Smart Working: tra pubblico e privato gli esempi degli apripista

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Fiorella Crespi

Per chi fosse ancora perplesso, i benefici generati dallo Smart Working sono indiscutibili sia per i lavoratori sia per i datori di lavoro. A dimostrarlo sono i fatti e a raccontarlo è Fiorella Crespi, direttore dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, che ha appena pubblicato i dati aggiornati. «Lo Smart Working consente alle aziende di aumentare la produttività̀ e la qualità̀ del lavoro, ridurre i costi di gestione, migliorando nel contempo la soddisfazione e il coinvolgimento dei dipendenti – dichiara –. E consente anche di valorizzare la leadership femminile, permettendo di conciliare meglio lavoro e vita privata e di attrarre migliori talenti, che spesso vivono lontani dalla sede di lavoro». Non c’è da stupirsi, quindi, se ormai il 30% delle grandi aziende in Italia l’ha introdotto. Ognuno a suo modo, perchè gli approcci possono essere molto diversi. Ecco una selezione dei casi più interessanti, suggerita da Fiorella Crespi.

Barilla: un progetto a livello internazionale

Il progetto “Barilla Smart Work” parte a marzo 2013 con un forte commitment da parte del vertice aziendale e una gestione condivisa da un gruppo internazionale e interfunzionale composto dalle funzioni: It, Hr e Comunicazione Interna. Dopo una fase pilota in 5 paesi nel mondo, è stato esteso a tutti i paesi in cui l’azienda è presente e oggi coinvolge 1.600 persone, ovvero 3 impiegati su 4 (il 74%), con grande soddisfazione di tutti. Tanto che sono stati raddoppiati i giorni smart (8 al mese). Obiettivo 2020: offrire lo smart working al 100% degli impiegati d’ufficio. Il miglior bilanciamento tra vita privata e lavorativa è emerso come il principale beneficio, e poi un maggiore engagement e senso di appartenenza, un aumento di produttività e di qualità del lavoro. Se si riconoscono e si rispettano le esigenze di ogni soggetto, valorizzandone le potenzialità, ognuno sarà motivato a dare il meglio di sé.

Tetra Pak: SW anche per i profili operativi

Coerentemente con i valori core della multinazionale svedese Tetra Pak – tra cui libertà e responsabilità̀, collaborazione e divertimento – la sede italiana di Modena (800 dipendenti) ha attivato da alcuni anni numerose iniziative di Smart Working, che agiscono su tre fronti: spazi, flessibilità e strumenti di lavoro. La completa ristrutturazione degli edifici ha creato open space e spazi modulabili per il lavoro individuale o di gruppo (silent e meeting rooms). La flessibilità̀ di orario di lavoro si applicata a tutti i dipendenti compresi gli operai. Piena autonomia viene lasciata anche nell’uso della flessibilità̀ del luogo di lavoro. Infine, l’azienda mette a disposizione gli “attrezzi” necessari: notebook, strumenti di collaboration e devices per il lavoro in mobilità. I benefici si misurano in un aumento della capacità di attrarre e conservare i talenti, in una maggiore produttività̀, in un miglior clima aziendale, work-life balance e soddisfazione professionale, a conferma di come tali iniziative influiscano positivamente sull’employee engagement.

Philips: una spinta alla cultura della performance

A valle della prima Giornata del “Lavoro Agile” organizzata dal Comune di Milano, il 6 febbraio del 2014, Philips – azienda leader nel campo della salute e del benessere – ha avviato un programma di cambiamento della funzione Hr chiamato Accelerate! volto al miglioramento continuo, all’interno del quale si è sviluppata anche l’iniziativa di Smart Working, ad opera di un team inter-funzionale (Hr, Change Management, IT, Legal ed Health & Safety). Da febbraio 2016, il progetto “Io Lavoro Smart” è stato esteso, raccogliendo le adesioni di circa 300 persone. L’operazione è stata accompagnata da una gestione attiva del cambiamento, attraverso iniziative di formazione, rivolte a manager e collaboratori, e si completerà a dicembre 2017 con una nuova sede lavorativa, più “smart”. Ad oggi i risultati si misurano in un aumento del 30% di engagement e del 15% della produttività̀. I prossimi passi saranno quelli di monitorare periodicamente i benefici per capire se lo SW genera miglioramenti duraturi nel tempo,

Comune di Torino: un caso virtuoso di PA

Per migliorare la motivazione dei circa 10.000 dipendenti e valorizzare i talenti, nonostante i continui tagli al bilancio degli enti locali, il Comune di Torino, ha avviato l’iniziativa di Smart Working a settembre 2016, con due tipologie di azioni: una generale introduzione dello SW a giornata nell’Ente, per un massimo di tre al mese; e una serie di azioni puntuali. Il progetto EdiliziAgile nell’area Edilizia Privata del Comune si inserisce in questa categoria e si basa sulla possibilità dei dipendenti di poter lavorare con l’utenza in luoghi diversi dal proprio ufficio, fino a 15 ore di lavoro da remoto a settimana. Il progetto sta generando una crescita di autonomia professionale, oltre a favorire una migliore conciliazione e risparmio di tempi di trasferimento casa-ufficio. Inoltre, si aggiungono i benefici del miglioramento del servizio erogato al cittadino, che può̀ collegarsi attraverso un sistema di web conference con un esperto della Città, risparmiando tempo e denaro.