Come sarà il futuro del lavoro?

Photo by Drew Graham on Unsplash

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L’eredità del Covid-19 nel mondo del lavoro rischia di essere molto pesante. I modelli organizzativi stanno cambiando così come business e mercati. Fare previsioni è difficile, ma ci sono già dei dati immediati da cui possiamo partire per fare una stima di quali saranno i lavori più richiesti dopo questa crisi mondiale.

Durante il lockdown si sono verificati nuovi modelli lavorativi: ci sono stati dei lavori ritenuti essenziali come gli operatori sanitari, ma forse questo lo sapevamo già, e i riders che hanno garantito la consegna dei beni anche di prima necessità alle maggior parte delle persone bloccate in casa. Ci sono stati dei lavori fatti in modalità “remota”, soggetti quindi allo smartworking, che hanno reso possibile la gestione delle attività che non prevedono la presenza fisica in ufficio ma possono essere svolte anche da remoto. Gli insegnanti, gli impiegati di aziende, i dipendenti pubblici hanno fatto parte di questa categoria. Poi c’è stato un italiano su tre che invece ha subito una dura frenata al lavoro anche con gravi ripercussioni sul reddito. C’è un file rouge che accomuna i lavori che hanno continuato ad essere svolti anche durante il lockdown: l’utilizzo elevato della tecnologia e degli strumenti digitali.

Le piattaforme digitali di e-commerce e di distribuzione hanno permesso al settore della distribuzione di essere attivo così come gli strumenti tecnologici più avanzati hanno permesso lo smartworking per milioni di italiani.

LinkedIn Economic Graph ha fatto un’analisi mondiale dei lavori maggiormente richiesti dal mese di Aprile 2020 ad oggi. La classifica mette al primo posto gli sviluppatori di software e poi tutti i ruoli connessi al digitale come le vendite, il digital marketing o analisi dati.

Il Chief Revenue Officer (CRO) è un titolo emergente in rapida crescita nella C-suite (CEO e suoi primi riporti). Confrontando le migliori competenze dei CRO quattro anni fa ad oggi, la generazione di lead è scesa dalla top 10, mentre la strategia go-to-market e la leadership inter-funzionale del team sono aumentate di importanza.

In Italia LinkedIn registra un’impennata di richieste di legali sopratutto per la gestione del Covid e poi lavori connessi all’economia digitale come il ruolo di project manager o responsabile dei social media.

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Inoltre, LinkedIn ha mappato anche una forte accelerazione di richiesta di competenze trasversali. Date le complesse e difficili situazioni lavorative che molti di noi affrontano, non sorprende che i datori di lavoro siano alla ricerca di professionisti collaborativi che aiutino a guidare i team nel cambiamento.

Il futuro del lavoro richiede meno pianificazione, più capacità di adattamento.

Tutti vorrebbero sapere per quali lavori dovrebbero prepararsi. Tuttavia questo tipo di richiesta è probabilmente controproducente in un futuro in cui il tasso di progresso tecnologico sta accelerando. I cambiamenti nella società e nell’economia avverranno più rapidamente e in modi meno prevedibili man mano che il mondo diventerà più complesso e interdipendente.

Cosa si può fare allora per preparare il nostro futuro complesso e incerto?

Costruire capacità adattive e digitali. Quando non sai cosa accadrà, devi prepararti per qualsiasi cosa accada. E qualsiasi cosa accada, avverrà in un mercato digitale. Le istituzioni del mercato del lavoro e le organizzazioni educative devono aiutare i lavoratori e gli studenti a identificare e sviluppare le competenze digitali giuste indipendentemente dall’evoluzione della futura economia.

  • Felice |

    Complimenti per l’articolo.

  • New Kepler |

    keep sharing the futuristic post like this.
    appreciate the effort of writing this post.

  • ale |

    Sono pienamente d’accordo! Sicuramente da un lato tutto questo spaventa, ma è indispensabile confrontarsi con questa nuova realtà arrendendosi al fatto che purtroppo in questo momento non è possibile fare piani per il futuro con la piena certezza di realizzare i propri progetti. Bisogna piuttosto soffermarsi sui lati positivi di questa situazione: abbiamo la possibilità di sperimentare e imparare cose su cui non ci eravamo mai cimentati e chissà, magari potrebbero rivelarsi la nostra strada!

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