Ucraina, l’asta benefica di artisti uniti Put in Peace

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Oliviero Toscani, War Cemetery, 1991

È trascorso più di un mese e mezzo da quel 24 febbraio 2022 nel quale i russi avviarono l’invasione dell’Ucraina, riportando la guerra nel cuore dell’Europa.

Ci stiamo purtroppo riabituando a convivere con paure che speravamo appartenessero a epoche lontane, ma, contemporaneamente, stiamo assistendo a una rigogliosa fioritura di iniziative che hanno lo scopo di fornire un aiuto concreto alla popolazione ucraina. Anche il mondo dell’arte e della fotografia sta dando il suo contributo in tal senso, come l’iniziativa di cui vi parlo oggi: Put in Peace, Artisti uniti contro la guerra / Artists United Against War, un’asta benefica online organizzata a favore della Fondazione Cesvi e attiva fino a mercoledì 13 aprile.

Giocando sul cognome dell’autocrate russo, Put in Peace è un progetto creato da tre giovani fotografi, Fabrizio Spucches, Andreana Ferri e Umberto Cofini, che hanno coinvolto nella loro iniziativa un folto gruppo di artisti visivi e video, fotografi, curatori e art director, i quali, con generosità, hanno deciso di donare alcune loro opere per una vendita all’incanto, il cui intero ricavato sarà devoluto a Cesvi (acronimo che significa cooperazione e sviluppo), un’organizzazione umanitaria laica e indipendente, fondata a Bergamo nel 1985, e abituata ad agire su molteplici scenari di crisi in tutto il mondo, muovendosi lontano dalla luce dei riflettori con concretezza ed efficacia.

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Fabrizio Spucches, Bloom, 2022

Nel contesto dell’attuale emergenza umanitaria, Cesvi è attiva sia in Ungheria a Záhony e in Romania a Sighet, per supportare e accogliere i cittadini ucraini che qui riparano in fuga dalla guerra, sia direttamente sul territorio ucraino, assieme ai partner riuniti nel network di associazioni umanitarie europee Alliance 2015.

Al link di catawiki qui sono visibili tutte le opere attualmente disponibili nell’asta “The Peace of Art Charity Auction x CESVI Foundation”.

Bastano alcuni nomi per dare l’idea del livello degli artisti che hanno deciso di contribuire a questa iniziativa: la nutrita pattuglia di fotografi annovera, oltre a una star come Oliviero Toscani con la foto War cemetery che vedete in apertura di articolo, protagonisti di primo piano come Settimio Benedusi, Maurizio Galimberti e Jacopo Benassi, e una serie di autori prevalentemente giovani, ma che hanno già dato autorevoli dimostrazioni delle proprie capacità, da Giorgio Galimberti a Ludovica Bastianini allo stesso Fabrizio Spucches. Quest’ultimo non si è limitato alla sola azione social ma ha intrapreso un viaggio di oltre due settimane nelle zone del conflitto, portando aiuti in prima persona e realizzando un toccante reportage sul campo, che potete vedere nella pagina instagram @putinpeace. Anche un altro componente del trio all’origine dell’iniziativa, Umberto Cofini, si è recato sul campo, assieme a Franceso Perruccio, nella convinzione che sia estremamente importante metterci la faccia e dimostrare tangibilmente alla popolazione ucraina di non essere abbandonati a se stessi in un momento drammatico come questo.

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Goldschmied & Chiari, Patria, 2022

Tra gli artisti, assieme all’ucraino Pavlo Makov, che rappresenterà il padiglione nazionale del proprio paese all’imminente Biennale di Venezia, incontriamo un grande maestro come Michelangelo Pistoletto, il fashion designer francese Jean-Charles De Castelbajac, il duo Goldschmied & Chiari, gli street artist TvBoy e Orticanoodles, il pittore Velasco Vitali.

Come detto, l’asta si concluderà il 13 aprile: mai come ora è importante non perdere tempo e affrettarsi per dare il proprio contributo.

Siamo infatti costretti dalle circostanze a osservare passivamente, da semplici spettatori, quel che sta accadendo, alimentando così in noi paure, ansie e un diffuso senso di impotenza, per questo agire concretamente, partecipando a un’asta benefica come Put in Peace, può essere anche, egoisticamente, una medicina per noi, dandoci la possibilità di interpretare un ruolo attivo, facendo giungere un tangibile aiuto a chi, in questo momento, sta affrontando prove terribili.

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