Coniugare il periodo di gravidanza e di allattamento con il regolare percorso di studio universitario non è sempre semplice. Per questo all’università Cattolica di Milano arrivano le “Linee guida per il sostegno alla maternità e genitorialità”, messe in campo da un gruppo di lavoro, coordinato dal Comitato per le Pari Opportunità dell’ateneo presieduto dalla professoressa Raffaella Iafrate, con la collaborazione della direzione didattica e della Fondazione per l’erogazione di servizi a tutela del diritto allo studio, EduCatt.
Il documento, disponibile sul sito dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, prevede agevolazioni per le studentesse e gli studenti di tutte le sedi dell’ateneo (Milano, Brescia, Piacenza, Cremona, Roma) iscritti a un qualsiasi corso: lauree triennali, magistrali, a ciclo unico, dottorati di ricerca, master.
«Queste linee guida rappresentano un altro importante esito del percorso che in Ateneo stiamo seguendo come Task Force sulle Pari Opportunità, che si impegna a garantire il rispetto dei diritti di ogni persona della nostra comunità universitaria, sostenendola nei passaggi più delicati della sua vita, come nel caso della transizione alla genitorialità», spiega la professoressa Iafrate.
Le agevolazioni
In particolare, sono previste agevolazioni economiche aggiuntive a quelle che sono già stabilite dalla normativa generale, specie per la determinazione dei contributi universitari durante la fase di gravidanza e allattamento o comunque fino al primo anno di vita del figlio o della figlia.
Inoltre, vengono concesse proroghe delle scadenze di pagamento delle rate, facilitazioni logistiche per accedere ai campus, per sostenere le prove di ammissione ai corsi di studio, per seguire le attività didattiche o sottoporsi agli esami e alle prove finali. Per esempio, durante le prove di ammissione e gli esami di profitto, le studentesse in gravidanza avranno a disposizione postazioni dedicate, potranno recuperare il tempo impiegato per l’allattamento del neonato. Avranno la precedenza sulle liste d’appello negli esami orali, agevolazioni nei colloqui con le docenti e i docenti. In casi comprovati di gravidanza a rischio, le candidate agli esami in forma scritta potranno sostenere la prova da remoto.
«Lo scopo è consentire a studenti e studentesse di poter vivere con serenità la loro carriera universitaria anche nel corso di una loro eventuale maternità o paternità, con interventi ispirati alla parità di genere. Siamo convinti che potranno dirsi soddisfatte e soddisfatti, tanto le donne che gli uomini», dichiara la professoressa Elena Riva, rappresentante dei professori ordinari del Comitato per le Pari Opportunità.
Come fare domanda
Le studentesse e gli studenti che stanno per diventare genitori potranno presentare domanda per ottenere la sospensione temporanea della carriera accademica e quindi non versare le tasse e i contributi universitari dal secondo mese prima della data del parto per un totale di 5 mesi, scaduti i quali potranno chiedere una proroga fino al primo anno di età della bambina o del bambino. Potranno chiedere la sospensione del pagamento di tasse e contributi anche coloro che adotteranno un minore fino al 12° anno di età. Le linee guida regolamentano anche l’erogazione delle borse di studio, i permessi per le visite prenatali e postnatali, gli incontri per l’affido e l’adozione.
«Queste misure sono un ulteriore passo del percorso di attenzione che l’Università ha da tempo intrapreso verso il benessere complessivo delle proprie studentesse e studenti», afferma Michele Faldi, direttore dell’Area Sviluppo e Organizzazione Didattica dell’Università Cattolica.
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