La cultura è un privilegio? Quando diciamo che dalla culla all’università l’istruzione ha un costo sempre più elevato, con un impatto significativo sul budget familiare, va da sè che in questo calcolo dei costi non si può evitare di tracciare anche ciò che non concerne solo le tasse scolastiche e i materiali in sè, per quanto già solo questi costi siano particolarmente impattanti per le famiglie. Bisogna però considerare anche altri modi in cui si riducono le possibilità per le famiglie meno abbienti: bambini che rinunciano alle gite scolastiche, che non fanno sport, e via così. Non è infatti solo l’istruzione scolastica obbligatoria a fornire a bambini e adolescenti le competenze necessarie per progettare e realizzare una professionalità, ma è l’insieme di attività sociali, extrascolastiche, interscolastiche.
Nello spettro delle disuguaglianze, vi sono anche famiglie che forse hanno semplicemente bisogno di un supporto per la progettazione finanziaria dell’istruzione dei propri figli e figlie. Conoscere le dinamiche e le modalità di erogazione di bonus e agevolazioni, pianificare le spese con uno o due anni di anticipo, può essere fondamentale per quella classe media che sempre più resta esclusa dalle possibilità, sul margine di un benessere che si sta facendo sempre più irraggiungibile.
Quanto costa l’istruzione?
Il solo percorso universitario, considerato un ciclo di almeno 5 anni (laurea triennale + biennio di specialistica), può avere un costo di 22.500 euro, nell’ipotesi di studiare nella propria sede di residenza. Sono stime di Moneyfarm, società di consulenza finanziaria indipendente, che ha calcolato una spesa di 58.670 mila per un ciclo di studi universitari a Bari, di 61.672 euro a Padova, di 80.435 mila a Milano. La cifra si alza decisamente se si ipotizza l’iscrizione a un’ateneo privato come ad esempio la Luiss di Roma: il costo con vitto e alloggio nella capitale sale a 115.288 euro.
E prima dell’università? Per chi può permettersi di far acquisire ai propri figli competenze extra scolastiche, sportive e linguistiche, si va da un minimo di 51.404 ad un massimo di 736.528 euro. Il calcolo è stato fatto considerando quattro percorsi formativi (Basic, Stem, New Age, Lusso) su un paniere di 160 attività con focus sulla città di Milano. Oltre all’istruzione scolastica e universitaria, si sono prese in considerazione lo studio delle lingue straniere, le attività sportive o ludico-ricreative e l’acquisizione di abilità digitali.
Il primo percorso ad esempio prevede, oltre all’istruzione pubblica dal nido alle superiori, anche un ciclo di 5 anni all’università statale e una quantità limitata di attività formative extra-curriculari, come lezioni di inglese online (dai 6 ai 16 anni), l’acquisto di almeno un device elettronico e attività ludico-sportive come gruppi scout (8-15 anni), teatro (5-15 anni), calcio (10-18 anni) e palestra (18-22 anni). Tra tutte le voci di costo, quella più alta è l’università, considerata qui non da fuorisede e pubblica (22.500 euro).
Il percorso extra lusso (736.528 euro) di contro prevede un’istruzione solo privata e internazionale, dal nido all’università, ma anche un lungo curriculum di attività extra-scolastiche: corsi di inglese al British Council, vacanze-studio all’estero, attività sportive con personal trainer e molto altro.
Bonus e agevolazioni per l’istruzione e la formazione
L’Italia non è Milano, e nemmeno a Milano le attività extra scolastiche sono accessibili a tutti. La verità è che nemmeno il percorso considerato basic in questa analisi tiene conto delle disuguaglianze reali che esperiscono in molti, dalla culla alla non-università,.
Un aiuto importante è conoscere i bonus e le agevolazioni accessibili a tutti, sia a livello nazionale che a livello locale. A partire, per esempio, dal bonus gite scolastiche: l’avvio delle iscrizioni di solito avviene nei primi mesi dell’anno e si può accedere fino a fine maggio. Lo scorso gennaio, il MIM ha deciso di ampliare la platea dei possibili beneficiari, estendendola ai nuclei famigliari con ISEE fino a 15mila euro, garantendo un contributo di 150 euro. Ci si può informare presso le segreterie scolastiche per sapere se e in che termini verrà confermato per l’anno scolastico entrante.
La Carta Cultura Giovani viene garantita a chi compie 18 anni: l’ISEE del nucleo familiare dev’essere inferiore a 35.000 euro e prevede un bonus di 500 euro per l’acquisto di prodotti culturali, corsi di formazione, l’acquisto di libri e quotidiani, biglietti per cinema e teatri o per l’ingresso a musei.
La Carta del Merito invece è legata ai risultati conseguiti dallo studente: è destinata a coloro che si diplomano entro i 19 anni con una votazione di 100 o 100 e lode. Anche questa carta prevede un bonus da 500 euro, ed è cumulabile con la Carta Cultura Giovani.
Il Bonus musica è una detrazione fiscale per le spese sostenute per l’iscrizione di figli e figlie a bande, cori e scuole di musica. Spetta alle famiglie con reddito complessivo non superiore a 36.000 euro e figli di età compresa tra i 5 e i 18 anni.
Da ricordare anche la detrazione al 19% per le spese sostenute per la pratica sportiva svolta dai figli di età compresa tra i 5 e i 18 anni presso associazioni sportive e impianti sportivi. L’importo massimo detraibile è pari a 210 euro per ciascun figlio/a, da ripartire tra i genitori.
Mai stanziati, invece, anche se annunciati su più fronti, il bonus computer e il bonus internet: per quanto riguarda il primo, si è trattato solo di una fake news generatasi lo scorso marzo e rimbalzata su diversi siti di informazione; mentre per quanto riguarda il secondo, inizialmente annunciato dal ministero delle Imprese e del made in Italy, si è deciso poi di ripianificare i 400 milioni stanziati per ripartirli in diverse misure a vantaggio non più delle famiglie, ma delle imprese e degli stessi operatori di telecomunicazione.
Su base regionale invece sarà attivato anche per quest’anno il bonus scuola 2024/25, comunemente chiamato voucher scuola o bonus libri: un aiuto economico per sostenere il diritto allo studio e offrire buoni per l’acquisto dei libri scolastici. Si può ottenere seguendo le normative stabilite dalla propria Regione o dal Comune di residenza. Attenzione: per alcune regioni, il bando chiude nei mesi estivi, per cui oggi può essere troppo tardi per richiedere il bonus. È importante tenere in considerazione nella progettazione finanziaria familiare l’esistenza di questo aiuto e informarsi per tempo sulle normative regionali.
Il Bonus Trasporti, noto anche come “Bonus Trasporto Pubblico”, consiste in uno sconto di 60 euro sull’acquisto di abbonamenti mensili o annuali per il trasporto pubblico locale, regionale, interregionale e nazionale.
La Carta Giovani Nazionale è un’iniziativa governativa che si rivolge ai cittadini italiani ed europei residenti in Italia di età compresa tra 18 e 35 anni compiuti. Consente di ottenere sconti e agevolazioni su attività culturali, negozi, trasporti, ristorazione e alloggio anche nei paesi europei aderenti al circuito. È valida online e su tutto il territorio nazionale è si può scaricare direttamente dall’app IO.
Aiuti per lo studio universitario
La cosiddetta “No Tax Area” è un’agevolazione che consente di essere esonerati totalmente o parzialmente dal pagamento delle tasse di iscrizione all’Università o agli Istituti di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM). L’esenzione o la riduzione delle tasse dipende dall’Isee del nucleo familiare: se inferiore a 22.000 euro l’esenzione è al 100%, vi sono poi diversi scaglioni fino all’ultimo, con Isee compreso tra 28.000 e 30.000 per uno sconto del 10%.
Per gli studenti universitari fuori sede esiste il bonus IRPEF per agevolare la stipula dei contratti di affitto. Il risparmio fiscale può arrivare a 500 euro. Per chi non ha già presentato la dichiarazione dei redditi, la scadenza per la detrazione nel modello 730 è il 30 settembre, o il 15 ottobre per chi utilizza il modello Redditi PF. Esiste anche il “Bonus Giovani Under 31“, destinato ai giovani di età compresa tra 20 e 31 anni non compiuti con un reddito annuo inferiore a 15.493,71 euro,:consente di ottenere una detrazione fiscale del 20% sull’importo del canone di affitto.
Un’altra detrazione da tenere a mente è quella per chi decide di frequentare corsi di laurea o di perfezionamento presso università private. Questo bonus consiste in una detrazione delle spese sostenute per la frequenza dei corsi, con importi differenziati in base all’area disciplinare di studio e alla zona geografica.
Borse di studio
Ogni regione prevede ogni anno un numero di borse di studio destinate agli studenti più meritevoli. L’importo viene stabilito ogni anno dal MIUR che lo suddivide in tre fasce distinguendo studenti pendolari, fuori sede e in sede. Oltre a queste borse di studio, erogate tramite bandi a livello regionale, esistono anche quelle erogate dalle singole università. I requisiti e gli importi vengono indicati nei singoli bandi o nei portali telematici delle istituzioni. Studenti e famiglie possono consultare il sito della regione presso la quale si frequenta il corso di studio e il sito dell’ateneo (solitamente vi è una sezione dedicata al “diritto allo studio”), quando non a recarsi direttamente in segreteria per ottenere supporto.
Esistono anche borse di studio rivolte a studenti e studentesse delle scuole secondarie: anche in questo caso non sono statali, ma regionali o provinciali. Le segreterie scolastiche non sempre sono informate a riguardo, ma per una ricerca si può partire da lì, per poi passare a monitorare i siti istituzionali o provare a chiedere informazioni direttamente al comune di residenza.
L’Inps infine eroga diverse tipologie di prestazioni rivolte ai dipendenti pubblici in servizio e in pensione; agli ex Enam, insegnanti e dirigenti scolastici; ai dipendenti o ex dipendenti Poste Italiane; ai pensionati iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici. Tutte le prestazioni sono consultabili nella pagina dedicata del sito Inps.
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