In questi giorni le scuole italiane hanno ricominciato le loro attività e le aule si stanno ripopolando di bambine e bambini, ragazze e ragazzi che riprendono il loro corso di studi dopo la pausa estiva o che lo iniziano per la prima volta nella vita. Eppure è come se dietro ai banchi ci tornassimo tutte e tutti noi che componiamo la comunità educante e che abbiamo il compito di guidare le nuove generazioni nel loro percorso di crescita. Ogni nuovo inizio è una sfida e un investimento, una responsabilità.
Quando ho assunto l’incarico di Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ho avuto da subito chiari gli obiettivi prioritari del mio impegno. Innanzitutto portare a compimento la legge 107, la cosiddetta Buona Scuola, attraverso gli otto decreti che riguardano il sistema di formazione iniziale e di accesso all’insegnamento nella scuola secondaria di I e II grado; la promozione dell’inclusione scolastica delle studentesse e degli studenti con disabilità; la revisione dei percorsi dell’istruzione professionale; l’istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni; il diritto allo studio; la promozione e la diffusione della cultura umanistica; il riordino della normativa in materia di scuole italiane all’estero; l’adeguamento della normativa in materia di valutazione e certificazione delle competenze degli studenti e degli Esami di Stato. E poi garantire un’istruzione di qualità a ogni giovane e fare del nostro sistema di istruzione un luogo di cittadinanza attiva, laboratorio di futuro – un futuro di benessere e prosperità – per il Paese.
Due le linee guida per raggiungere questo scopo: la nostra Costituzione, e soprattutto l’articolo 3 della Carta, che dice: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. E l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’Onu, un programma di azioni per le persone e per il pianeta che mira a costruire società giuste, eque e sane, attraverso il raggiungimento di obiettivi trasversali. Tra questi, due, dal mio punto di vista, sono particolarmente importanti: il quarto e il quinto, ovvero l’istruzione di qualità e l’uguaglianza di genere.
In questo quadro di intervento ben orientato e deciso, determinanti per qualsiasi scelta politica sono stati tre elementi: la fiducia – incondizionata – nei confronti delle giovani e dei giovani; la convinzione che l’ascolto e il dialogo debbano essere tratti distintivi delle azioni che riguardano il presente e il futuro del Paese; la certezza che la formazione delle nuove generazioni sia una responsabilità condivisa e che l’alleanza educativa debba essere rinsaldata per ottenere risultati di merito.
L’e-book che avrete ora modo di leggere è prezioso. Raccoglie voci, storie, vicende, fenomeni e spunti importanti che descrivono il multiforme ed eterogeneo mondo della scuola. Ringrazio tutte e tutti coloro che hanno collaborato e, attraverso il loro studio, le loro indagini e le loro analisi, ci hanno restituito aspetti, magari anche poco conosciuti, della vita di coloro che compongono la comunità scolastica.
C’è spazio per le innovazioni tecnologiche, per le politiche di abbattimento e di contrasto degli stereotipi – che riguardano sia le studentesse e gli studenti che le e gli insegnanti e le cittadine e i cittadini in generale – per le classi multiculturali, per l’inclusione di chi è disabile, per il rapporto con le famiglie e i territori.
Leggendo questi testi ho avuto una conferma: stiamo intervenendo su ciò che serve al Paese per crescere attraverso un’educazione e un’istruzione di qualità. Il dipinto della scuola che Alley Oop ha fatto attraverso questa pubblicazione è in linea con le politiche che abbiamo messo e stiamo mettendo in campo in questi mesi. E che partono tutte dalla volontà di permeare il sistema di valori educativi, di saperi e competenze necessarie.
La versione integrale della prefazione della ministra Valeria Fedeli apre l’ebook “Back to School” scaricabile a questo link.