Viola, una graphic novel per raccontare segreti e tormenti della preadolescenza

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“Secondo te è peggio essere morti oppure non essere ancora nati? Per quanto sono stata niente? Chi, come, cosa sono? Sembra che tutti abbiano le idee più chiare di me”. Viola va alle medie, è figlia di genitori separati e fa la spola tra l’appartamento in città di sua madre dove vive con l’amata sorella maggiore Naja e la casa di campagna dove il padre si è trasferito con la sua nuova compagna e il loro insopportabile figlio Mark. Viola si fa molte domande: alcune profondissime, altre leggere e divertenti. Viola vede il suo corpo trasformarsi, si sente diventare altro: sta a metà tra la larva verdolina e la splendida farfalla cedronella che ne nascerà, in quel saliscendi emotivo della preadolescenza sempre troppo poco raccontato dalla letteratura.

Ci prova e ci riesce “Psst! I pensieri segreti di Viola”, fumetto danese realizzato a quattro mani: Annette Herzog, tedesca trapiantata in Danimarca, ha scritto i testi; Katrine Clante lo ha illustrato. Tradotto in italiano da Claudia Valeria Letizia ed Eva Valvo, è stato pubblicato nel 2019 dalla casa editrice Sinnos nella collana Leggimi!, che un anno prima aveva già dato alle stampe “D’amore e altre tempeste”, firmato dalle stesse autrici. Là c’era da una parte Viola innamorata di Storm, in preda allo scombussolamento dei primi batticuori. “È come un’enorme, stupenda bolla di sapone. O un uovo di uccello con un guscio sottile sottile che non si può toccare. Altrimenti si rompe”. Dall’altra parte, rovesciando il libro, c’era Storm innamorato di Viola raccontato da Herzog e illustrato da Rasmus Bregnhøi. “… all’improvviso eravamo noi due da soli, che parlavamo di scuola, di musica e di sport. Mi è dispiaciuto molto dover andare via. E poi al parcheggio delle bici, lei mi ha sfiorato. Io ho fatto finta di niente. Ma adesso non riesco a pensare ad altro. È stato per caso o l’ha fatto apposta? E perché non le ho chiesto di accompagnarla a casa? Ma sarò scemo o che?”.

In fondo, in entrambi i libri al centro c’è il corpo, che d’improvviso si fa prepotente e indisciplinato, pieno di desideri sconosciuti, terribilmente ingombrante. Quel corpo con cui tutte e tutti, chi prima e chi dopo, abbiamo dovuto imparare a fare i conti: punto di partenza e approdo per la metamorfosi che segna l’addio all’infanzia e l’ingresso nel paese misterioso degli adulti. “Crescendo si cambia – si dice Viola – ma chi può prevedere quale sarà l’esito della trasformazione?”. Fata o strega, supereroe o mostro? Ci vuole tempo per scoprire che gli estremi delle favole non esistono, che si galleggia insieme nelle acque della propria normalità, tutta da scoprire.

Viola scrive pagine di diario, compila elenchi, si specchia, odia i brufoli, disegna, fa shopping per sentirsi “giusta, una di loro”, raccoglie citazioni. In tre parole: cerca se stessa. Chi ha davvero scordato la fatica di quella ricerca, la rabbia che ti invade, la perenne sensazione di essere unica e incompresa? “Nessuno ascolta mai i bambini. Mi tocca aspettare che divento grande. Ma poi gliela faccio vedere io”.

Dalle pagine, insieme a tante e tanti adolescenti, fanno capolino gli adulti: i genitori contro cui Viola sbatte porte (“Perché devi sempre dirmi cosa devo fare? Tu e papà siete due fascisti!”) ma dai quali si lascia consolare e consigliare. Anche se il ruolo cruciale, sia nel primo che nel secondo libro, appartiene alla nonna, figura sempre fondamentale – nei romanzi e nella realtà – quando si veleggia in mezzo alla tempesta.

La nonna con la sua casa incantata, le boccette di profumo, il lampadario di cristallo, i gatti, la vicina Magda. “Ci ho messo quindici anni per capire quanto ero bella a quattordici”, dice a Viola quando è in preda allo struggimento per aver visto Storm che baciava un’altra. E poi, mentre Magda stigmatizza la velocità del tempo nell’epoca degli smartphone (“Così un povero cuore non ha mai pace”), la nonna risponde: “In compenso può sempre succedere qualcosa di interessante”. E corre a messaggiare al suo nuovo fidanzato, ridendo: “Secondo voi una donna ha meno bisogno d’amore solo perché invecchia?”. Quante verità.

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“Psst! I pensieri segreti di Viola”
di Annette Herzog
Ill. di Katrine Clante
Sinnos
14 euro