“Bisogna ancora lavorare per raggiungere una parità di genere“. E’ la chiosa della professoressa Antinisca Di Marco dell’Università de L’Aquila nel video che presenta PinKamp, la summerschool della durata di due settimane intensive per le ragazze delle classi terze e quarte delle scuole superiori che si è svolta nel capoluogo abruzzese per far conoscere alle studentesse le potenzialità (e la bellezza) dello studio delle materie STEM. La finale e la premiazione si sono svolte lo scorso 25 settembre.
“PinKamp è un piccolo progetto dal punto di vista economico ma di uno straordinario valore. Ci sono stereotipi culturali rispetto alla frequenza dei corsi scientifici da parte delle donne – ha commentato la vicesegretaria generale della Cgil Gianna Fracassi sulla summer school organizzata dall’Università degli studi dell’Aquila e finanziata con il contributo di Cgil, Cisl e Uil nello speciale della piattaforma della Cgil Collettiva.it, che racconta il progetto – e riteniamo particolarmente rilevante dare la possibilità a ragazze curiose e creative di avvicinarsi al mondo della scienza e della tecnologia in un contesto come quello dell’ateneo aquilano, per sostenere percorsi che offrano loro maggiori opportunità di impiego. Farlo in un’area interna, in un luogo del nostro Paese colpito da più sismi devastanti e che fa fatica a ricostruire un tessuto economico e produttivo, aveva per noi un valore aggiunto molto significativo”.
E’ bene ricordare, infatti, per riallacciarsi alle parole della professoressa Di Marco, che nonostante il 14% della popolazione femminile possieda un titolo di studio universitario contro il 12% della popolazione maschile, il 45% di esse resta ancora concentrato su materie umanistiche.
L’edizione 2020 è stata frequentata da 32 ragazze che hanno seguito per due settimane in remoto per un totale di 70 ore tra esercitazioni e lezioni teoriche e poi si sono incontrate e confrontate in una tre giorni presso il DISIM, Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell’Informazione e Matematica dell’ateneo aquilano, presentando i loro progetti e le loro idee, tra droni, siti web, realtà virtuale e immersiva, e pensando – perché no – anche al loro futuro professionale.
Cgil, Cisl e Uil, attraverso il fondo Territori, lavoro e conoscenza, dopo il sisma del 2009 hanno raccolto fra lavoratori e pensionati 1,8 milioni di euro con cui hanno contribuito alla nascita di un centro interdisciplinare di documentazione, formazione e ricerca su tutti gli aspetti della prevenzione e della gestione dei disastri naturali, nonché dei processi di ricostruzione e sviluppo delle aree colpite. Con gli interessi maturati, le confederazioni hanno sostenuto percorsi di orientamento universitario e professionale cercando di rimuovere barriere e pregiudizi. Tra questi, per il secondo anno, proprio il progetto Pinkamp.