Violenza, il lieto fine è possibile. Parola dell’autrice più amata di Tik Tok

Esiste il lieto fine per una storia di violenza? Dopo “It Ends With Us”, l’autrice bestseller del New York Times Colleen Hoover arriva in Italia con il seguito It Start With Us” (Sperling & Kupfer) e risponde a questa domanda con una bellissima favola. Lily Bloom, protagonista anche del volume precedente, affronta le ripercussioni del divorzio dal suo abuser Ryle e le difficoltà di dover essere una madre e donna suvivor. Ad addolcire l’intera trama c’è Atlas, l’amore adolescenziale di Lily, pronto a darle tutto ciò che non ha mai avuto. 

Tra le righe di una vera e propria romance novel di stampo puramente commerciale, vivono ingredienti narrativi meritevoli di riflessione. Lily Bloom ha una figlia in comune con l’uomo che l’ha picchiata, e possiede anche una lista. Di che si tratta? Di un elenco che inizia con Ti ha dato uno schiaffo perché hai riso”. È un foglio che la protagonista rilegge quando l’accondiscendenza e l’amore prevalgono sui ricordi più dolorosi. Argomento del libro precedente (recensito da Alley Oop) è stata infatti la perseveranza nel non voler accettare la disfunzionalità di un amore violento

Sul tema famiglia, l’autrice inserisce un altro campanello d’allarme dedicato al divorzio. Più volte Lily torna alla scelta di non aver denunciato l’ex marito a fronte di un affidamento quasi esclusivo, e di come questo la faccia sentire in pericolo. Quanto è sicuro aver lasciatole chiavi di casa a Ryle? Quanto è sano avere paura di ritrovare la sua macchina parcheggiata? 

Lily descrive quest’uomo come un mostro alla costante ricerca di provocazioni” che vive di drammi e, se non li ha sottomano, li crea. Quando decide di comunicare al suo avvocato i continui abusi, Ryle minaccia Lily utilizzando la sua posizione di neurochirurgo in carriera. D’altronde, è proprio tipico del manipolatore voler screditare e allo stesso tempo tormentare la sua vittima. 

Benché i personaggi acquisiscano spessore attraverso i fantasmi del loro passato, l’autrice descrive Lily e Atlas come possessori di un istinto di sopravvivenza a tratti inverosimile. Atlas, per esempio, rivive il distacco dalla madre che lo ha abbandonato grazie al ritrovamento di un fratello mai conosciuto, mettendo in campo un tipo di violenza domestica che coinvolge l’aspetto genitoriale. Ma com’è possibile che Lily e Atlas sappiano sempre come comportarsi anche di fronte a dolori insuperabili? Rispettando le logiche più basilari del romanzo popolare, è proprio questo che dà forza al racconto: un fil rouge di speranza e sogno che solo un prodotto di finzione può donarci. 

Raccontare storie come questa, pur se completamente romanzate, può aiutare i lettori a capire una verità molto importante sulla violenza di genere. Gli autori di un abuso non sono sempre estranei e conosciuti, bensì è statisticamente più frequente un episodio di violenza da parte un partner o ex-partner (in Italia, secondo l’ultimo report Istat, nel 54,8% dei casi è il partner a perpetrare la violenza sulla donna, nel 22,9% si tratta di un ex partner, nel 12,5% è un altro familiare o parente). 

Colleen Hoover ci racconta ancora una volta di quanto sia importante trovare una forza primordiale (e in questo caso anche materna) dentro di sé. Per chi dobbiamo essere forti quando la violenza ci spezza? Per noi stessi, per chi amiamo o per la promessa di un futuro migliore? Forse il significato del titolo, come per il precedente, sta proprio qui: la guarigione e la possibilità di una vita priva di violenza comincia da noi. 

“It Starts With Us” è, come premesso, una bellissima favola nata dopo numerose petizioni online. Sarebbe bello pensare che per ogni Lily maltrattata possa esistere un Atlas pronto a darle un mondo di amore. Facciamo che se può essere raccontato, può accadere davvero. 

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Titolo: “It Starts With Us”
Autrice: Colleen Hoover
Traduttrice: Roberta Zuppet
Editore: Sperling & Kupfer
Prezzo: 16,90 euro

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