltre 50 dipendenti, in 4 Paesi: Italia, Germania, Spagna e Olanda.

foto-tiezzi-ilaria-brandon-groupIlaria Tiezzi, amministratore delegato di BrandOn Group, Milano. BrandOn Group è una scale-up digitale italiana specializzata nella vendita di prodotti e brand di gruppi italiani ed europei nei settori sport, fashion, home & living e beauty, sulle principali piattaforme di e-commerce internazionali, fondata nel 2012 da Paola Marzario. Da 4,8 milioni di euro di fatturato nel 2017 è passata a a 20,8 nel 2019. Oltre 30 i milioni previsti per il 2020, con un Ebitda quadruplicato a circa un milione di euro.