Usa, con Trump centinaia di libri al bando nelle scuole della Difesa

Via i libri e i materiali didattici che affrontano temi «potenzialmente legati all’ideologia di genere o ad argomenti discriminatori che propongono l’ideologia dell’equità». Basta titoli su empowerment delle donne, persone di colore, migranti, transgender, parità, sessualità. Come nella peggiore delle distopie, la disposizione è stata recapitata a bibliotecari, sovrintendenti e presidi dalla divisione educazione del Dipartimento della Difesa statunitense, che gestisce 67mila studenti in 161 scuole del Paese.

Il Department of Defense Education Activity (DoDea) è stato il più solerte nel tradurre in fatti i due ordini esecutivi firmati dal presidente Donald Trump il 30 gennaio e il giorno successivo. I titoli sono programmi: “Defending women from gender ideology extremism and restoring biological truth to the Federal Government” ed “Ending illegal discrimination adn restoring merit-based opportunity“. Poche pagine che hanno portato alla cancellazione delle politiche di Diversità&Inclusione, prontamente eseguita dai colossi del tech come Meta e dalle grandi catene come Walmart.

Un elenco dei volumi vietati

Il perimetro delineato è sufficientemente ampio per includere nella messa al bando argomenti di ogni tipo, dalla psicologia all’immigrazione, dalla parità di genere ai diritti Lbgtq+. L’operazione è stata scientifica, con la redazione di un elenco che contiene non solo interi libri, ma anche singoli capitoli. Come quelli – ha raccontato il Washington Post – ospitati in un corso avanzato di psicologia per studenti delle scuole superiori su genere e sessualità. Oppure una lezione per gli alunni di quinta elementare su come l’immigrazione colpisce gli Stati Uniti. O ancora il libro “Becoming Nicole” di Amy Ellis Nutt, un saggio pubblicato da Random House sul percorso di una famiglia che arriva ad accettare la figlia transgender.

Censurata la biografia di Ruth Bader Ginsburg

La censura è scattata, inoltre, per un pacchetto di materiali didattici creati per gli alunni di prima media per il Black History Month e per una biografia di Albert Cashier, transgender che prestò servizio nell’esercito dell’Unione durante la guerra civile. Parimenti vietatissimo “No truth without Ruth” (Quill Tree Books, 2021), libro per bambini scritto da Kathleen Krull e illustrato da Nancy Zhang che racconta la vita di Ruth Bader Ginsburg, la storica giudice della Corte Suprema Usa paladina dei diritti delle donne.

Bannato libro di Julianne Moore: «Un grande shock»

Tra i volumi bloccati è finito anche il best seller di Khaled Hosseini, “Il cacciatore di aquiloni”, la storia di un ragazzo cresciuto in Afghanistan ai tempi dell’ascesa dei talebani. Stessa sorte per un vecchio albo dell’attrice premio Oscar Julianne Moore, “Freckleface Strawberry”, pubblicato nel 2007 da Bloomsbury: la storia semplice di una bambina che si sente diversa dagli altri perché ha le lentiggini, ma impara ad accettarsi.

«È un grande shock per me», ha commentato Moore su Instagram. «È un libro che ho scritto per i miei figli e per gli altri ragazzi per ricordare loro che tutti lottiamo, ma siamo uniti dalla nostra umanità e dalla nostra comunità». L’attrice si è detta particolarmente sbalordita perché lei stessa si è diplomata in una scuola della rete DoDea ed è cresciuta con un padre veterano del Vietnam. «Non posso fare a meno di chiedermi – ha concluso – cosa ci sia di così controverso in questo libro illustrato da spingerlo a essere bandito dal governo degli Stati Uniti. Sono davvero rattristata, mai avrei pensato di assistere a una cosa del genere in un Paese in cui la libertà di parola e di espressione è un diritto costituzionale».

In revisione l’autobiografia di J.D. Vance

Non mancano i paradossi. Uno dei libri finiti sotto osservazione per una «revisione di conformità», secondo Pen America, un gruppo che si batte per la libertà di espressione, e secondo il memo che Task & Purpose sostiene di aver visionato, sarebbe “HillBilly Elegy”. Si tratta nientemento che dell’autobiografia di JD Vance edita nel 2017 nella quale l’attuale vicepresidente degli Stati Uniti ha descritto la sua infanzia in una zona poverissima dei Monti Appalachi, con una madre tossicodipendenze, traumi familiari e violenza domestica.

Nel suo caso sarebbe stata raccomandata un’attenzione rafforzata. I funzionari dovrebbero chiedere il permesso dei genitori per la lettura da parte degli studenti e il volume dovrebbe in ogni caso essere trasferito in alcuni spazi meno accessibili delle biblioteche.

Addio diversità, Trump sbandiera il «merito»

Sono in molti, tra i deputati americani, a denunciare sui social network quanto sta avvenendo. Ma il segretario alla Difesa, Pete Hegseth, come riporta il Washington Post,  avrebbe spiegato la ratio ad alcuni componenti dello staff del Pentagono: «Penso che la frase più stupida nella storia militare sia: “La nostra diversità è la nostra forza”. Io penso che la nostra forza sia la nostra unità».

La teoria è quella sottesa all’ordine esecutivo di Trump secondo cui le persone dovrebbero essere trattate allo stesso modo indipendentemente dal loro background, educazione, sesso o razza, e giudicate esclusivamente in base al merito e all’impegno. Al bando, di conseguenza, tutto ciò che «ha lo scopo di dividere o creare complicazioni che altrimenti non dovrebbero esistere e non esisterebbero».

Stop anche a manifestazioni e associazioni

Il divieto sui libri si accompagna alla cancellazione da parte del Dipartimento della Difesa dei finanziamenti a numerose manifestazioni culturali, come il Black History Month, appunto, ma anche allo scioglimento di gruppi nelle singole scuole militari: l’Accademia militare degli Stati Uniti a West Point, New York, ha chiuso la Society of Women Engineers e il Latin Culture Club.

Nel 2023-2024 già 10mila casi di divieti di libri nelle scuole Usa

Una precisazione è doverosa: la messa al bando dei libri non è una novità negli Stati Uniti. Pen America, che fotografa la situazione raccogliendo segnalazioni da tutto il Paese, ha registrato 10.046 casi di divieti nell’anno scolastico 2023-2024 in 29 Stati e 220 distretti scolastici, con Florida e Iowa in testa per numero di alt. Le restrizioni hanno colpito 4.231 titoli. Il 44% presentava persone e personaggi di colore, il 39% protagonisti Lgbtq+. Oltre la metà (57%) dei libri vietati in questo sottoinsieme includono temi o storie legate al sesso, per i crescenti attacchi ai «contenuti sessuali».

Sei volumi su dieci rivolti ai giovani adulti

Quasi il 60% di questi titoli vietati si rivolgono a un pubblico di giovani adulti e dunque affrontano i temi che riguardano i ragazzi nel mondo reale, tra cui dolore e morte, abuso di sostanze, suicidio, depressione, problemi di salute mentale e violenza sessuale. Il monitoraggio è stato avviato dal 2021, quando secondo Pen America la portata della censura si è ampliata notevolmente, grazie alle direttive dei funzionari eletti e alle pressioni sempre più massicce dei gruppi locali.

In altre parole: li avevano visti arrivare. E la furia di Trump e dei suoi pare proprio quella del rogo di libri descritto nell’incipit di Fahrenheit 451 da Ray Bradbury:

«Era una gioia appiccare il fuoco. Era una gioia speciale veder le cose divorate, vederle annerite, diverse».

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