Covid-19, 15 spunti per riempire queste giornate in quarantena

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Questo ti voglio dire
ci dovevamo fermare.
Lo sapevamo. Lo sentivamo tutti
ch’era troppo furioso
il nostro fare.

Con questi versi, la poetessa Mariangela Gualtieri ha salutato il primo giorno di quarantena dopo il decreto del 9 marzo. Mi piace pensare che per la maggioranza delle persone questa riflessione sia stata più o meno latente. Che molti, in fondo, abbiano pensato che quando usciremo da questa situazione, saremo certamente diversi.

Avremo imparato dei modi nuovi di stare al mondo, di lavorare, di relazionarci agli altri. Ecco perchè nell’elenco di Alley Oop delle cose da fare in questi giorni di quarantena, non ci limiteremo alle informazioni più istituzionali. Quelle ci sono, come è giusto che sia. Ma in questa lista dei 15 spunti per riempire questi giorni di quarantena, si sono naturalmente infilati anche stimoli e suggestioni per andare oltre “al nostro fare”. Perchè non si tratta solo di fare.

1) E infatti per prima cosa il suggerimento è: non fare niente. Fissare il muro. Il soffitto. Ascoltare il silenzio. Pensare al proprio respiro, pensare i propri pensieri. Perchè non c’è nulla di male nel tempo vuoto. Non si è sbagliati se non si ha voglia di fare tutto quello che c’è scritto nelle liste come questa. È una situazione talmente nuova, e paradossale, che l’ansia di riempire ogni attimo può costare una perdita in consapevolezza. Restare presenti e consapevoli vuol dire anche accettare i momenti di silenzio e di vuoto, lasciarli scorrere, annoiarsi un po’. Senza sentirsi in colpa.

2) Qualcuno ha aperto un Google Doc e lo ha condiviso con gli amici. L’idea è di trasformarlo in un diario di bordo per elaborare informazioni, stati d’animo, ma anche articoli, video, canzoni, tutto ciò che servirà un giorno per tornare con la memoria a questo tempo delle nostre vite.

3) Pensa al futuro in modo pratico. Quando è stata l’ultima volta che qualcuno ti ha chiesto un cv? Il tuo ti soddisfa? È il momento per sistemare il curriculum e il portfolio, così quando vedrai il prossimo annuncio di lavoro che ti emoziona potrai candidarti. Brindando al passato. Puoi lasciarti ispirare da questa gallery di Pinterest ricca di curriculum creativi.

4) Saprai senz’altro che imprese e associazioni hanno messo e metteranno a disposizione diversi servizi gratuiti, grazie all’iniziativa di solidarietà digitale del Ministero per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione. Le richieste sono state molte in questi giorni e i tempi di attesa si sono dilatati. Ma l’iniziativa è attiva, e puoi controllare sul sito del Ministero quali beni e servizi gratuiti possono esserti utili.

5) Studia. Formati. Ormai è possibile fare migliaia di corsi di altissimo livello online, completamente gratuiti. Coursera è una grande piattaforma di corsi online, e ha reso disponibile gratuitamente l’intero catalogo di corsi per le università e gli studenti in Italia e in tutte le zone del mondo colpite dalla diffusione del coronavirus. Puoi trovarci veramente di tutto: corsi di lingua, graphic design, il corso di fotografia organizzato dal Moma di New York.

6) Oppure puoi scegliere di imparare a fare una cosa completamente inutile, ma divertente: tipo giocolare con tre palline. Youtube è pieno di tutorial, puoi sbizzarrirti.

7) Nella pagina del Ministero indicata al punto 4 è possibile scovare quali case editrici hanno messo a disposizione riviste e ebook gratuiti. Si aggiungano a quell’elenco alcune iniziative di sistemi bibliotecari, con cataloghi digitali anche molto interessanti. Inoltre si segnalano alcune iniziative di editori, come Il Saggiatore, che offre un e-book in regalo ogni due giorni; Edizioni Dedalo, che mette a disposizione alcuni libri del catalogo e alcuni numeri della rivista di divulgazione scientifica SAPERE, in formato pdf o ebook; Feltrinelli e Ibs, che hanno unito le forze per offrire sconti fino al 45%. E molte librerie indipendenti si stanno organizzando per le consegne a domicilio. Vale la pena chiedere.

8) Si è fatta ironia sul fatto che il sacrificio richiesto dalla nazione ai nostri nonni era di andare in trincea, mentre la nostra trincea è costituita da divano, megaschermo e snack. Positivo guardare il bicchiere mezzo pieno, in ogni caso possiamo senza vergogna occupare il tempo guardando film. Everyeye offre un ottimo tutorial, costantemente aggiornato, per districarsi tra le varie piattaforme streaming e attivare le offerte gratuite del momento. Per chi avesse voglia di recuperare un po’ di storia del cinema, la Cineteca di Milano mette a disposizione il catalogo online, con più di 500 titoli tra film, documentari, materiali di archivio, restauri. È il momento di guardare la Corazzata Potëmkin, insomma.

9) Podcast: che tu sia un habitué, o che tu non ne abbia mai sentito l’esigenza, ora più che mai è il momento per lasciarsene rapire. Anche solo per liberare la mente dall’argomento del giorno, dato che ovunque tu vada a cercare evasione non si parla d’altro. Le piattaforme in cui trovare podcast sono tante, da Spotify a quelle di default nei sistemi di qualunque smartphone. Qualche suggerimento adatto ai tempi: PMConfidential, in cui una Paola Maugeri pacata e gentile offre spunti di consapevolezza e spiritualità. Fottuti geni, per irrorare di entusiasmo pop la nostra visione della scienza. Piccoli non sfigati è invece il podcast dedicato alle piccole partite iva e ai professionisti che lavorano in solitaria. Una categoria che soffre particolarmente il freno dovuto a questa quarantena, a cui consiglio questo podcast per cercare nuovi spunti di riflessione sul proprio lavoro. In coda, aggiungiamo per il cuore della zona rossa Milano, Europa il reportage tra storia e presente di Francesco Costa.

10) Se sei una di quelle persone che compra libri compulsivamente e non trova mai il tempo di leggerli, direi che questo è il tuo momento. Non avrai mai più tanto tempo libero quanto in questi giorni. Osserva la tua libreria. Scegli uno di quei libri semidimenticati, e leggilo. Anche solo perchè così la prossima volta che sarai in libreria potrai comprarne un paio senza sentirti in colpa. E hai mai pensato di unirti a un bookclub? Online, per il momento. Poi, chissà.

11) BeUnsocial, rivista di antropologia digitale, ha lanciato un calendario dell’avvento collettivo partito il 9 marzo: #25giorniacasa. Piccole azioni quotidiane per giocare a tenersi compagnia con le condivisioni. La mia preferita: “Componi un haiku con le coste dei libri”.

12) A proposito di informazioni utili messe a disposizione gratuitamente: i musei dedicati ai bambini in Italia hanno creato la Guida galattica al Coronavirus, per bambini e bambine curiosi. Un opuscolo bilingue e illustrato per spiegare ai bambini di cosa si tratta e perchè continuiamo a ripetere loro di lavare le mani. 

13) Scrivi una lettera al te del futuro. Su futureme.org puoi indirizzarti una lettera che riceverai fra 1, 3 o 5 anni, a tua discrezione. Può essere un esercizio di catarsi davvero utile. O anche solo un gioco che fra qualche anno ti farà sorridere e dire “Ma ti ricordi quando eravamo in quarantena?”.

14) Questo non è un tempo per la polemica. Non è tempo per utilizzare il sarcasmo e ridere di chi fa i flashmob sui balconi, nè per indirizzare invettive contro chi usa Facebook per condividere il proprio tempo con le dirette. Il disprezzo non serve a nessuno, nè a chi lo riceve nè a chi lo mette in atto. Wikihow risponde a entrambi: con un tutorial per irritare le persone polemiche e un altro per smettere di essere polemici. Ricordiamo però che è dimostrato scientificamente che si tende a polemizzare contro gli altri per nascondere il proprio essere impostori su uno specifico argomento. Impostori della solitudine, in questo caso. Non piace neanche a voi quello che sta succedendo, ammettetelo serenamente. Non serve che facciate una diretta Facebook, è sufficiente che ammettiate di usare la polemica per dire la vostra e sentirvi meno soli. E a questo punto siete pronti per il tutorial per imparare a fare critiche costruttive.

15)  una poesia al giorno. Non può che fare bene. Allo spirito innanzitutto, perchè la poesia vi riempirà i pensieri di immagini inaspettate e più virtuose di ciò che resta fuori dalla finestra. Altamente consigliati in questo momento sono Gualtieri, citata all’inizio, ma anche Caproni, Lamarque, De Angelis, oppure le atmosfere dense e oniriche di Campana, o la leggerezza di Catalano. In ogni caso, l’archivio curatissimo di Poesia di Crocetti Editore sarà un valido aiuto nel cercare soccorso poetico.

  • Paola Nuzzo |

    Che bello questo approccio e che bella questa richiezza di idee e spunti.
    Credo che la parola chiave da cui iniziare sia infatti proprio “consapevolezza”.
    Il passaggio che mi ha trasmesso un guizzo, accendendo una lampadina, è quello in cui scrivi “non avremo mai più tutto questo tempo per…”, all’improvviso mi sono ricordata che è così, che ci sarà un ritorno ai ritmi comunque più intensi di ora, e ho visto con chiarezza il prezioso di questi giorni…
    Personalmente ho ripreso ad approfondire la biografia e le opere di artisti come Keith Haring, a studiare sociologia (di questi giorni la risoluzione di iscrivermi a settembre a Sociologia per una seconda laurea), a fare puzzle (passione d’infanzia mai più ripresa), e a leggere Kafka e i suoi Aforismi di Zürau, scoperta recente. Oltre che a riflettere sul mio percorso di vita con maggiore completezza del solito.
    Così il tempo libero sembra già quasi non bastare… Grazie

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