Si torna a scuola fino a luglio. E ci si va in bicicletta in Olanda

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In Olanda l’8 giugno sarà il primo giorno di ritorno totale a scuola.

negan-scofield-locev4izycc-unsplashDopo qualche settimana “a metà”, i bambini dai 4 a 12 anni si rivedranno con tutti i loro compagni fino alla fine dell’anno scolastico che per la regione dove vivo, è il 17 luglio. E si riprende anche perché sono bassi i numeri di contagi, registrati in questa fase di passaggio, tra il personale docente, testato ormai al pari di medici e infermieri. In definitiva, continuano a dire gli studi, i bambini sotto i 12 anni rappresentano una categoria meno a rischio, senza contare poi che oggi la situazione sanitaria nazionale è più sotto controllo, tanto da permettere la riapertura (a numero limitato) di musei, cinema, ristoranti e bar.

Nell’ultimo mese ogni alunno ha diviso la sua settimana alternando le lezioni in classe e il programma di studio a casa, coi genitori, quindi, parzialmente coinvolti nella supervisione. Da lunedì si ritorna al ritmo di prima della chiusura di marzo, mantenendo molte delle regole di distanziamento, e comunque, come da sempre, senza mascherina né guanti.

img-7823Ogni scuola fin qui ha adottato sue specifiche modalità per garantire una ripresa sicura, ma più o meno le pratiche di gestione si sono assomigliate, nel rispetto delle direttive nazionali: pochi alunni in classe, distanziamento all’ingresso e all’uscita, genitori invitati a lasciare in fretta gli spazi attorno alle strutture per non creare raggruppamento.

Già durante il periodo di home schooling, poi, i bambini erano stati tenuti al corrente della situazione con i toni adatti per la fascia di età e, al primo rientro, informati sul perché del distanziamento tra i banchi, sul significato dello stare separati in aula e sull’importanza di lavarsi le mani più spesso o tossire nel gomito. Si è cercato di creare così piccoli cittadini un po’ più consapevoli e rispettosi della regola del “metro e mezzo”, l’arma qui più utilizzata nel cercare di contrastare la pandemia, al fianco delle chiusure di qualsiasi attività di aggregazione.

img-7820Anche gli ordini di istruzione superiore ripartono. Gli studenti fino ai 18 anni sono tornati da poco a frequentare le scuole tra lezioni in streaming e alcune giornate in classi piccolissime dove recarsi, il più possibile, in bicicletta o a piedi. Non poi troppo un sacrificio, in realtà, vista la primavera più soleggiata e secca mai registrata da queste parti e la consuetudine olandese, ormai proverbiale, di pedalare anche in pieno inverno o sotto la pioggia battente. Si va a scuola, quindi, senza mezzi pubblici che pure hanno ripreso le loro corse, ma con capienza limitata e, tra i pochi luoghi nei Paesi Bassi, sui quali è obbligatorio indossare le mascherine.

michal-vrba-lmd-l8vgmxi-unsplashNell’aria e per le strade si respira un’evidente sensazione di (riscoperta?) leggerezza, affiancata però della presenza costante della nuova misura – il metro e mezzo, appunto – della quotidianità sociale: la ricordano i cartelloni stradali, le vetrofanie dei negozi e gli adesivi sulle vie dei centri pedonali. Il rischio è che ce ne si scordi, nell’euforia della ripartenza.