Diritti civili: gli elettori italiani chiedono aperture, dall’aborto all’eutanasia

Il diritto all’autodeterminazione individuale non conosce fazioni politiche nell’elettorato italiano: sul tema dei diritti civili le persone difendono la libertà di poter scegliere. È quanto emerge dal sondaggio commissionato dall’Associazione Luca Coscioni a SWG, secondo cui vincitori e vinti delle ultime europee – seppur divisi su diversi temi – si uniscono in campo largo sul tema dei diritti civili. I dati fanno emergere una forte discrepanza tra le scelte di governo e le posizioni dei loro stessi elettori, in particolar modo in tema di eutanasia e aborto.

“Gli italiani vogliono decidere autonomamente su questioni intime e drammatiche, senza proibizioni insensate imposte dallo Stato – affermano Marco Cappato e Filomena Gallo dell’Associazione Luca Coscioni -.  A livello europeo, la legislatura che si apre ora rappresenta una straordinaria opportunità per provare a costruire un’Europa delle libertà”.

Gestazione per altri, occorre regolamentazione adeguata

Lo scorso 26 luglio la Camera ha approvato in prima lettura il Ddl Varchi, con cui si intende rendere perseguibile il ricorso alla gestazione per altri (Gpa), anche se avvenuto all’estero, in Paesi in cui la Gpa sia lecita e regolamentata. La proposta di legge va a modificare l’articolo 12 della legge 40/2004 – che già vieta il ricorso alla Gpa in Italia punendo chi violi il decreto con la reclusione da tre mesi e due anni e con la multa da 600mila euro a un milione – introducendo la perseguibilità del reato di surrogazione di maternità commesso all’estero da cittadini italiani. Non è un caso che proprio a Roma ad aprile si sia tenuta la Conferenza internazionale per l’abolizione universale della maternità surrogata, a poco più di un anno dalla Dichiarazione di Casablanca.

L’iniziativa legislativa nasce da un disegno di legge presentato nel 2018 dalla premier Giorgia Meloni, allora deputata all’opposizione. In commissione Giustizia a Palazzo Madama, a cui sono assegnati anche altri tre Ddl, è stato deciso il 12 marzo un ciclo di audizioni.

“I bambini non si vendono, non si comprano e non sono merce da banco da scegliere in un catalogo”, aveva ribadito Meloni durante la conferenza stampa di fine anno, aggiungendo: “Non penso che questo sia difendere la vita umana e non credo che pagare una donna povera per mettere al mondo un figlio che poi vende sia progresso”. Nonostante l’appartenenza politica della proposta, secondo il sondaggio SWG il 46% degli elettori di Forza Italia è contro il Ddl Varchi e proposte legislative collegate che mirano a rendere reato universale la gravidanza per altri anche se effettuata all’estero. In particolare la proposta Varchi è sostenuta solo dal 39%, mentre il 15% dichiara di non conoscere il tema.

Il punto di congiunzione tra chi vota maggioranza e opposizione si trova sulla necessaria regolamentazione della gestazione per altri in Italia, nella versione solidale (senza commercializzazione, ben vista dal 65% degli italiani e dal 48% degli elettori di Fratelli d’Italia, 57% dei votanti Lega e dal 67% degli elettori di Forza Italia).

Eutanasia, l’84% degli italiani è a favore

In Italia la Costituzione riconosce che nessuno può essere obbligato ad alcun trattamento sanitario contro la propria volontà e prevede altresì che la libertà personale è inviolabile.

Grazie alla disobbedienza civile di Marco Cappato per l’aiuto fornito a Fabiano Antoniani, “DJ Fabo”, è intervenuta la Corte costituzionale con la sentenza 242/2019, dichiarando l’incostituzionalità parziale dell’articolo 580 del Codice penale. Dal 28 novembre 2019, le persone malate, in possesso delle condizioni indicate dalla sentenza 242/2019 della Consulta, possono accedere in Italia al suicidio medicalmente assistito.

L’eutanasia – ovvero gli interventi medici che prevedono la somministrazione diretta di un farmaco letale al paziente che ne fa richiesta e soddisfa determinati requisiti – rimane illegale. Gli elettori italiani, di tutte le fazioni, chiedono di andare in un’altra direzione: ben l’84% degli italiani risulta a favore di una legge sull’eutanasia, come l’83% degli elettori di Fratelli d’Italia e Forza Italia e il 77% di chi ha votato Lega alle ultime politiche. Pieno appoggio alla legalizzazione dell’eutanasia da parte delle opposizioni, i cui elettori si dichiarano ampiamente sensibili alla tutela di tutti i diritti civili oggetto dell’indagine.

Aborto, rivedere la legge 194 e agevolare il metodo farmacologico

Mentre l’aborto sparisce dall’ultima bozza della dichiarazione finale del G7, gli elettori chiedono maggiore apertura sul tema. Secondo alcune fonti diplomatiche, del vertice dei capi di Stato sarebbe scomparso il punto nel quale i sette sottolineavano l’importanza di garantire “un accesso effettivo e sicuro all’aborto”, esprimendola in termini di tutela dei “diritti riproduttivi”, per passare, a quanto risulta da alcune ricostruzioni di stampa, al concetto di “diritto fondamentale all’aborto”. Il riferimento doveva rafforzare ulteriormente – su richiesta soprattutto di Francia e Canada – il comunicato finale del G7 di Hiroshima di un anno fa, che parlava appunto di “accesso legale e sicuro”. È quanto chiedono gli italiani: secondo il sondaggio SWG, solo il 25% degli intervistati non lo ritiene un diritto a livello nazionale (il 36% tra chi vota Fratelli d’Italia, 29% Lega, 26% Forza Italia). La legge 194 che regola l’aborto, per la maggior parte degli italiani, è da modificare: solo per il 12% in senso più restrittivo, per il 69% in modo migliorativo.

Nello specifico, chi auspica un’evoluzione della legge 194 (il 55% degli italiani), sottolinea l’esigenza di agevolare l’interruzione di gravidanza farmacologica, permettendo l’autosomministrazione del secondo farmaco –  il misoprostolo – e ove possibile a domicilio, come avviene nel resto del mondo.

La pensa così anche il 49% del popolo Fratelli d’Italia, il 48% di quello Lega, e ben il 65% degli elettori Forza Italia. Un’area di miglioramento comunemente intesa riguarda anche la gratuità della contraccezione per tutti (43% Fratelli d’Italia, 38% Lega, 29% Forza Italia)..

Al centro dell’attualità vi è anche la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita (Pma), per i fatti di cronaca relativi agli ostruzionismi istituzionali alla trascrizione dei figli di coppie omogenitoriali. Solo il 16% degli intervistati è contro l’accesso della Pma alle donne single: in Forza Italia prevalgono i sì (52%) contro il 41% della Lega. Tra gli elettori di Fratelli d’Italia il 41% è favorevole. Poco maggiore, il 49%, il fronte del no.

Maggiori libertà, “fuori dal recinto dei partiti”

“I risultati dell’ultimo sondaggio rivelano una forte spinta verso maggiori libertà. La maggioranza delle persone chiede nuove leggi sull’eutanasia, la gravidanza per altri solidale, e un miglioramento delle normative sull’aborto e sulle tecniche di fecondazione assistita”, commentano Cappato e Gallo. “È particolarmente significativo che anche gli elettori di Fratelli d’Italia, della Lega e di Forza Italia, nonostante le posizioni avverse del partito, sostengano queste riforme”.

Per questo motivo nasce il pacchetto di sei petizioni al Parlamento europeo, promosse dall’Associazione Luca Coscioni e Eumans  (il movimento paneuropeo di cittadini fondato da Marco Cappato) insieme a una rete di Ong di tutta Europa: le richieste riguardano temi legati ai diritti civili, come eutanasia, aborto, e cannabis, ma includono anche democrazia e ambiente approfondendo argomenti come allevamenti intensivi, carbon pricing e intelligenza artificiale civica.

“È fondamentale non limitarsi a registrare le posizioni ufficiali dei partiti”, aggiungono Cappato e Gallo. “Sia in Italia che nella Ue le libertà si costruiscono soprattutto tra un’elezione e l’altra, con la partecipazione civica, anche fuori dal recinto di partiti che riescono a portare al voto sempre meno persone”.

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