Mettiamoci nei panni di un giovane. Che si interroga sul suo futuro, sul lavoro, sulla famiglia che formerà, sui figli che avrà. E si immagina a 45 anni, nuovo ‘mezzo del cammin di nostra vita’, età di bilanci quando si ci rende conto che su alcune scelte non è più possibile tornare indietro. Ebbene l’idea che i giovani hanno di loro stessi varia molto in base alla loro età attuale. Il 67% dei ragazzi dai 14 ai 19 anni, svela l’indagine Ipsos sulla condizione giovanile realizzata per il dipartimento della Gioventù della presidenza del Consiglio, ha in mente il ‘posto fisso’ con contratto a tempo determinato e pensa che a 45 anni avrà raggiunto questo obiettivo. Aumentando la consapevolezza sulla realtà circostante, la percentuale scende al 38% tra i giovani che oggi hanno dai 31 ai 35 anni. Se poco più di un giovane su due (55%) a 45 anni si vede inserito stabilmente nel mercato del lavoro, salgono al 75% coloro che immaginano di essere all’interno di una relazione di coppia che nella maggior parte dei casi sarà rappresentata da un matrimonio o da una unione civile (63%), meno di un giovane su tre (30%) pensa che conviverà. Mediamente i giovani pensano che a 45 avranno 1,53 figli anche se il desiderio sarebbe di averne qualcuno in più, mediamente 1,70. Anche la previsione del numero di figli scende con l’aumentare dell’età, segno anche in questo caso di una maggior presa di coscienza della realtà difficile da affrontare.
Lo scenario non è proprio roseo, soprattutto per questo brusco dimensionamento delle aspettative col passare degli anni. E le istituzioni? Quale ruolo giocano secondo i ragazzi? Come le giudicano? I risultati dell’indagine Ipsos, datata dicembre 2018, mostrano che le istituzioni, pur vicine per intenti, sono lontane per linguaggio e modalità comunicative. L’82% degli italiani e l’85% dei giovani sono d’accordo nel sostenere che lo Stato non si sta occupando nel modo giusto dei problemi giovanili, dovrebbe trovare soluzioni migliori. Gli stessi servizi messi a disposizione non sono adeguatamente conosciuti. Il programma comunitario Erasmus+ è il più conosciuto (23%), seguono le opportunità messe a disposizione dal programma di Servizio civile nazionale (16%), l’Agenzia nazionale per i giovani e il Forum nazionale dei giovani sono conosciuti solo dal 5% dei ragazzi. Più nota la possibilità di partecipare a concorsi e gare per di ottenere finanziamenti e di chi ne è a conoscenza con un certo livello di dettaglio (48%), il 13% ne ha anche fatto richiesta. Il limite più grosso dei servizi attualmente a disposizione sembra essere il linguaggio, ritenuto troppo confuso e poco comprensibile.
Le carenze messe in rilievo dall’indagine sono alla base delle motivazioni che hanno portato alla nascita di #OggiProtagonistiTour, viaggio tra i giovani a bordo di un truck promosso dall’Agenzia nazionale per i giovani, dal dipartimento per le Pari opportunità e dal dipartimento per le Politiche giovanili e il servizio civile universale della presidenza del Consiglio dei Ministri. “Vogliamo generare connessioni tra giovani, istituzioni e stakeholder – ha sottolineato Vincenzo Spadafora, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alle Pari opportunità e alle Politiche giovanili, ricordando i risultati dell’indagine Ipsos. “Per questo – afferma – abbiamo deciso di metterci in viaggio, per dialogare e ascoltare, per stimolare la partecipazione attiva e l’inclusione del maggior numero di giovani”.
In questi giorni il tour, che ha avuto come prima tappa Torino, sta facendo rotta verso il Sud. Ieri il truck ha fatto tappa a Napoli, domani sarà a Taranto, poi sarà la volta di Catanzaro e Palermo. L’appuntamento partenopeo che arriva come settima tappa, è stato in piazza del Municipio. Nell’occasione si è parlato di opportunità per i giovani under 35, di progetti in corso, del servizio civile universale e di bandi europei. Sono state raccontate storie e portati ad esempio modelli positivi cui ispirarsi in riferimento all’iniziativa europea ‘role model’, nell’ambito del piano di cooperazione del programma Erasmus+ finanziato dall’Unione europea.
“Durante ogni tappa del tour raccontiamo storie positive, esempi virtuosi, ‘role model’ ovvero giovani che partendo da contesti di svantaggio sono riusciti con determinazione a realizzare i propri sogni e i propri obiettivi”, sottolinea Domenico De Maio, direttore generale dell’Agenzia nazionale per i giovani, che ha ricordato come il tour consenta “di valorizzare le opportunità che le istituzioni offrono ai ragazzi, basti pensare che grazie al programma europeo Erasmus+, nell’ultimo anno in Campania abbiamo stanziato fondi per oltre 1 milione di euro che è andato a 57 progetti coinvolgendo quasi 2mila ragazzi tra i quali il 36% giovani con minori possibilità. A questo si aggiungono altri 250mila euro grazie al nuovo programma Corpo europeo di Solidarietà”
Il tour sarà anche l’occasione per parlare del bando “Fermenti” che mette a disposizione dei giovani dai 18 a 35 anni un finanziamento per il momento da 16 milioni di euro. Il bando, lanciato dal dipartimento per le Politiche giovanili per attivare i giovani nelle sfide sociali del Paese come l’uguaglianza di genere e l’ambiente, si è chiuso da poco e ha contato l’adesione di 1000 progetti.