“Portare il cielo dove di solito non arriva”.
Nasce da qui l’idea dell”associazione “Il cielo itinerante”, ad opera di 5 fondatrici e voluta su iniziativa dell’astrofisica Ersilia Vaudo Scarpetta (chief diversity officer for Esae e presidente dell’associazione) e Alessia Mosca (già europarlamentare e vicepresidente). Fermarsi a guardare le stelle può accendere nuovi immaginari e scintille di futuro, ponendo nei bambini e ragazzi le basi per lo sviluppo di uno spirito critico e autonomo. E l’associazione vuole piantare semi per il futuro.
“Le competenze scientifiche e tecnologiche oggi sono l’alfabeto: così come in passato saper leggere e scrivere è stato lo strumento per l’inclusione, oggi avere una alfabetizzazione nella scienza è indispensabile per essere cittadini partecipi della vita collettiva” osserva Alessia Mosca. E ora è più importante che mai dal momento che il divario di competenze, soprattutto in matematica, sta crescendo anche a seguito delle chiusure parziali delle scuole in presenza. Questo rende particolarmente urgente la necessità di attivare e rinforzare l’interesse verso le materie Stem attraverso modalità complementari a quelle scolastiche.
“Offrire ai bambini che vengono da situazioni di disagio, la possibilità di scoprire il cielo e avvicinarli alla scienza attraverso il gioco, può mettere in atto una trasformazione profonda. – afferma Ersilia Vaudo – La voglia di proiettarsi in avanti e immaginare per sé stessi prospettive nuove. Sì, un telescopio può fare piccole magie“.
Inclusione e creatività guidano la nuova associazione, che si propone di promuovere e sostenere progetti, in autonomia o con altri soggetti, che diffondano le conoscenze scientifiche matematiche e tecnologiche, specialmente tra le bambine e ragazze.
Iniziative simili sono già nate a livello internazionale. Il nome dell’associazione, infatti, trae ispirazione dal progetto The Travelling Telescope Africa, lanciato nel 2014 da Susan Murabana Oduori per promuovere l’apprendimento delle scienze tra i bambini e i ragazzi di varie scuole in Kenya attraverso l’osservazione diretta del cielo.
In Italia, invece, un primo esperimento è stato il progetto “Forcella Brilla” – campo estivo Stem organizzato nel settembre 2020 per bambini di Napoli provenienti da famiglie disagiate su iniziativa dell’Associazione “M&M – Idee per un Paese migliore” con il supporto di associazioni locali e di Space42. Un’esperienza che ha lasciato il segno e acceso la voglia di dare continuità al progetto, estendendolo nelle modalità e nella capillarità territoriale.
“Forcella Brilla è stata una settimana intensa – racconta Fulvio Marelli co-fondatore di Space42 – Lavorare con i bambini del quartiere, così coinvolti ed entusiasti, e vedere che nel corso dei giorni le presenze aumentavano, fino ad arrivare al tutto esaurito della giornata finale, è segno che la scienza e lo spazio siano temi capaci di coinvolgere, se divulgati in modo dinamico ed interattivo.”
È per questo che “Il cielo itinerante” si propone di sostenere e organizzare durante il periodo estivo, e in cooperazione con il terzo settore, 2 tipi di programma, lasciando però aperta la possibilità di proporre, creare, integrare altre modalità ed esperienze.
Un progetto, quindi, aperto ad ogni azienda, ente o realtà che desideri sposare la mission dell’associazione e dare il proprio contributo in termini di sponsorizzazioni, idee ed iniziative.
Nel corso del 2021 saranno organizzati campi estivi Stem ”hands-on” di una settimana, come “Forcella Brilla”, ma anche un tour itinerante su pulmino con telescopio, che partirà dalla Sicilia e viaggerà verso il Nord passando in varie località caratterizzate da povertà educativa, per avvicinare i bambini/ragazzi alla scienza attraverso il grande potenziale di ispirazione dello spazio, inclusa l’osservazione delle stelle. L’associazione si occuperà inoltre di promuovere e organizzare iniziative per la diffusione della cultura scientifico matematica nelle più svariate modalità.
Da non perdere l’evento di lancio sul canale Youtube dell’associazione il 12 febbraio alle ore 12.00 durante il quale Ersilia Vaudo e Alessia Mosca, insieme a Susan Murabana di The Travelling Telescope Africa, racconteranno l’avventura che stanno costruendo. In quell’occasione ci sarà anche l’intervento di Fulvio Marelli, che condividerà alcuni momenti dell’esperienza di “Forcella Brilla”.
“Il futuro entra in noi
molto prima che accada”
Rainer Maria Rilke