Più eroine che “signorine”: il super potere della pubertà senza tabù

"Period Girl" di Giorgia Vezzoli e "Cose da ragazze" di Nina Brochmann e Ellen Støkken Dahl

“Period Girl” di Giorgia Vezzoli e “Cose da ragazze” di Nina Brochmann e Ellen Støkken Dahl

“Tanti auguri, sei diventata signorina!”. Ci sono tanti modi di chiamare la pubertà ma spesso, agli occhi di chi la vive, quello che si vede è anche tutto quello che si sa: i seni d’improvviso più gonfi, le gambe più lunghe, i fianchi stranamente accentuati e una combinazione confusa di sensazioni nuove a cui non si sa dare un nome.

 “La pubertà è un periodo incredibile, elettrizzante!”: Nina Brochmann e Ellen Støkken Dahl, esperte di educazione sessuale nella vita reale, in “Cose da ragazze. Una guida gioiosa alla pubertà” (Sonzogno), diventano le simpatiche dottoresse Ellen e Nina e, con precisione gentile, raccontano tutto quello che c’è da sapere sull’emozionante percorso verso la pubertà.

Una “guida gioiosa” e in ascolto delle emozioni perché “non è sempre facile trovare una risposta alle proprie domande” ma conoscersi aiuta a capirsi e – rassicurano Ellen e Nina – “dalla bambina che eri diventerai un’adulta e troverai il tuo posto del mondo”. L’obiettivo del libro è dimostrarlo, accompagnando tutte le ragazze nel viaggio più strepitoso: quello alla scoperta del proprio corpo.

Nessuna retorica, perché “le cose da ragazze” non hanno tabù. Massima chiarezza, perché le cose vere sono anche le più normali. Lo stesso concetto di “normalità” è mutevole e cangiante, spiegano le dottoresse: è normale avere seni di forme e misure diverse ed è normale scegliere di usare o non usare il reggiseno. La cultura influisce, ma non definisce: sono pagine potenti quelle in cui si impara a capire come funzionano ovuli e ormoni. Sono pagine liberatorie quelle in cui – conoscendo la realtà delle cose – se ne comprendono le discriminazioni: “Non dipende certo dall’utero se una donna si arrabbia. Le emozioni forti sono qualcosa che chiunque sperimenta. Eppure molti continuano a sminuire le donne che mostrano le proprie emozioni, bollando come isteriche coloro che si ribellano. Questa è una forma di discriminazione”.

Capire le trasformazioni del corpo per appropriarsene: Ellen e Nina, amiche comprensive e dottoresse severe all’occorrenza, ribaltano la storia predominante raccontando la realtà. Un esempio concreto? La fiaba dell’ovulo e dello spermatozoo, che vede trionfare il più gagliardo tra questi, non è vera. Recenti studi dimostrano che l’ovulo ha la capacità di scegliere attivamente fra i vari spermatozoi e “più che alla Bella Addormentata fa pensare a Merida, la principessa ribelle che rifiuta tutti i suoi pretendenti: dirà di sì solo quando troverà quello che le piace davvero”. Perché non raccontare la vera storia? Anche su questo, le dottoresse non hanno dubbi: “Secondo noi tutto ciò dipende dalle aspettative diverse che la nostra società ha nei confronti della donna e dell’uomo e queste aspettative sono talmente radicate in noi da influenzare ogni cosa. Ad esempio, il modo di insegnare come funziona il corpo umano”.

Diventare chi si è non riguarda solo il corpo e il viaggio di Ellen e Nina ne percorre tutte le tappe senza omettere nulla: “Questo libro parla dei cambiamenti che interessano il corpo femminile. Ma non sempre chi ha un corpo femminile è femmina. E non sempre chi è femmina ha un corpo femminile. Capire chi sei può essere difficile. Oggi molto ritengono che, per decidere qual è il genere a cui si appartiene, l’identità sia più importante del corpo. E noi siamo d’accordissimo”. È in questi passaggi che “Cose da ragazze” diventa un libro prezioso a cui domandare senza timore. O che suggerisce le domande da rivolgere ai più grandi: d’altronde, “gli adulti sono così strani” e imparare a conoscersi è un potere che non ha età.

Lo sa bene Robin, la “Period Girl” (Settenove) di Giorgia Vezzoli per cui “raramente undici anni sono giusti. Perché si è sempre o troppo grandi per qualcosa o troppo piccole per qualcos’altro. Undici anni, per esempio, sono pochi per avere un figlio o una figlia. Eppure sono sufficienti per diventare fertili e avere le mestruazioni”.  All’arrivo del menarca Robin ha 11 anni e scoprirà presto che quel flusso di sangue non è la temibile scocciatura della quale le avevano parlato gli adulti e neanche quel tabù di cui non parlare: a ogni mestruazione, Robin consolida il suo superpotere. Quello di far germogliare la natura, diventando così un’eroina che combatte la deforestazione.

Lontana da ogni stereotipo eroico, Robin è riservata e sensibile, si perde nel suo mondo con “malinconia leggera” e la manifestazione del suo superpotere è lenta e graduale: avverrà solo con l’accettazione piena delle sue mestruazioni.  “Siate orgogliose delle vostre mestruazioni” dice la giovanissima eroina e, nella semplicità delle sue parole, ribalta l’immaginario collettivo: da tabù innominabile, le mestruazioni non solo diventano assolute protagoniste, ma potere magico in grado di salvare il mondo.

Nelle avventure di Robin c’è tutto: si mescolano i tumulti dell’adolescenza, la scoperta della sorellanza, il pianeta bisognoso di rinascita, la saggezza delle donne più adulte, la libertà di amare e di essere chi si è.  Empowerment femminile ed ecologia, temi cari alle più giovani, trovano in queste pagine una direzione per le loro future battaglie. Come quella avviata (e vinta) in Scozia per combattere la period poverty, ovvero l’impossibilità di ragazze e donne di acquistare gli assorbenti con la conseguente richiesta ai governi di sussidi da parte delle politiche di benessere e salute pubblica.

“Protestare è utile. Usa la tua voce per cambiare il mondo”: le dottoresse Ellen e Nina e Robin sono sicuramente amiche e, ce lo insegnano, la sorellanza si muove pure tra gli scaffali di una libreria giusta. Insieme, aiutano le ragazze a districare insicurezze e timori che riguardano il corpo, i suoi desideri e le sue emozioni: la rabbia, la paura, la tristezza. Ma anche il desiderio sessuale, la ricerca di approvazione, la necessità di capire i segnali di un abuso o di una violenza. L’ignoranza rende più fragili e più plagiabili su quello che si desidera o subisce: imparare l’una dall’altra e sostenersi reciprocamente nel chiedere i cambiamenti che un nuovo atteggiamento critico indica come necessari è la nuova sfida. Alle ragazze di oggi, una “guida gioiosa” e l’invito allettante della Period Girl: “Seguite il flusso”. Più che signorine, eroine: tanti auguri!

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Titolo: Cose da ragazze. Una guida gioiosa alla pubertà
Autrici: Nina Brochmann, Ellen Støkken Dahl
Editore: Sonzogno, 2020
Prezzo: 18,05 €

Titolo: Period Girl
Autrice: Giorgia Vezzoli
Editore: Settenove, 2020
Prezzo: 14,72 €