A come Amore: “Il bambino ama, è instancabilmente fiducioso; l’oggetto d’amore è specialmente l’adulto, da cui prende ciò che gli necessita per la propria formazione. E’ sorprendente come possa essere insegnato l’odio mentre non si può insegnare l’amore che si può solo vivere: tuttavia è solo con l’amore che si può pensare ad una convivenza pacifica”.
L come Libertà: “L’aiuto all’espansione della vita di un bambino può solo passare attraverso la libertà di espressione perché ogni vita è un valore unico e in sé”.
I come Immaginazione: “Dal nulla non si crea nulla e l’immaginazione deriva dunque dal rapporto con la realtà. Noi non possiamo immaginare cose che non cadono realmente sotto i nostri sensi. Qualsiasi espressione artistica, ad esempio, prende in prestito, nella costruzione della propria grammatica, dal linguaggio sensoriale”.
Tra più di cento parole, mi piace ricordare queste, che aprono al bello, alla positività, all’umanità. Termini che ho potuto ritrovare scorrendo le pagine di un dizionario speciale, il primo dizionario montessoriano, dove sono contenuti e spiegati i principi, le pratiche e i materiali del più famoso metodo educativo al mondo.
Maria Montessori, pedagogista, scienziata e neuropsichiatra infantile, donna intelligente e determinata, ispirata e ispiratrice, ha amato da sempre il mondo dell’infanzia. Con lei nasce “la casa dei bambini”, un modello di scuola costruito e centrato sui bisogni degli alunni, esportato in tutto il mondo occidentale. La preparazione dell’ambiente è diventato un elemento fondamentale, serve a creare le condizioni perché i bambini possano agire ed esprimersi in modo naturale. La sua più grande eredità è proprio il suo atteggiamento di accoglienza e di disponibilità verso la libera espressione dei bambini.
Sfogliare le pagine del lessico della pedagogia di Montessori è come immergersi in un percorso fatto di parole e in ognuna di esse si nasconde un mondo e pagina dopo pagina, ci si sente parte di un’esperienza di riflessione che è aperta a tutti, non solo agli educatori professionisti.
B come bambino. Il bambino al centro del processo di formazione, anzi, ancora di più. Il bambino “maestro” è un’espressione che Montessori utilizza spesso nei suoi scritti, per sottolineare l’importanza dello studio dell’infanzia ai fini di un’educazione rinnovata, per la realizzazione di un mondo nuovo.
Sono concetti attuali e tangibili, che aiutano ad orientarci nella realtà confusa e in continuo mutamento. Ritornare al bambino, osservarlo. L’umanità intera dovrebbe imparare dai più piccoli, per comprendere come agire, per imparare la collaborazione, la fiducia, la speranza.
Ero curiosa di leggere un termine a me molto caro, non solo perché mi appartiene, perché lo sento cucito addosso, ma anche perché penso che anche da questo significato occorra partire: “maestra”.
“La maestra , invece della parola, deve imparare il silenzio; invece d’insegnare deve osservare; deve avere la meticolosità e la delicatezza dello scienziato per affrontare un compito ancor più difficile, poiché si occupa della vita del bambino; la maestra ha a che fare con la vasta osservazione della vita dei bambini”.
Il silenzio, l’osservazione, la cura. Il maestro è colui che getta un raggio di luce sulla vita di un alunno. Allora si parte anche da qui. L’insegnante è parte del processo di sviluppo, lo influenza, lo “illumina”, come direbbe Maria Montessori. Le esperienze che insegnano, le sensazioni unite alle competenze, la cura, l’intercultura e altri concetti molto attuali, come l’ecologia, la natura, il cosmo e l’alimentazione. Tutto racchiuso qui, dalla a alla zeta.
L’eredità di Maria Montessori non è solo il metodo, è anche la sua filosofia, il suo approccio alla vita dei bambini, le sue parole. Un bel dono che considero un faro per orientarsi e un angolo di pace per riflettere.
TITOLO: Montessori dalla A alla Z
Lessico della pedagogia di Maria Montessori
Autore: Battista Quinto Borghi
Casa Editrice: Erickson in collaborazione con Fondazione Montessori Italia
Prezzo: 16,50 euro