“Liberati della brava bambina”. Ovvero come tornare a respirare

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Una donna non ha bisogno di chiamarsi Elena di Troia per sapere che cosa significa ‘fare la brava’, essere oggetto di decisioni prese da uomini, per te, sulla tua pelle, per un tuo presunto bene, per una felicità che non ti corrisponde. Una donna non ha bisogno di avere vissuto la vita di Medea per sapere che cosa vuol dire annullarsi per amore di un uomo, dare la parte migliore di te per farlo stare bene e crescere per poi essere abbandonata per un’altra, magari più giovane.

Una donna non ha bisogno di essere un personaggio epico, del mito o di una serie televisiva contemporanea per riconoscere quella sottile inquietudine che pervade, in maniera più o meno rumorosa, la quotidianità di ciascuna. Quella insoddisfazione lieve che non ti fa sentire al tuo posto, che la società liquida come una caratteristica propria dell’essere donne e quindi, di default, complicata e incomprensibile, isterica e indomabile, intrattabile e uterina. Eppure, una donna può avere bisogno di leggere le storie universali di queste figure archetipe per trovare le parole giuste per riconoscere, raccontare innanzitutto a se stessa, e possibilmente risolvere, quel senso di inquietudine che sottilmente avvelena la felicità più piena. E che non si può dire, pena il sentirsi additata come, appunto, “complicata e incomprensibile, isterica e indomabile, intrattabile e uterina“.

Maura Gancitano e Andrea Colamedici, filosofi e fondatori del progetto Tlon, prendono per mano Lei, una donna che è allo stesso tempo un ideale e tutte noi insieme. Nel libro “Liberati dalla brava bambina” la accompagnano in un percorso che parte dal cosiddetto “problema senza nome“, l’inquietudine che non si sa o non si può nominare, risale la corrente attraverso il racconto di otto storie che hanno come protagoniste otto personaggi del mito, delle fiabe, della narrativa contemporanea, approda a una vetta che è un nuovo inizio. Una conquista non definitiva ma necessaria per andare avanti: “Occorre che Lei torni indietro, all’inizio della sua storia, e la racconti in un altro modo. Deve cercare di svelare tutti i segreti che sono stati rimossi e che – per dolore, vergogna, paura, rabbia, inconsapevolezza – le impediscono di vedere le possibilità del futuro“.

E’ una rinascita individuale che per durare deve essere collettiva e che poi la collettività deve imparare a proteggere. Perché noi siamo il risultato di storie collettive che hanno origine molto prima di noi. “Se osserviamo la storia, però, ci accorgeremo che il processo di liberazione della donna non è mai stato un percorso lineare, ma un continuo zigzag avanti e indietro“, si legge nel libro. In 240 pagine abbiamo la possibilità di tornare alla bambina che eravamo, riconoscere il momento in cui abbiamo obbedito tradendo noi stesse,scrivere un altro finale. E non farcelo più portare via.


Titolo: Liberati della brava bambina
Autore: Maura Gangitano, Andrea Colamedici
Editore: HarperCollins
Prezzo:18,00 euro

  • Giuseppe Pescatore |

    E’ un libro molto significativo, che parla di come le donne non devono essere più schiave della società, ma bensì libere da ogni pregiudizio morale.

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