Voto unanime dell’Assemblea Nazionale francese per riconoscere l’endometriosi come “malattia di lunga durata”. Due giorni dopo gli annunci del presidente Emmanuel Macron per combattere questa malattia che colpisce le donne, i deputati hanno approvato una risoluzione promossa dai parlamentari della France Insouise (LFI), che punta a far riconoscere l’endometriosi tra i disturbi di “lunga durata”, il che comporterebbe un rimborso totale – al 100% – delle spese sanitarie. L’adozione del testo, che non ha nulla di vincolante, è stato approvata dai 111 deputati presenti in aula e accolta dalla standing ovation dell’emiciclo.
L’endometriosi è una malattia ancora relativamente poco conosciuta e spesso la diagnosi è tardiva, con conseguenze importanti e invalidanti. In Italia le donne con diagnosi conclamata sono almeno 3 milioni. L’obiettivo di Parigi è puntare i riflettori su questa malattia, permettendo di conoscerla, diagnosticarla e trattarla in modo adeguato. Oltralpe, una donna su dieci soffre di questo disturbo per un totale di oltre due milioni di persone. E’ inoltre la prima causa di infertilità.
Fortemente ispirata da un rapporto preparato dalla ginecologa ed europarlamentare franco-greca Chrysoula Zacharopoulou (La République En Marche), la strategia nazionale annunciata ieri da Macron punta, in particolare, “a capire meglio questa malattia nonché le sue cause oltre che trovare dei trattamenti terapeutici” per contrastarla in modo efficace. Su Twitter Zacharopoulou plaude a questa “nuova pagina che si apre per la salute delle donne nel nostro Paese“. “La Francia sarà un modello in Europa” , assicura l’eurodeputata di origine greche eletta in Francia e particolarmente legata anche all’Italia.
Macron ha garantito che tutti i mezzi “all’altezza della sfida” verranno stanziati a favore della ricerca. In un secondo tempo, ogni regione dovrà identificare precisamente le filiere territoriali di cure con almeno un centro di assistenza ed expertise medica. “Ci sarà un finanziamento nazionale specifico“, precisa l’Eliseo, mentre il ministro della Salute, Olivier Véran, è stato incaricato di “riunire prossimamente un comitato direttivo nazionale per definire il piano d’azione e attuarlo con i rappresentanti dei pazienti e delle professioni, oltre che tutti i ministeri e settori coinvolti”.
Che cos’è l’endometriosi
L’endometriosi è una delle malattie ginecologiche a più alta prevalenza ed una condizione clinica tra le più studiate negli anni recenti. Si tratta di una patologia infiammatoria estrogeno dipendente che interessa nei Paesi occidentali il 5-10 per cento della popolazione femminile in età riproduttiva; il picco di incidenza si colloca in età fertile, soprattutto tra i 25 e i 35 anni, mentre è rara in epoca pre-puberale e post-menopausale, anche se la necessità di riporre un’attenzione crescente all’endometriosi anche durante l’età adolescenziale è un tema ampiamente emergente dalla letteratura internazionale.
Secondo i primi dati dell’American endometriosis association nei due terzi dei soggetti l’esordio della sintomatologia avviene prima dei 20 anni, mentre, nella sua revisione più recente (1998), il registro dell’American endometriosis association riporta che quasi il 40 per cento delle donne con endometriosi riferiva una comparsa dei primi sintomi ad un’età inferiore a 15 anni e oltre il 25 per cento ad un’età compresa tra 15 e 19 anni; la caratteristica patologica specifica dell’endometriosi consiste nella presenza di tessuto endometrio-simile (cioè del tessuto che riveste l’interno dell’utero) al di fuori della cavità uterina e principalmente sulle ovaie, sul peritoneo pelvico, vescica o anche intestino; le problematiche cliniche più frequenti sono rappresentate da dolore pelvico cronico, dolore durante i rapporti sessuali ed infertilità.
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