Giorgia Sottana in campo con PLAY4MADA contro povertà e malnutrizione

“Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di suscitare emozioni. Ha il potere di ricongiungere le persone come poche altre cose. Ha il potere di risvegliare la speranza dove prima c’era solo disperazione” N. Mandela

Questa frase occupa a caratteri cubitali la pagina iniziale del sito di PLAY4MADA , progetto “con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei ragazzi e delle ragazze che frequentano le scuole e i licei della città di Tulear (in primis EPP Tanambao Morafeno e Lycée Laurent Batokeky) proponendo, in orario extrascolastico, attività sportive, motorie e ricreative fondamentali per la loro crescita ed il loro benessere psicofisico, praticate in un ambiente protetto e sicuro, tenendoli lontani dalla strada, dalla delinquenza e da attività potenzialmente pericolose”.

Giorgia Sottana, cestista del Famila Basket Schio ed ex capitana della nazionale di basket femminile, non poteva non sposare il progetto insieme a Mattia Bernardinello allenatore di basket. I due atleti sono scesi in campo questa volta non per una partita di campionato ma per una partita contro povertà e malnutrizione.

Un progetto per i ragazzi del Madagascar
Il Madagascar non è purtroppo solo spiagge dorate e mare cristallino ma, secondo i dati di Save the Children del 2021 è “un Paese colpito dalla peggiore crisi alimentare delle ultime due generazioni. Il Paese sta affrontando la peggiore siccità degli ultimi 40 anni, causata da anni di scarse piogge e intensificata da tempeste di sabbia e invasioni di locuste. Un bambino su sei al di sotto dei 5 anni soffre di malnutrizione acuta e nei 6 distretti più colpiti la percentuale sale a un bambino su 4”.

Il basket ha dato a Giorgia Sottana tanto e pensa sia ora di restituire il favore: “A Tulear non ci sono ancora mai stata, ma i due miei amici che hanno l’onlus Aid4Mada me ne hanno parlato tanto, e loro hanno veramente cambiato la vita a tante persone con i pozzi d’acqua potabile. Ho sempre avuto il desiderio di provare a rendermi utile, e credo che lo sport abbia avuto una grande influenza (in positivo) nella mia vita e sono convinta che possa averla anche in posti meno fortunati. A me il basket ha dato tanto, e semplicemente vorrei provare a “dare indietro” come posso”.

Visita medica e pasto a fine giornata

Perché lo sport, non è solo attività fisica, ma una lingua compresa da tutti che infrange ogni barriera,  un modo per stare insieme in modo sano, per conoscere meglio il proprio corpo e come interagire con gli altri. I partecipanti, poi, potranno portarsi a casa un pasto a fine giornata e saranno visitati ogni volta prima delle attività sportive per valutare la loro condizione medico-sanitaria, possibilità insolite per un bambino del Madagascar, abituato a vivere nell’indigenza e in pessime condizioni sanitarie.

Play4Mada contribuirà anche alla formazione di allenatori locali, che potranno quindi ottenere un lavoro e fare del bene ai ragazzi e anche alle proprie famiglie come racconta Giorgia Sottana ad Alleyoop: “Il progetto di fatto è già iniziato durante l’estate, perché comunque abbiamo dovuto fare degli step per poter trovare un’area dove allestire il campo da basket, avere permessi, e trovare anche chi lo facesse. Ora siamo nella fase di raccolta fondi per poter iniziare a costruire il campetto e i bagni, che cominceremo con il nuovo anno. Dopodiché quando finisco la stagione andrò giù, e proveremo a formare un paio di istruttori, in modo tale da renderli indipendenti quando noi non potremmo essere lì”.

I ragazzi potranno usufruire, quindi, di strutture ben diverse da quelle cui sono abituati: bagni, docce, spogliatoi, sale polivalenti e campi da giochi attrezzati. Giorgia e Mattia per il progetto collaborano con una onlus già operativa a Tulear “aid4mada”, che è riuscita nell’intento di aprire una scuola con più di mille studenti e di aiutare le famiglie nell’aumentare la sicurezza ai fornelli, evitando fumi nocivi e mortali.

Come far sorridere 100 bambini malgasci

Questo progetto contribuisce agli obiettivi dell’agenda 2030. Nel suo piccolo ha l’ambizione di aggiungere un tassello e sconfiggere la povertà, la fame, lavorare per il benessere e la salute, al miglioramento delle condizioni sanitarie, a ridurre la disuguaglianza tra i paesi e a migliorare la dignità nel lavoro.

Una delle priorità strategiche è riuscire a garantire il progetto almeno a 100 ragazzi. Per questo Giorgia Sottana e Mattia Bernardinello hanno bisogno dell’aiuto di chiunque sia disposto a donare qualcosa. È quasi Natale e tutto sommato, questo è un regalo che possiamo fare a nostri amici. Non sarà un pacchetto da scartare, ma potrà garantire i sorrisi di almeno 100 bambini in uno dei Paesi più poveri al mondo.

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