Per i buddisti, dukkha (la sofferenza) è inevitabile. In quanto parte della vita, accomuna tutti e fuggirla è impossibile. Anna Marras, amministratrice delegata di EdiliziAcrobatica, multinazionale che conta 2400 collaboratori in tutto il mondo, l’ha compreso fin da giovanissima e ha fatto di questa rivelazione una guida per trasformare la sofferenza in opportunità.
La storia
Un insegnamento che ha seguito anche di recente, a seguito dell’improvvisa scomparsa dell’amore della sua vita, nonché socio, Riccardo Iovino, fondatore del Gruppo specializzato in restauri edili in doppia fune di sicurezza. «Il mio compagno era un grande creatore di mete, un uomo visionario e un imprenditore illuminato. La sua scomparsa è stata fonte di dolore per me, ma è stata anche un’opportunità: mi ha dato la forza per lavorare ancora più concretamente al presente e al futuro del Gruppo che da gennaio 2024 sarà ribrandizzato come “Acrobatica”» confida Marras.
L’azienda, che oggi conta oltre 130 aree di intervento dall’Europa al Medio Oriente al Nepal, è nata nel 1994, quando Iovino, da skipper appassionato di mare, decise di aiutare un amico a sostituire una grondaia usando la tecnica della doppia fune di sicurezza che aveva appreso arrampicandosi sugli alberi delle barche a vela. Il gesto, pagato all’epoca con una bottiglia di vino, fu l’inizio di una rivoluzione nel settore dell’edilizia. Nacque, infatti, una nuova tecnica per effettuare interventi di ristrutturazione e manutenzione sui palazzi che non prevedeva l’utilizzo dei ponteggi. In poco tempo, l’azienda abbandonò il garage in cui era nata e aprì la sua prima sede a Genova, dove ancora oggi ha il suo quartier generale.
Le persone al centro
«Conobbi Riccardo durante un evento di formazione, con lui lavoravano 12 persone. Persone che in questi anni hanno avuto percorsi di crescita straordinari, passando dall’essere manovali a ricoprire ruoli di responsabilità a livello nazionale e internazionale» ricorda Marras, che da lì a poco iniziò a occuparsi per EdiliziAcrobatica di ciò che le era più caro: il capitale umano. Da esperta di selezione e formazione, infatti, Marras ha fin da subito imposto un modello aziendale basato sul potenziale individuale e sulla crescita attraverso la formazione. L’azienda ha creato un’academy interna: una “scuola” per muratori acrobatici con focus sulle competenze tecniche, ma anche etiche e valoriali. Ogni mese, per un’intera giornata, l’azienda interrompe la produzione per dedicarsi alla formazione.
«Partiamo da un’idea contro-intuiva: anziché correggere ciò che non funziona, come accade in molte aziende, noi andiamo a valorizzare e potenziare ciò che già c’è di buono. Questo innesca una tensione motivazionale fortissima» spiega Marras che ricorda di aver appreso questo modello ai tempi delle scuole elementari. «Non mi piaceva leggere, pensavo di non essere abbastanza brava, ma la mia maestra, Margherita Rapelli, un giorno mi disse: “Che bella voce che hai!”. Da lì, ho iniziato a crederci e non ho più saltato una lettura».
Il potenziale per crescere
Sarà anche per questo approccio che nell’epoca del talent shortage, in cui il 60% delle aziende fatica a trovare i talenti di cui ha bisogno, la società genovese va controcorrente e riceve oltre 76 mila curricula all’anno. «Solo nel 2023, abbiamo avviato i colloqui per oltre 2.000 profili» confida l’amministratrice delegata.
Colloqui che, assicura, devono servire per «valutare ciò che ancora non si vede» e che spesso non conoscono neanche i candidati: il potenziale di crescita. Come lo si misura? «Ascoltando con interesse. Solo così possiamo capire se la persona che abbiamo davanti, condivide i nostri stessi principi e se ha voglia di crescere. Se queste due risposte sono affermative, il resto viene di conseguenza. Il lavoro dell’imprenditore è proprio questo: affinare alcune abilità per poter riconoscere il valore proprio e degli altri» continua.
E a giudicare dalla crescita dell’azienda, sembra una strategia funzionante. Non solo Acrobatica è quotata sul segmento AIM di Borsa Italiana e in Euronext Growth, il mercato europeo del capitale scambiato a Parigi, ma pochi mesi fa ha anche acquisito la maggioranza di Enigma Capital Investments Llc, gruppo attivo in tutto il Medio Oriente nel settore edile, dove oggi per altro l’azienda si occupa del cleaning and maintenance del Burj Khalifa, il grattacielo più alto al mondo.
L’altra metà del sole
Quello di Acrobatica è un settore tipicamente maschile, ça va sans dire, ma di cui Marras non ha avuto paura di prendere le redini. «Ho fondato una no profit che si chiama “L’impresa e donna” per supportare l’empowerment femminile. Noi donne siamo l’altra metà del sole, ma spesso neghiamo il nostro stesso potenziale. Lo nascondiamo e coltiviamo rancore nei confronti di altre donne. Se vogliamo che le cose cambino, dobbiamo cambiare anche noi, dando l’esempio che serve per ispirare il resto della società».
“Lead by example”, direbbero gli americani. Una leadership profondamente umana e al contempo spirituale, la sua, in cui trovano spazio anche i principi fondamentali del buddismo. «Mi sono avvicinata agli insegnamenti del Buddha da ragazza, dopo una patologia molto complessa che mi aveva portata a un lungo periodo in rianimazione e a frequenti crisi epilettiche. Una condizione esplosiva, da cui sono uscita ritrovando la fede nel mio potenziale». «Per questo – conclude – oggi, mi definisco una donna allenata. Allenata alla sofferenza, ma anche alla fede. In me stessa e negli altri».
***
La newsletter di Alley Oop
Ogni venerdì mattina Alley Oop arriva nella tua casella mail con le novità, le storie e le notizie della settimana. Per iscrivervi cliccate qui.
Per scrivere alla redazione di Alley Oop l’indirizzo mail è alleyoop@ilsole24ore.com