Ci sono settori che in Italia, ancora oggi, sono in gran parte inaccessibili. Il giornalismo è uno di questi. È una questione di genere (i direttori dei quotidiani italiani sono per l’86% uomini), ma non solo. Basti guardare al percorso richiesto per rientrare nell’albo dei professionisti. “Eppure, il giornalismo senza il giusto grado di diversità e inclusione non può essere rappresentativo della realtà”. A parlare è Maria Giovanna Zaccaro, talento italiano che per riuscire a realizzare il sogno di diventare giornalista è dovuto emigrare in Inghilterra. Oggi è uno dei volti e delle firme di Bbc News.
“Sono nata e cresciuta in Calabria, i miei genitori hanno sempre lavorato stagionalmente in villaggi turistici”, racconta. “Entrambi hanno sempre supportato il mio desiderio di diventare giornalista e hanno fatto molti sacrifici per permettermi di studiare. Dopo la laurea in lettere classiche all’Università di Siena, però, mi sono resa conto che non avrei potuto intraprendere questa carriera in Italia: non mi sarei mai potuta permettere una costosa scuola di giornalismo, né mi sarei potuta mantenere per un anno e mezzo di praticantato per diventare professionista. Rinunciare alla mia passione mi sembrava un’ingiustizia, nei miei confronti e nei confronti dei sacrifici dei miei genitori. Così, ho deciso di dare una svolta e partire”.
Dall’Italia all’Inghilterra per rendere il suo sogno accessibile
Maria Giovanna raggiunge sua cugina a Southampton, nel Sud dell’Inghilterra, e inizia subito a lavorare dividendosi tra bar e negozi. “All’inizio, visto il mio inglese scolastico, ero confinata ai retrobottega. Per questo – confida – il mio obiettivo è stato, fin da subito, quello di potenziare l’inglese, rendendomi fluente anche nella pronuncia”. Sapeva, infatti, che per diventare una giornalista nel Regno Unito avrebbe dovuto lavorare moltissimo (anche) sulle competenze di base. Lingua, in primis.
“Avevo 11 anni quando decisi che da grande avrei fatto la giornalista. Quella rivelazione coincise con l’11 settembre 2001: appena appresa la notizia degli attacchi alle Torri Gemelle, mi fiondai alla televisione. Da quel momento in poi, non smisi di guardare telegiornali e leggere giornali. Giornaliste come Monica Maggioni, Maria Luisa Busi, Lilly Gruber e Tiziana Ferrario divennero il mio punto di riferimento”, ricorda.
Una volta in Inghilterra, si iscrive a un corso a distanza del National Council for the Training of Journalists (Nctj). Studia di notte, da autodidatta, per prendere la certificazione da giornalista, e usa le ferie dal negozio per fare esperienza nei giornali locali. “Ho incontrato subito un ambiente molto aperto e disponibile che mi ha messa nelle migliori condizioni per lavorare con umiltà ed entusiasmo. ‘Bring stories in’, mi dicevo. ‘Porta idee, porta storie e ti noteranno’. Ed è stato davvero così”.
Mentre studia per conseguire il diploma in giornalismo, arriva la prima possibilità di lavorare come reporter per il Southern Daily Echo, un posto che Maria Giovanna afferra e porta avanti per tre anni. Nel 2019, il giornale avvia una partnership con la Bbc ed è lì che avviene il “grande salto”.
“Mi occupavo di politica locale, scrivendo storie che venivano pubblicate non solo dai giornali locali dell’Hampshire ma anche da Bbc South e le sue varie piattaforme, dal website, alla radio e alla TV. Una sfida che mi ha spinta a entrare ulteriormente in connessione con la cultura del posto, sperimentando la vera essenza della diversity in ogni mia storia. Uno dei reportage di cui vado più fiera è, ad esempio, quello che ho dedicato alle donne ucraine, andato in onda sulla Bbc News».
Diversità e inclusione: le grandi sfide dei media
Grazie alla costante produzione di storie esclusive e alla copertura della politica locale, viene nominata nel novembre 2021 seconda miglior Bbc Local Democracy Reporter in tutto il Regno Unito. Si occupa delle elezioni locali e nazionali e arriva a intervistare anche Boris Johnson, Nigel Farage, Keir Starmer ed Ed Davey. Da gennaio 2022 Zaccaro lavora esclusivamente per la Bbc.
Non solo, nell’ultimo anno ha frequentato un progetto di mentorship con la John Schofield Trust, associazione che offre programmi di tutoraggio per giornalisti nei primi cinque anni della loro carriera. L’obiettivo del Trust è, infatti, proprio quello di limitare la sottorappresentazione nel giornalismo per chi proviene da contesti svantaggiati.
“Le notizie devono riflettere veramente la nostra società, per questo abbiamo bisogno di diversità e inclusione”, afferma. Lo stesso World Economic Forum ha dedicato al tema un rapporto in cui avverte che solo una redazione diversificata può aiutare i media a ritrovare quella fiducia dei lettori persa negli ultimi anni.
“Io non ho vissuto direttamente il mondo del giornalismo italiano, ma l’accessibilità è un fattore chiave ovunque: è fondamentale che siano le competenze a guidare le carriere”, continua Zaccaro. “Qui, in Inghilterra e alla Bbc, ho trovato esattamente questo: non conta lo status sociale o il conto in banca, ma cosa si è fatto nella vita. ‘Let your work speak for you’ è ciò che mi sono sentita ripetere di più in questi anni ed è un modo di pensare che oggi sento profondamente mio”.
Redazioni non accessibili: superare gli ostacoli con talento
Quella di Maria Giovanna Zaccaro è una storia di ispirazione e di denuncia per un sistema che continua a essere, in larga parte, poco inclusivo. “I giovani devono poter essere liberi di scegliere una carriera nei media. Oggi più che mai abbiamo bisogno di giornalisti preparati, capaci di raccontare i cambiamenti epocali e di fronteggiare le sfide delle fake news”.
“Per questo, a chi ha il mio stesso sogno, ma teme di non avere le possibilità per realizzarlo, dico: non abbiate paura di percorrere strade non battute, rimanete fedeli al vostro istinto. Solo otto anni fa, io parlavo un inglese elementare e facevo la cameriera: abbiate pazienza, datevi tempo, ma restate determinati. E se la soluzione non è a portata di mano – conclude – alzatevi e applicate il talento per creare da soli l’opportunità che stavate cercando”.
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