Ricerca, al via centro medicina di genere Università Federico II di Napoli

L’Università Federico II di Napoli si dota di un centro interdipartimentale di ricerca in medicina di genere. Il centro è stato realizzato nella sede dell’ateneo in Villa Ferretti a Bacoli, provincia di Napoli e l’inaugurazione è fissata per martedì 7 novembre alle 10.30.

La struttura nasce, si legge in una nota, grazie alla collaborazione delle cattedre di ginecologia, cardiologia, farmacia e medicina interna ed è diretto da Antonio Cittadini, ordinario di Medicina interna dell’Ateneo federiciano. Obiettivo del centro è svolgere iniziative didattiche ed educative per divulgare la medicina di genere che studia le differenze biologiche e socioculturali tra uomini e donne e l’influenza di questi fattori sullo stato di salute e di malattia, nonché sulla risposta alle terapie. Il centro inoltre realizzerà progetti di ricerca che ristabiliscano la parità di genere anche in ambio medico-scientifico.

Perché la medicina di genere

La Federico II ha deciso di investire in questo ambito in considerazione del fatto che la maggior parte delle conoscenze utilizzate dalla medicina moderna emergono da ricerche che hanno coinvolto maggiormente gli uomini rispetto alle donne. “C’è l’urgenza di studiare di più la salute delle donne – spiega il direttore Cittadini – considerando anche quei fattori della società che influiscono maggiormente sul sesso femminile e che hanno ricadute sulla salute della donna come la cura dei figli e della casa, affrontando anche il tema del ‘gender gap’ sui luoghi di lavoro”.

Gender gap nelle professioni sanitarie

Gender gap che sopravvive anche in ambito sanitario, dove, secondo i dati elaborati dal Ced della Fnomceo (la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri), su un totale di 329.263 medici con meno di 69 anni, quindi potenzialmente in attività nel Servizio sanitario nazionale, solo il 52% è donna. Se poi si prende la fascia sotto i 55 anni le donne sono la netta maggioranza e tra i 40 e i 44 anni sono quasi il doppio dei colleghi uomini (mentre fra gli over 60 la maggioranza è nettamente maschile). Fra i primari, però, le donne sono solo il 14% (ancora)

L’inaugurazione domani 7 novembre

La giornata del 7 novembre sarà aperta dai saluti istituzionali del rettore della Federico II, Matteo Lorito, del dirigente medico gabinetto del ministero della Salute, Mara Campitiello, dell’assessore al Comune di Napoli con delega alla Salute, Vincenzo Santagada, del direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria federiciana, Giuseppe Longo, cui seguirà l’intervento di Maria Triassi, presidente della Scuola di medicina e chirurgia della Federico II.

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