Festival, arriva a Torino la prima edizione di Women and The City

Ripensare gli spazi e le pratiche cittadine rendendole accessibili e inclusive. Avviare una riflessione comune che favorisca le prospettive di genere nelle politiche locali. Individuare buone prassi, per farle conoscere e metterle in rete. Sono gli obiettivi che il festival Women and The City si è dato per la sua prima edizione.

L’appuntamento, che si terrà dal 12 al 15 ottobre a Torino, prende le mosse dall’esperienza maturata dall’associazione Torino Città per le Donne e in particolare da due ricerche, finanziate dalla fondazione Compagnia di San Paolo. “Nella prima abbiamo studiato cinque grandi città internazionali per capire quali ingredienti fossero necessari per ottenere risultati sulla parità di genere. Due sono emersi come i principali: il primo è lapalissiano, ed è la volontà politica. L’altro, più inaspettato, è la stretta alleanza tra istituzioni e associazionismo”, spiega Antonella Parigi, manager culturale e presidente di Torino Città per le Donne, ad Alley Oop.

Fra associazioni e istituzioni

Il festival  nasce quindi per favorire il dialogo tra mondo dell’associazionismo e quello istituzionale ma anche per superare un altro limite delle politiche sulla parità di genere, cioè la loro frammentarietà: “le attività sono molte ma mancano di sistema e di dialogo fra di loro. La rassegna propone panel ibridi su diverse tematiche al fine di aprire un dibattito e proporre buone pratiche come possibili modelli da replicare”, dice Parigi, ex assessora alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte.

Il terzo settore è anche al centro di un’altra ricerca di Torino Città per le Donne. “Abbiamo condotto un lavoro di conoscenza e incontro di tutte le organizzazioni che si occupano di parità di genere per capire come coordinare il lavoro per aumentarne l’impatto. Questa nuova ricerca, chiamata Risorse in rete, verrà presentata proprio nei giorni del festival” spiega la presidente.

Gli ospiti

Il programma di Women and The City si divide in momenti On e Off, organizzati grazie alla partecipazione di oltre 60 associazioni e reti del territorio torinese. Ne sono nati 12 panel che affrontano grandi tematiche della parità di genere (come ad esempio lavoro femminile, leadership, medicina) ibridando diversi punti di vista e approcci.

Tra i 150 ospiti attesi ci sono la statista Linda Laura Sabbadini, pioniera europea delle statistiche per gli studi di genere che terrà la lectio magistralis “Lavoro femminile: la forza delle donne, la debolezza delle politiche” e Livia Turco presidente della Fondazione Nilde Iotti. Di città si parlerà con la ricercatrice americana Mary Dellenbaugh-Losse, specializzata in inclusione, che si confronterà con Jacopo Rosatelli, assessore alle Politiche sociali, Diritti e Pari Opportunità del Comune di Torino. Mentre con Marcella Corsi, coordinatrice Minerva – Laboratory on Diversity and Gender Inequality dell’Università Sapienza di Roma si affronterà il tema del gender gap e dell’importanza dei dati nel programmare politiche consapevoli e incisive.

Un altro obiettivo del festival è portare il tema della parità di genere a una dimensione di grande pubblico. “La nostra volontà è mostrare un mondo in cambiamento dove punti di vista diversi sono un arricchimento e permettono di immaginare un futuro diverso”. L’equità, riflette Parigi, è fondamentale per lo sviluppo sia a livello locale delle città sia nazionale: “come può crescere un Paese se il 50% della sua popolazione non viene valorizzato?”. Le fa eco Jacopo Rosatelli, assessore al Wefare, Diritti e Pari opportunità della Città di Torino, che, intervenuto durante la conferenza stampa di presentazione del festival ha lanciato un monito sulla situazione nazionale: “il soffitto di cristallo per le donne è incrinato ma non è rotto”. E aggiunge: “In Italia tre delle cariche più importanti per la Repubblica sono rivestite da donne: c’è Giorgia Meloni, prima presidente del Consiglio. Dallo scorso marzo Margherita Cassano è primo presidente della Corte di Cassazione. Mentre Silvana Sciarra è presidente della Corte costituzionale. Sono segnali importanti ma il cammino verso l’emancipazione femminile in Italia si inserisce in un quadro dove la controffensiva conservazionista è sempre più accentuata, con attacchi che da più parti vengono mossi alla libertà delle donne“.

Gli appuntamenti

Il calendario di Women and The City propone 50 eventi e 12 panel, per 4 giorni di festival. I temi che verranno toccati vanno dall’ambiente alla leadership, dall’innovazione alla medicina di genere, passando per la città fisica e la mobilità, la cultura, lo sport, la violenza di genere. 

Durante l’inaugurazione del festival, giovedì 12 ottobre, sarà presentato Goose! Il Gioco dell’Oca – Steam Education: il progetto creativo ed educativo per il contrasto degli stereotipi nelle materie stem e la valorizzazione delle professioni scientifiche. Il gioco, ideato da Simona Bonito, consigliera di Parità della provincia di Potenza, propone una riflessione sulla presenza delle donne nelle discipline scientifiche e incoraggia ragazzi e ragazze a sviluppare una lettura critica dei pregiudizi e degli stereotipi di genere riguardanti le materie scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche.
Inoltre debutta Luci e ombre, un percorso guidato attraverso il centro cittadino che evidenzia il protagonismo delle donne ma anche laddove sono ancora escluse.

Spazio anche alle riflessioni sulla città fisica e su come ripensare gli spazi in modo paritario: dagli spazi pubblici delle città, poco sicuri per le donne, alla toponomastica con monumenti e nomi delle strade che raccontano secoli di patriarcato. Ma come dovrebbe essere una città a misura di donna? “Voglio pensare che sia una città a misura di tutti e tutte. Una città che valorizza la diversità e inclusiva, cioè che si fa carico del benessere dei suoi cittadini e quindi con grande attenzione ai servizi“ riflette Parigi.

Women and The City è un appuntamento ideato dall’associazione Torino Città per le Donne con il patrocinio del Comune di Torino, della Fondazione Compagnia di San Paolo, della Fondazione Crt, della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino, dell’Unione Industriali di Torino. Per tutti i dettagli del festival e il programma, consultare il sito dell’associazione.

Torino Città per le Donne è una associazione di promozione sociale nata del 2020, a pochi mesi dalle elezioni comunali dalla consapevolezza che il tema della parità di genere non veniva preso in considerazione nel dibattito politico cittadino. Oggi si occupa, fra le altre cose, di promuovere opportunità lavorative per le donne e supportare l’imprenditorialità femminile; equilibrio di genere nelle posizioni di leadership e promozione dell’empowerment femminile, L’associazione, fra le attività principali, ha promosso una legge di iniziativa popolare per modificare la legge elettorale regionale e introdurre la doppia preferenza di genere, raccogliendo 8500 firme a sostegno della proposta.

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