Eleonora Goldoni (Sassuolo): “Le azzurre hanno un alto potenziale da esprimere”

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“E’ inutile soffermarsi sui risultati delle prime due partite, perché abbiamo una terza partita contro il Belgio, che ora sarà decisiva. Che il rammarico ci serva da motivazione. Conosciamo bene l’Italia che è una squadra viva, lucida e un punto dolente per qualunque avversaria e sono certa che abbia tutte le potenzialità per passare il turno”. Eleonora Goldoni, calciatrice appena ingaggiata dal Sassuolo, è lucida e energica nella sua analisi dell’inizio degli Europei d’Inghilterra da parte delle azzurre. Una prima partita persa con la Francia 5-1 (“Nella prima partita abbiamo affrontato una delle squadre più forti“) e una seconda, quella di ieri con l’Islanda, chiusa sull’1 a 1. “Nell’ultimo anno ci sono stati diversi cambiamenti nella rosa e diversi innesti. Conosciamo bene le potenzialità della nostra nazionale e non le abbiamo ancora viste tutte in campo. Ci sono margini di miglioramento e spero di vederli lunedì perché le azzurre sono in grado di farlo” sottolinea la calciatrice.

Il suo esordio in Nazionale maggiore risale al 2018, poi fra le altra la partita contro la Moldavia, il 6 aprile 2019, in un incontro valido per le qualificazioni al Mondiale di Francia. Mondiali, che fu costretta a saltare a causa di un infortunio al ginocchio: “Dopo aver fatto tutto il percorso per i Mondiale, una settimana prima mi sono infortunata e ho perso i Mondiali” racconta oggi, ma ha anche chiaro l’obiettivo: “Ora lavoro per poter tornare a meritarmi la Nazionale e non lasciarla più”.

E lo farà a Sassuolo, dove inizia il ritiro già lunedì 18 luglio, dopo le visite mediche di rito: “Sono contentissima di essere parte di questa società. E’ un progetto importante di una società piccola ma fa le cose per bene. L’accoglienza è stata molto caloroso e ho apprezzato la professionalità, le strutture, le compagne. Come squadra possiamo stupire e possiamo fare bene. Ho degli obiettivi chiari sia personali sia a livello di team: voglio arrivare in Champions League e credo di essere nel posto giusto. A livello personale vuoi voglio continuare a crescere a trovare sempre più continuità nel mio nuovo ruolo di interno di centrocampo e sono sicura che con mister Piovani potrò farlo“.

whatsapp-image-2022-07-15-at-15-53-35Quando parla di calcio Eleonora Goldoni, oggi testimonial per Booking.com partner degli Europei 2022, parla di una passione nata quando aveva 5 anni: “Papà, che ha giocato in serie D, mi portò per la prima volta allo stadio a vedere l’Inter. Allora giocava Oba Oba Martins, che quando segnava festeggiava con una serie di capriole in aria. Mi sono innamorata del calcio. Mia mamma cercò di farmi fare altri sport, ma poi a 7 anni, grazie anche a mio padre, ho fatto il mio primo allenamento con una squadra di maschi e non mi sono più fermata. I primi anni ero l’unica femmina, poi siamo state in 3. Ho giocato in una squadra mista fino a quando ho potuto per regolamento, poi a 14 anni mi sono spostata alla Mirandolese, tutta di ragazze“.

Una famiglia tutta di sportivi a cominciare da nonno Severino Sella, sciatore professionista, che oggi a 84 anni fa ancora gli addominali in spiaggia. Sei figli, 3 maschi e 3 femmine, Eleonora Goldoni è cresciuta fra tanti stimoli diversi e ha saputo cogliere le occasioni che le si sono presentate. Come quando dopo il liceo accettò la borsa di studio accademica e sportiva alla East Tennessee State University. Ha trascorso lì 4 anni laureandosi in scienze della nutrizione e giocando a calcio con le Lady Buccaneers e “quando mi convocava la ct Milena Bertolini tornavo dagli Stati Uniti”.

I 4 anni trascorsi negli Stati Uniti sono stata un’esperienza splendida dal punto di vista morale ed etico e anche dal punto di vista sportivo. Negli Usa il calcio femminile viene molto seguito. E’ uno sport dove non ci sono pregiudizi, anzi nel campo femminile è fra i più frequentati” racconta Goldoni, proseguendo: “Il primo periodo non è stato semplice, ma credo che mi sia servito anche per formarmi il carattere, la personalità”.

Per questo alle bambine oggi può dire: “Se amate il calcio, continuate a inseguire questa passione a costo di dover combattere contro genitori magari restii. Il calcio è una disciplina come tutte le altre e se è fatta con passione porta anche alla felicità. Ci saranno ostacoli ma si possono superare”. E se si gioca con i maschi “si crea quella competitività che fa alzare il livello atletico. Una bambina che gioca con compagni sviluppa determinate caratteristiche, anche se non è sempre semplice integrarsi e divertirsi”.

Per altro oggi le bambine hanno anche la possibilità di sognare e lavorare per fare le calciatrici di professione in Italia. “Il professionismo del calcio femminile, partito il primo luglio scorso, è una grande gioia per il movimento perché abbiamo aspettato molto e fino a qualche anno sembrava una meta lontana. C’è stato tanto lavoro dietro e secondo me vanno ringraziate le calciatrici che hanno scritto la storia per noi. Il professionismo lo dobbiamo anche a tutte quelle atlete che non hanno potuto vivere questo momento mentre erano in attività. E’ una prima porta che si apre su un percorso che vedrà lo sviluppo del calcio femminile anche in Italia. E’ necessario un maggior interesse e una maggiore visibilità con investimenti fin dalle giovanili per dare opportunità alle bambine di crescere”.

Dopo un anno all’Inter e due stagioni al Napoli, Eleonora Goldoni è pronta a una nuova sfida, ma intanto tutti i pensieri vanno alle azzurre impegnate in Inghilterra. Perché i passi avanti del calcio femminile italiano passano anche attraverso i successi della Nazionale.

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