Promozione in gravidanza? Si può!

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Alzi la mano chi crede che sia possibile – o altamente probabile – ricevere una promozione in gravidanza. Siamo in Italia e purtroppo conosciamo bene le statistiche che ci riportano ben altre vicende, tra cui quelle delle frequenti dimissioni, di cui anche AlleyOop si è occupata qui. Sappiamo bene, infatti, che nella maggior parte dei casi è già tanto riuscire a conservare il posto e le mansioni svolte regolarmente prima del congedo obbligatorio. La storia di Giovanna Vaira, foggiana trapiantata a Trieste per amore, manager in Wartsila Italia, invece, è di quelle che infondono coraggio e speranza. Giovanna ha ricevuto una promozione al quinto mese di gravidanza, superando la concorrenza di due colleghi finlandesi, diventando Direttore Area Sud Europa ed Africa e arrivando a coordinare un team di circa venti persone. A convincere i suoi capi sono state soltanto la sua competenza, la sua “italianità” e le potenzialità che avrebbe potuto esprimere, ricoprendo quel ruolo. Due pregiudizi superati in un colpo solo. Significa che davvero qualcosa, per fortuna, sta cambiando.

e06b7c6f-b9df-403d-9276-5e2d7038f5aeCi racconta la sua esperienza in Wartsila? Da quanto tempo lavora per quest’azienda e di che cosa si occupa?

«Sono stata assunta in Wartsila Italia nel 2007. Da 20 anni l’azienda, che oggi conta circa 1300 dipendenti, di cui un 10% donne, fa parte della corporation finlandese Wartsila. É un ambiente internazionale e stimolante, l’azienda è molto dinamica e votata al cambiamento. Ho sempre lavorato nell’ambito del controllo di gestione, una funzione molto riconosciuta nella mia azienda come supporto alla direzione per il raggiungimento degli obiettivi e la valutazione della performance. Ho avuto la possibilità di cambiare posizione ogni circa 3 anni e anche di fare un esperienza all’estero. Nel 2016 è stata aperta la posizione di Direttore, Business control, per l’area geografica “Sud Europa ed Africa”. Alla fine della selezione ero in short list con altri due candidati, entrambi uomini e finlandesi (Wartsila è una multinazionale finlandese, ndr), ma con mia grande soddisfazione hanno scelto me. La prima donna nominata direttore in Wartsila Italia… incinta al quinto mese di gravidanza!».

Una notizia fantastica! Come è andata poi quando ha annunciato la sua gravidanza ai suoi superiori?

«Il mio capo, francese, è stato fantastico e per questo, devo dire, mi sento abbastanza fortunata. Mi ha detto che aveva selezionato me perché secondo lui ero io la candidata giusta e che avrebbe aspettato il mio rientro. E ha aggiunto che senza le famiglie, la nostra vita, il nostro lavoro e la nostra economia non avrebbero senso».

Sante parole. Beh, però possiamo dire che sia la Francia che la Finlandia hanno politiche favorevoli alle lavoratrici madri. In ogni modo, sarebbe andata bene…

«Il mio capo ha viaggiato tanto e ha lavorato in tutto il mondo. Sa bene che ciascun dipendente può dare tanto, se adeguatamente valorizzato. Per una donna, ciò significa anche essere ben seguita e sostenuta durante la gravidanza».

Quali sono le pratiche di welfare aziendale?

«In Wartsila Italia le prime azioni concrete di welfare sono cominciate un paio di anni fa, con un piano di assistenza sanitaria integrativa che copre anche i figli a carico ed un’agevolazione sulla retta di alcuni nidi convenzionati. Siamo ancora lontani dagli standard della nostra casa madre in Finlandia, ma pian piano stiamo ci stiamo avvicinando».

Che programmi sono previsti per le neomamme e di quali agevolazioni ha potuto usufruire?

«Sono stata via in totale 7 mesi, durante questo periodo è stata aperta una job rotation interna ed una persona mi ha sostituita. Inoltre l’azienda prevede la possibilità di convertire il premio di risultato aziendale in servizi a favore del collaboratore e della sua famiglia – flexible benefits (come, ad esempio, baby sitter e asili nido)».