Covid-19, come gestire il team familiare in quarantena

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È passato un mese da quando le scuole nelle regioni del Nord Italia hanno chiuso, due settimane da che siamo più o meno tutti a casa con i nostri figli. Probabilmente sono emerse delle nuove abitudini, e forse non tutte ci piacciono o ci sembrano sostenibili sulla lunga distanza. Comportamenti e attitudini che “reggono” sulla durata di un weekend hanno tutto un altro aspetto quando si ragiona in termini di decine (e decine) di giorni consecutivi. Ora sappiamo che potremmo essere appena a un terzo del cammino: che forse non rivedremo le stelle prima di fine maggio. Le giornate, così, diventano lunghissime.

La buona notizia è che, qualunque cattiva abitudine sia emersa in questi giorni sembrando destinata a mettere radici nelle nostre esistenze recluse, può essere cambiata.

È ancora possibile rinegoziare con i nostri figli i termini di questa quarantena. È sempre possibile farlo, a dirla tutta. E, a occhio e croce, il momento buono per farlo potrebbe essere questo.

Come? Ho letto di recente un post su linkedin di Meghan McInerny, direttrice dell’Experience Design di Best Buy, che, come spesso accade, fa quel che faccio io ma sa dirlo molto meglio di me. Intanto, nel suo profilo si descrive con una parafrasi della strategia de “La volpe e l’uva” che anch’io sposo appieno. Dice infatti: “Io non mollo mai. O ottengo quello che voglio oppure cambio idea”.

postit-scrabble-to-do-todo-3299Nel suo post, che si intitola “Kanban per bambini” (“Kanban” è una parola giapponese che si può tradurre come “tabellone”), spiega come usare questo metodo, sviluppato per migliorare l’efficienza produttiva, per organizzare le giornate dei propri figli.

1) Servono due cartelloni e dei post it, di tanti colori diversi quanti sono i figli in questione.

2) Ci si siede tutti attorno al tavolo e si elencano tutte le attività da fare. Si escludono quelle che vengono già fatte di default (per esempio lavarsi i denti), ma si includono quelle che dovrebbero essere fatte di default e non succede (tipo fare i letti). Sono i bambini e ragazzi stessi a stilare l’elenco, con i genitori a facilitare.

3) Le attività, che spaziano dai compiti alle attività fisiche o casalinghe, devono essere specifiche e misurabili (obiettivi SMART: Specifici Misurabili Azionabili Rilevanti e collegati a una dimensione Temporale, perché una volta stabilite le attività non deve esserci incertezza su cosa voglia dire che sono state “fatte”, così da evitare che i genitori diventino dei guardiani a tempo pieno). Tutte le attività, differenziate per il colore del loro responsabile, vanno nel tabellone di partenza: il cosiddetto “Backlog”.

4) Dopodiché ogni mattina si fa uno “stand up meeting” familiare davanti ai tabelloni e gli owner delle attività indicano quali sono quelle che faranno nell’arco della giornata – negoziando pesi e misure con i genitori/direttori generali – e le spostano nel tabellone Kanban, che è diviso in tre colonne: “To do”, “Doing”, Done.

5) Ovviamente all’inizio tutte le attività saranno nei “To do”. La colonna dei “doing” potranno avere una sola attività alla volta per ogni figlio: quella sarà l’attività in corso.
Una volta completata, il figlio potrà spostarle nella colonna “Done” e il genitore avrà la facoltà di validare il risultato.

E’ importante enfatizzare la dimensione di responsabilizzazione e autogestione dei figli con questo sistema, che funziona anche con bambini delle elementari – o che non sanno ancora leggere, e in quel caso occorre usare delle immagini. Ovviamente poter fare le attività preferite e di relax è subordinato al completamento di tutte le altre – l’arma più potente nelle mani dei direttori generali resta infatti la gestione del fatidico “screen time”.

Il post invita a commentare come sta andando nelle altre famiglie e a inserire foto dei propri Kanban. Commenta una mamma:

“Ho iniziato a usare la lavagna oggi e la mia salute mentale ne ha risentito in modo molto positivo: più focalizzata, meno stressata. E piegare la biancheria non mi aveva mai dato un tale senso di realizzazione!”

whatsapp-image-2020-03-25-at-18-49-26Da sempre fan del trasferimento delle competenze tra i ruoli, pur non avendo competenze di Kanban, anch’io avevo adottato una strategia da project manager per organizzare la giornata dei miei bambini: ecco la foto della mia tabella. Che adesso, però, migliorerò.

Per fortuna non è mai tardi per migliorare (o cambiare radicalmente) alcune abitudini.

  • Meghan McInerny |

    Thanks for writing about this and glad you found it helpful! Stay safe and be well.

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