Dee Caffari in vela controvento e contro l’inquinamento negli oceani

Leg 8 from Itajai to Newport, day 3 on board Turn the Tide on Plastic. 24 April, 2018. Dee Caffari still smiling.

Leg 8 from Itajai to Newport, day 3 on board Turn the Tide on Plastic. 24 April, 2018. Dee Caffari still smiling.

Dee Caffari è la prima donna ad aver navigato in solitario e senza soste intorno al mondo in entrambe le direzioni ed è l’unica donna ad aver navigato non-stop intorno al mondo per tre volte. Sole queste righe potrebbero bastare per far riflettere sulla potenza di questa donna. In verità quando risponde al telefono è di un’umiltà quasi imbarazzante, così calma e serena che si fatica a immaginarsela da sola e contro i spaventosi venti dell’oceano. Risponde mentre è a Venezia in occasione del suo intervento all’evento di Alto Partners, dove è stata salutata con una standing ovation.

dee-caffari-profle-image-charlie-cliftDee ha cominciato in Inghilterra come insegnante di educazione fisica e matematica di
studenti tra gli 11 e i 18 anni. Il suo per l’insegnamento era un amore solido, ma “non era il lavoro giusto al momento giusto. Sentivo che il viaggio e gli sport acquatici erano il mio ambiente più adatto, ciò nonostante le abilità acquisite da insegnante, come parlare in pubblico e ottenere il meglio da chi mi stava intorno sono state un bagaglio importante che ho trasferito nella vita in barca a vela”.

Dee Caffari ha un curriculum velistico impressionante, ha partecipato alla Global Challenge Race, alla Vendée Globe, alla Barcelona Wolrd Race e alle ultime edizioni della Volvo Ocean Race. Nel 2006 Dee è stata la prima donna a viaggiare in solitaria, intorno al mondo contro i venti dominanti e le correnti per questo si è guadagnata un MBE in riconoscimento del suo successo e quando le si chiede quale tra queste incredibili esperienze le abbia lasciato il segno, fatica a fare una scelta: “Sono talmente fortunata di aver potuto vivere queste esperienze uniche. Persino quelle brutte ci danno la possibilità di imparare. Ma penso che il grande privilegio che ho avuto è stato quello di navigare negli oceani meravigliosi e lavorare con la natura. Essere in aree così remote, sperimentare orizzonti senza limite, tramonti infiniti e albe magnifiche solo per me è qualcosa di così unico che sarebbe troppo complesso scegliere un’esperienza sola”.

Leg 4, Melbourne to Hong Kong, Day 12 onboard Turn the Tide on Plastic. Dee Caffari studies the routing for the second half of this leg. Photo by Brian Carlin/Volvo Ocean Race. 13 January, 2018.

Leg 4, Melbourne to Hong Kong, Day 12 onboard Turn the Tide on Plastic. Dee Caffari studies the routing for the second half of this leg. Photo by Brian Carlin/Volvo Ocean Race. 13 January, 2018.

La vela è una scuola di vita, il viaggio in solitaria ha dato a Dee Caffari l’opportunità di sviluppare competenze importanti come racconta a Alleyoop: “I miei viaggi in solitaria mi hanno insegnato a capire meglio me stessa, a concentrarmi sul compito a portata di mano e a priorizzare le attività per evitare di essere sommersa dalle situazioni. Andare in barca a vela è faticoso sia fisicamente che mentalmente e trascorrere 24 ore al giorno solo con te stessa può essere troppo per alcune persone. Io amo stare da sola e ho imparato a valorizzare il ‘tempo per me’. Questo mondo di social media e tecnologia ci obbliga a essere in costante contatto con gli altri e a essere sovra stimolati, è perciò sostanziale fare una pausa dall’ambiente frenetico e spegnersi completamente. Proprio la navigazione in solitaria perché tutto dipende solo da te,  genera un vero senso di auto-realizzazione

Cape Town stopover, Inport Race. Photo by Jeremie Lecaudey/Volvo Ocean Race. 10 December, 2017.

Cape Town stopover, Inport Race. Photo by Jeremie Lecaudey/Volvo Ocean Race. 10 December, 2017.

Stando tante ore da sola Dee ha sicuramente imparato a conoscersi bene, a concentrarsi su quanto necessario e importante senza sprecare energie preoccupandosi di cose che non si possono cambiare mantenendo così un livello di energia alto.

La valorizzazione del tempo per se stessi è un concetto che sarebbe opportuno imparare nella nostra società effettivamente con ritmi così frenetici dove “c’è una certa pressione a rispondere subito, ma è necessario riguadagnare il tempo di digerire quanto ci viene chiesto, preparare meglio le risposte, formulare una propria chiara opinione…anche una passeggiata al fresco con il cane, prima di rispondere può essere un break sano”.

Leg Zero, Round Britain Island Race: DCIM147_VIRBVIRB0124- on board xx, . Photo by Jen Edney/Volvo Ocean Race. 02August, 2017

Leg Zero, Round Britain Island Race: DCIM147_VIRBVIRB0124- on board xx, . Photo by Jen Edney/Volvo Ocean Race. 02August, 2017

Dee ha anche sviluppato negli anni una forte componente di tolleranza alla convivenza, vivere con un team in una barca, dove i momenti di riposo possono essere davvero pochi e le fatiche tante, ti tempra e insegna come stare insieme. “Devi essere aperto e avere pazienza, non è possibile andarsene quando sei in navigazione, sei costretto in un ambiente piccolo e l’unica via di uscita è l’oceano. Cerco di accettare le persone per quello che sono e non come vorrei che fossero, cerco di fare il mio meglio per incoraggiare i membri del team. Siamo tutti lì con lo stesso obiettivo. Non dobbiamo avere aspettative troppo alte dagli altri o pensare che dobbiamo avere dei rapporti perfetti. Basterebbe essere la migliore versione di noi stessi e vedere la migliore versione negli altri “.

Leg 6 to Auckland, day 16 on board Turn the Tide on Plastic. Skipper Dee Caffari and her team sit in the lead position with only a few more days to go. It will be a close race. 21 February, 2018.

Leg 6 to Auckland, day 16 on board Turn the Tide on Plastic. Skipper Dee Caffari and her team sit in the lead position with only a few more days to go. It will be a close race. 21 February, 2018.

Le ultime esperienze di Dee sono legate all’ambiente, lei si sente ‘avvocato dell’oceano’. Recentemente ha guidato ‘Turn the Tide on Plastic’, il primo team misto a competere per la gara VOLVO OCEAN RACE, che ha portato in giro un messaggio di ecologia e sostenibilità. Durante il viaggio il quantitativo di plastica rilevato anche negli oceani più remoti ha decisamente scosso l’animo di Dee Caffari che ha sposato la causa: “sono così fortunata da poter definire l’oceano sia il mio ufficio che il mio parco giochi. Ho potuto percepire il declino della salute dell’oceano in questi sei anni di circumnavigazione. L’ultimo mio progetto ‘Turn the Tide on plastic’ mi ha concesso di poter lanciare un messaggio potente grazie a evidenze scientifiche che abbiamo raccolto. Queste ricerche non erano mai state fatte in precedenza in zone remote come gli oceani più lontani, eppure abbiamo trovato della micro plastica. Io voglio essere un avvocato dell’oceano per continuare a sanare i nostri oceani. Passare il messaggio grazie a una piattaforma sportiva è stato molto efficace e il mio prossimo progetto sarà quello di sfruttare la ricerca per evidenziare gli effetti nefasti del cambiamento climatico, voglio navigare intorno al Polo Nord, ormai possibile solo per lo scioglimento dei ghiacci, per stimolare la consapevolezza di quanto sta accadendo e non smetterà se non facciamo qualcosa. Tutti siamo responsabili: come consumatori abbiamo una crescente responsabilità, con tanti piccoli cambiamenti potremmo avere un grosso impatto sull’ambiente”.

Cardiff stopover. Sky Ocean Rescue In-port Race on board Turn the Tide on Plastic. 08 June, 2018.

Cardiff stopover. Sky Ocean Rescue In-port Race on board Turn the Tide on Plastic. 08 June, 2018.

La forza di Dee sta nella sua apparente serenità, con voce calma ti trasporta in un mondo lontano di ideali e natura perfetta, è vero tuttavia che ognuno di noi nel proprio piccolo può fare qualcosa, mentre i grandi come lei continuano a lanciare messaggi pieni di passione e autenticità per curare il nostro mondo.