Lavoro, le professioni emergenti del 2020

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Anno nuovo, vita nuova, ci diciamo ogni gennaio. Perché allora non mettere in pratica questo buon proposito partendo proprio dal ripensare la propria carriera. Se trovare un lavoro è tra i vostri buoni propositi per il 2020 è il momento di iniziare a darsi da fare. Per esempio dando un’occhiata a quali saranno le professioni più cercate dagli head hunter quest’anno. Lo ha stabilito Linkedin nel suo terzo rapporto annuale sui posti di lavoro emergenti negli Stati Uniti. Il social network ha identificato le 15 posizioni più in crescita in base ai trend degli anni passati aggiungendo le competenze ad essi associate e le città (a dire il vero, americane) dove questi profili sono più cercati.
In breve, almeno cinque ruoli nella classifica includono la qualifica di “ingegnere” nel titolo e per la prima volta quest’anno la robotica ha fatto il suo debutto nella lista. Le competenze più cercate invece sono quelle che hanno a che fare con l’intelligenza artificiale e l’analisi dei dati.

Specialista in intelligenza artificiale

La ricerca di esperti in questo campo è aumentata in conseguenza al maggiore utilizzo dell’ai nei campi più variegati, anche in quelli apparentemente distanti. Dall’ambito sanitario, per gestire i costi dei ricoveri per esempio, a quello musicale per prevedere le scelte e i gusti degli utenti. Negli ultimi cinque anni la domanda di questi specialisti è cresciuta del 74% ed è notizia degli ultimi giorni l’apertura del primo centro tecnologico italiano del colosso californiano Nvidia dedicato proprio alla ricerca sull’intelligenza artificiale. Con il nome di Nvidia Ai Technology Center, Nvaitc, ha trovato casa all’Università di Modena e Reggio Emilia ed è dotato di macchinari per due milioni di euro. E’ il quarto ad aprire nel mondo al di fuori della Silicon valley ed è il primo di altri poli d’eccellenza tematici che saranno creati in collaborazione con il Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica. L’UniMore inoltre da alcuni mesi sta lavorando alla creazione di una Ai Academy che intende essere il più grande centro di ricerca in Italia specializzato in deep learning, machine learning e computer vision.

Ingegnere della robotica

I robot ruberanno i nostri lavori, ma prima qualcuno dovrà crearli. Secondo i dati di Linkedin per questi ingegneri negli ultimi anni c’è stata una crescita di opportunità del 40%. Sono professionisti che devono sapere fare tre cose: comprendere il compito per cui il robot viene costruito (fare una pizza o un intervento chirurgico, aiutare un anziano o spostare un macchinario), costruire la macchina e scrivere il software per programmare il robot. È una carriera che prevede una formazione interdisciplinare, servono ampie conoscenze e la capacità di lavorare in team. Questo video dell’università di Harvard presenta non solo il suo dipartimento di robotica ma mostra anche alcune affascinanti applicazioni di questa branca dell’ingegneria.

Data scientist e data engineer

“Big Data” è la parola d’ordine degli ultimi anni. Ormai usiamo il web per qualsiasi cosa e come risultato lasciamo in rete tantissime tracce di noi. Una mole di dati preziosissima per le aziende a patto che queste abbiano gli strumenti per metterli in ordine e dargli un senso. Linkedin comprende nella sua classifica almeno due lavori che hanno a che fare con i dati per il 2020: data scientist e data engineer, con un tasso di crescita nella ricerca rispettivamente del 37% e del 33%. Per capire quanto i dati siano importanti nelle strategie aziendali – e quanto sia fondamentale per noi averne il controllo – basta pensare alla cena che Hbo ha organizzato durante il Ces di Las Vegas per presentare la terza stagione della serie tv Westworld. Gli organizzatori dell’evento sapevano tutto degli invitati e le informazioni a loro disposizione erano state elaborate a partire dal materiale condiviso da ciascun ospite sui propri profili social.

Esperto di Cybersecurity

Non solo la nostra, ma anche la vita delle aziende si svolge oggi in larga parte online e questo le rende vulnerabili di fronte ad attacchi esterni. Solo per citare alcuni recenti episodi, sia Elisabetta Franchi sia la catena di ristoranti Roadhouse sono stati oggetto di attacchi hacker negli ultimi giorni. La stilista si è vista violare l’account Instagram della sua label di moda, Roadhouse invece ha subìto un attacco alla piattaforma che gestisce le notifiche push. Negli ultimi cinque anni la domanda di specialisti in sicurezza informatica ha registrato una crescita del 30%. E anche in Italia per gli esperti di informatica ci sono molte possibilità. La scorsa settimana Accenture ha inaugurato a Napoli il Cyber Fusion Center, un nuovo centro dedicato alla sicurezza informatica per cui entro il 2020 assumerà 50 professionisti. E’ il primo polo in Italia di questo tipo e il sesto nel complesso, dopo quelli di Bangalore, Praga, Tel Aviv, Sydney e Washington.

Specialista nella costumer success

Si tratta di una nuova figura che si relaziona con i clienti per fidelizzarli e ottimizzare le relazioni con loro. Il suo compito non è vendere un servizio ma semplicemente comprendere le esigenze aziendali del cliente e lavorare con lui per raggiungere il risultato desiderato. In genere interviene dopo che un prodotto o un servizio è stato venduto a un’altra società al fine di garantire un’esperienza piacevole al nuovo utente. Inoltre educa il cliente sull’utilizzo dell’acquisto e identifica nuove opportunità. Il tasso di crescita annuale di questi specialisti è del 34%.

Quelle appena elencate sono solo alcune delle professioni citate dal Linkedin Emerging Jobs Report. Molti lavori manuali scompariranno poiché i computer – o i robot – potranno eseguirli in modo più efficiente ma ci sono caratteristiche personali che saranno sempre più preziose. È probabile che la domanda di competenze trasversali aumenti man mano che l’automazione diventi più diffusa. Comunicazione, creatività e collaborazione sono impossibili da automatizzare, il che significa che possederle vi renderà sempre insostituibili.

  • Daniele Giannotti |

    Una disciplina del tutto nuova che sta prendendo piede anche in Italia è la (CRO) Conversion Rate Optimization, attraverso la quale si studia il comportamento degli utenti sui siti web e si interviene effettuando continue modifiche e test al fine di raggiungere la massima ottimizzazione nelle conversioni (acquisti, scaricare file, contattare azienda).

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