L’astronauta italiana dell’Esa Samantha Cristoforetti scende in campo per incitare e rassicurare i nuovi di aspiranti astronauti europei – il cui bando per la selezione scade il prossimo 18 giugno – fra le cui fila l’Agenzia Spaziale Europea auspica possano esserci anche molte donne.
“Alcuni di voi potrebbero avere problemi con l’idea che possa essere difficile conciliare la propria vita personale e familiare con un lavoro così impegnativo. Ma direi che questa probabilmente non è diversa da qualsiasi altra carriera impegnativa”
afferma Cristoforetti, che solitamente non parla della propria vita privata e di come abbia conciliato il lavoro con la famiglia.
“Come genitore di due figli volata nello spazio una volta e pronta ad un nuovo lancio per l’anno prossimo, posso dirti che è possibile e che all’Esa saremo pronti a sostenerti”.
Prima donna italiana a diventare astronauta Esa e a compiere una missione da record sulla Stazione Spaziale Internazionale, Cristoforetti, parlando in un video postato dall’Esa nel corso delle selezioni aperte il 31 marzo scorso per formare i nuovi equipaggi di astronauti e astronaute europei, tranquillizza anche “coloro che hanno dubbi” a più ampio spettro sul come diventare astronauti. E sottolinea che tutti gli aspiranti esploratori dello spazio “dovrebbero anche sapere che raggiungere il successo come astronauta non dipende da quanto è lungo il tuo Cv o da quante pubblicazioni hai a tuo nome, ma da chi sei come persona“.
Samantha Cristoforetti (26 aprile 1977) è un’astronauta, aviatrice e ingegnere italiana, prima donna italiana negli equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea. Con la missione ISS Expedition 42/Expedition 43 del 2014-2015 ha conseguito il record europeo e il record femminile di permanenza nello spazio in un singolo volo (199 giorni), quest’ultimo superato nel settembre 2017 dalla statunitense Peggy Whitson a sua volta superato nel 2019 dalla collega Koch.