E’ il weekend del primo festival Tag Rugby in Europa

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Venerdì 28 e sabato 29 ottobre la società rugby Mirano 1957 organizza per la prima volta in Europa il “Festival Internazionale Tag Rugby”. Si tratta di due giorni all’insegna di sport, incontri, sfide e divertimento in cui i Dragons, padroni di casa, ospiteranno 5 squadre inglesi e 5 squadre italiane formate interamente da ragazzi con diverse abilità nel complesso sportivo della città di Mirano in provincia di Venezia.

 Per oggi è stata organizzata una tavola rotonda dedicata alla presentazione del progetto Dragon’s Challege, su cui si alterneranno testimonianze di inclusione nello sport, esperienze dirette di allenatori, squadre e operatori sanitari. All’evento prenderà parte anche una delegazione di The Wooden Spoon Society, prestigiosa organizzazione benefica inglese che finanzia progetti a sostegno di bambini e giovani con disabilità.
 Sabato invece scenderanno in campo le squadre di tag rugby, dopo aver sfilato in una vera e propria parata olimpica.


Le squadre che parteciperanno al festival saranno: le inglesi Bristol Bears, Sale Sharks, Shropshire Rebels, Stockport All Stars, Witney Wolves e le italiane Dragons, Capitolina, Roma,Grifoni, Oderzo (Tv), Mine Vaganti, Mestre + Lupastri, Mira (Ve), Zebre Gialle di Silea (Tv), Roccia Rubano (Pd).



I “DRAGHI” DI MIRANO 


Il progetto Dragon’s Challenge di Mirano nasce dall’idea di una squadra di tag rugby composta da giovani giocatori con paralisi cerebrale, autismo, sindrome di down, ritardo dello sviluppo e  difficoltà di apprendimento. Aiutati dai valori fondanti su cui si poggia saldamente la disciplina del rugby, il progetto Dragon’s Challenge offre la possibilità a ragazzi ai ragazze di inserirsi in un contesto di crescita. Un progetto dal grande valore sociale ed educativo, nato dall’esperienza di Jeremy Bristoe con i suoi “Whitney Wolves”, famosa in Inghilterra per gli straordinari risultati raggiunti. I ragazzi dei Dragons sono seguiti da una squadra di educatori formati proprio dallo stesso Bristoe, che oggi risiede a Mirano e segue personalmente il progetto.
 


NON SOLO SFIDE: ESPERIENZE E PROFESSIONISTI A CONFRONTO



Oltre ai ragazzi e alle ragazze del tag rugby saranno presenti al Festival anche allenatori, giocatori professionisti, tutor, medici, psicoterapeuti e genitori, che potranno raccontare e condividere la loro storia. I benefici di questo progetto, infatti, sono stati sono straordinari non solo per i ragazzi ma anche per le loro famiglie. “Lo sport è una medicina per tutti non solo per chi ha difficoltà ma anche per chi è attorno a loro. Questo progetto punta a diventare un punto di riferimento per altre società sportive in tutta Europa e in tutto il mondo” commenta il presidente del Rugby Mirano 1957 Stefano Cibin.


All’evento è prevista inoltre la partecipazione del Wooden Spoon Internazional Club, organizzazione benefica per bambini del rugby. Wooden Spoon finanzia progetti che cambiano la vita a sostegno di bambini e giovani con disabilità o che vivono in condizioni di svantaggio nel Regno Unito e in Irlanda. Ecco perché il coinvolgimento della squadra Rugby Mirano è motivo di orgoglio. 


Parliamo infatti di una società di rugby con 65 anni di storia, attiva nello sviluppo socioeducativo con un bacino di utenza che parte dall’under 5 sino alla prima squadra seniores. Numerose sono le attività di inclusione che rugby Mirano porta avanti come “Rugby come scuola di vita una meta per crescere”, un progetto di inclusione nelle under dei normodotati di soggetti con sindrome di Down (progetto che dura da 10 anni) progetto seguito dalla dottoressa Silvia Vianello responsabile dell’Area Psicopedagogico del Comitato Regionale Veneto Rugby, nonché responsabile psicopedagogica del rugby Mirano. E infine i Dragons, una squadra voluta e nata dall’esperienza di Jeremy Bristoe. 

La carriera di Jeremy Bristoe come allenatore di rugby per ragazzi con disabilità parte nel 2008 quando un suo collega di lavoro a Oxford, Regno Unito, gli chiese di intercedere con i suoi contatti all’interno del club della squadra dei Witney Rugby, e lasciar scendere in campo suo figlio James, affetto dalla sindrome di down, permettendogli di vivere l’emozione di lanciare la palla in campo. A quel tempo il cognato di Jeremy, Henry Lamb era giocatore della prima squadra dei Witney Rugby e poco tempo dopo Jeremy e James si ritrovarono nel campo di rugby principale del Witney Rugby Club, lanciando un pallone da rugby con il supporto di Henry Lamb.

Dall’emozione di quel giorno è iniziato il sogno di Jeremy di formare una squadra di rugby che si rivolgesse a persone come James. Sebbene non avesse mai avuto alcuna esperienza come allenatore, a guidarlo fu l’istinto e la determinazione. Grazie al sogno di James di giocare in un campo da rugby, Jeremy Bristoe crea i “Witney Wolves”, squadra inglese composta da ragazzi con differenti abilità e che oggi  vanta ben 35 giocatori, ragazzi e ragazze che quotidianamente affrontano le proprie “sfide”. 
Nel 2017, a seguito di una visita al club Witney dell’amico e noto fumettista Giorgio Cavazzano di Mirano, nasce l’idea di estendere il progetto di Jeremy anche in Italia, nella città veneziana.

Nasce così il progetto Dragons. Jeremy sceglie di trasferirsi a Mirano, e insieme a Stefano Cibin, oggi presidente del Club Rugby Mirano 1957, realizzò la prima squadra italiana interamente formata da ragazzi con disabilità: I Drangons. 
Grazie al suo impegno e ai risultati ottenuti con questi progetti Jeremi Bristoe ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui il più prestigioso, nel 2015, in qualità di head coach della squadra di Tag Rugby SEN (Special Educational Needs) nella città di Witney è stato premiato presso All Party Parliamentary Rugby Union Group Premiership Rugby Community Awards a Westminster. Ha ricevuto il premio “Community Champion Award” come persona che ha usato il rugby come strumento per realizzare un cambiamento sociale significativo, di supporto alla propria comunità. Accanto a lui quel giorno c’era anche James.

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