Io sono Morgana. Chi può dire di non esserlo?

morgana

È il 1964. Una ragazza di 22 anni del sud Italia emigra in Svizzera per lavorare in fabbrica. Qui conosce un ragazzo abruzzese, si innamorano. Fanno le cose “come si deve” e si fidanzano in casa, fanno conoscere i rispettivi genitori e ottengono la benedizione del papà di lei. Dopo qualche tempo, lei lo lascia. La narrativa familiare tramandata vuole che lui sia troppo succube delle sorelle e delle loro vessazioni, lei gliene chiede conto, si sente già oppressa e pensa che dopo potrà solo peggiorare, così lo lascia. Contro il volere di tutti, contro le insistenze dei genitori, contro ogni pregiudizio sociale che a quell’età la voleva già zitella, lei semplicemente lo lascia e continua per la sua strada. Si sposerà a 24 anni con un uomo conosciuto da poco e passerà il resto della sua vita accanto a lui, nel bene e nel male, come si suol dire.

Questa storia non c’entra con il libro “Morgana”, l’Alleybook che abbiamo scelto questa settimana. Eppure c’entra. Perchè ogni volta che ho ascoltato un episodio del podcast da cui è nato il libro, non ho potuto fare a meno di dire a me stessa: queste sono storie di donne straordinarie. Donne che hanno vissuto vite incredibili, piene, strepitose. Per ognuna di queste vite brillanti, ci sono centinaia di vite spente e vissute nell’ombra. Ma poi ricordavo questa storia, di cui conosco molto bene la protagonista, e so che nessuno sospetterebbe che alberghi in lei una Morgana. E allora sentivo qualcosa che potrei paragonare solo alla speranza. L’idea che in ognuna di quelle vite vissute tra le paure generate dai costrutti sociali, ci fosse stato un momento, un mese, un anno, fosse anche un solo giorno, attraversato da vere Morgane. Perchè Morgana non è una persona, non è una storia: Morgana è una freccia che trapassa l’animo di ogni donna e crea quella fessura da cui, come cantava Leonard Cohen, passa la luce.

Di tutti i (bellissimi) podcast che ci ha regalato Storielibere.fm, Morgana è forse il più conosciuto, il più seguito. Grazie alla sapiente narrazione di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri, e al loro scouting di storie mai scontate, mai banali, la notifica della nuova puntata il 17 del mese è diventato per molti un momento di grande curiosità. Le donne di cui parlano hanno sempre qualcosa da dire: se la puntata è dedicata a Madonna, una di cui sembra sia già stato detto tutto da tutti, loro riescono comunque a illuminare un nuovo angolo nascosto. Se poi invece hanno voglia di sorpredere, ecco che tirano fuori dalla contemporaneità personaggi molto meno conosciuti (in senso intimo), da scoprire, da spolverare: Tonya Harding, Moira Orfei, Zaha Hadid. Queste vite sono state completamente attraversate dagli strali di Morgana e sono in qualche modo trasfigurate in quella luce che le ha rese straordinarie. Rivoluzionarie. Fuori dalle norme e dalle convenzioni. Non si tratta di una celebrazione delle donne e delle loro capacità, tutt’altro. È una celebrazione dell’anti-capacità, dell’anti-socialità, di quel conflitto che ha portato queste vite a beffarsi delle convenzioni e delle aspettative per vivere in un caos creativo e generativo. Di fatto è questo a renderle straordinarie.

L’idea di trasformare il podcast in un libro è azzeccatissima. Non solo perchè Michela Murgia ha il dono di incantare con le parole, sia con la voce che con la carta. Ma anche perché è impossibile ascoltare queste storie senza desiderare riascoltarle, tornare indietro su un dettaglio, appuntarsi una frase. Certo, nel libro non ci sono tutte le storie del podcast, nè sono riportate le conversazioni tra Murgia e gli invitati di volta in volta a commentare e discutere le storie. Ma non è che manchi materiale con cui ispirarsi e riempirsi i pensieri. I primi due capitoli sono dedicati a Moana Pozzi e Caterina da Siena, e questo da solo dovrebbe bastare a dare l’idea della multidimensionalità della narrazione. 

“Storie di ragazze che tua madre non approverebbe”, recita il claim del libro e del podcast. Oh sì, sono certa che mia madre non approverebbe nessuna di queste Morgane. Ma sono anche certa che almeno una volta, una sola volta, la freccia di Morgana abbia trapassato anche lei. Più o meno nel 1964, credo.

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Michela Murgia, Chiara Tagliaferri, Morgana, Mondadori 2019, 19€

  • Maria Grazia Portera |

    Siamo tutte un po’ Morgana… O lo siamo state almeno una volta

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