
Con l’avvio del nuovo anno scolastico, SOS Villaggi dei Bambini rinnova il suo impegno al fianco di scuole, studenti, docenti e famiglie, presentando un modello di benessere scolastico, un approccio educativo integrato per prevenire la dispersione scolastica, migliorare il clima relazionale e promuovere comunità educanti coese e solidali.
In Italia, la dispersione scolastica resta una sfida urgente: nel 2024 il 9,8% dei giovani tra i 18 e i 24 anni ha abbandonato la scuola senza diploma o qualifica. Il fenomeno colpisce di più i maschi (12,2%), gli studenti del Sud (12,4%) e, soprattutto, i ragazzi di origine straniera (24,3%).
Il bullismo nelle scuole
Altro tema che corre parallelo a quello della dispersione scolastica è il bullismo nelle scuole, che è tornato nelle cronache di questi giorni con prepotenza con il caso del ragazzo di 14 anni che si è suicidato impiccandosi nella sua abitazione nel comune di Santi Cosma e Damiano in provincia di Latina. Istigazione al suicidio è l’ipotesi di reato con cui la procura della Repubblica di Cassino, ha aperto un fascicolo e ha disposto il sequestro dei telefoni cellulari del 14enne e di tutti i dispositivi mobili. Secondo quanto denunciato dai familiari dell’alunno dell’istituto tecnico informatico Pacinotti di Fondi, il giovane era vittima di bullismo e riceveva spesso insulti e offese sui social da parte di alcuni compagni di scuola. Ipotesi questa al vaglio degli investigatori che hanno ascoltato la dirigente scolastica dell’istituto scolastico che frequentava la vittima.
Secondo i dati Istat, il 68,5% dei ragazzi tra 11 e 19 anni ha subìto almeno un episodio offensivo nell’ultimo anno, il 21% con frequenza mensile e l’8% settimanalmente.
Le iniziative di SOS Villaggi dei Bambini
Per rispondere concretamente a queste sfide, SOS Villaggi dei Bambini propone un cambio di prospettiva: non più solo progetti contro il disagio, ma percorsi condivisi per costruire scuole inclusive e capaci di prendersi cura di tutti i loro membri – studenti, docenti, famiglie e personale – e lancia il suo modello di benessere scolastico, un approccio integrato che si ispira al whole school approach e che considera la scuola come una comunità di vita, cittadinanza e relazioni. Non un insieme di progetti separati, ma un percorso strutturato e condiviso che sostiene studenti, insegnanti, famiglie e personale scolastico, creando un clima positivo e inclusivo.
Il modello si fonda su un principio semplice: la scuola non è solo un luogo di apprendimento, ma uno spazio accogliente, capace di ascoltare, includere e valorizzare ogni componente della comunità scolastica. La relazione è il cuore dell’esperienza educativa, così come la partecipazione attiva di tutte le parti coinvolte. Numerose ricerche, si legge nella nota dell’associazione, confermano, infatti, che la partecipazione migliora l’autostima, il senso di appartenenza, le competenze relazionali e la motivazione allo studio.
Approccio riparativo
Un ruolo centrale nel lavoro di SOS Villaggi dei Bambini con le scuole è l’approccio riparativo, che trasforma i conflitti in occasioni di crescita, contribuendo a prevenire la violenza tra pari e a favorire il reinserimento di chi ha commesso un errore, accompagnandolo a riconoscere l’impatto delle proprie azioni sulla comunità scolastica.
«Una scuola riparativa non punta a punire, ma a costruire: trasforma gli errori in opportunità di apprendimento e i conflitti in occasioni per rafforzare i legami – dichiara Samantha Tedesco, pedagogista e responsabile Accademia SOS Villaggi dei Bambini – Ogni scuola può diventare un luogo in cui si apprende con gioia, si cresce con rispetto e si affrontano i conflitti in modo costruttivo. Noi siamo pronti ad accompagnare chi vuole intraprendere questo percorso. È in questa prospettiva che il benessere scolastico diventa non solo prevenzione della dispersione, ma anche generazione di comunità inclusive, capaci di crescere insieme. Solo una scuola che sa accogliere, ascoltare e valorizzare può davvero prevenire la dispersione, rafforzare la motivazione allo studio e favorire l’autonomia e la resilienza.»
Il modello di benessere
Il modello di benessere scolastico proposto da SOS Villaggi dei Bambini si basa sui principi dell’Organizzazione, volti a promuovere il superiore interesse di ogni singolo bambino e ragazzo e si articola in una struttura piramidale a tre livelli integrati, adattabili ai bisogni specifici delle singole scuole:
● Prevenzione: costruire un clima di fiducia e appartenenza attraverso laboratori socio-emotivi, formazione per docenti, sportelli di ascolto, circle time, ascolto empatico, educazione alla comunicazione non violenta e l’adozione della guida pratica Applying Safe Behaviours, strumento operativo per contrastare la violenza tra pari e di genere.
● Gestione delle difficoltà scolastiche: colloqui partecipati con studenti, famiglie e insegnanti per affrontare difficoltà emergenti alla presenza di facilitatori esperti.
● Interventi riparativi nei casi di conflitto o esclusione: dialoghi riparativi, piani personalizzati e reintegrazione, con monitoraggio degli esiti e rafforzamento della responsabilità collettiva.
Il modello si ispira a un insieme di riferimenti normativi e teorici: dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, passando per le teorie della psicologia positiva, della giustizia riparativa e del Social Emotional Learning (SEL). Rappresenta così un’opportunità per le scuole italiane: un percorso condiviso, sostenibile e costruito su misura, per ridurre i conflitti, rafforzare l’autostima degli studenti e costruire comunità più inclusive.
SOS Villaggi dei Bambini
SOS Villaggi dei Bambini ETS è parte della Federazione SOS Children’s Villages, presente in 137 tra Paesi e territori dove aiuta oltre 7 milioni di persone, portando avanti il suo impegno dal 1949, affinché i bambini e i ragazzi, che non possono beneficiare di adeguate cure genitoriali crescano in una situazione di parità con i propri coetanei, realizzando appieno il proprio potenziale e la possibilità di vivere una vita indipendente.
In Italia opera da oltre 60 anni ed è capofila della Rete SOS Villaggi dei Bambini che riunisce le Cooperative responsabili della gestione dei Villaggi SOS e si attiva attraverso 8 Programmi e Villaggi SOS, a Trento, Ostuni, Vicenza, Saronno, Mantova, Torino, Crotone e Milano. SOS Villaggi dei Bambini si prende cura di oltre 3.100 persone, tra bambini, ragazzi e famiglie che vivono gravi situazioni di disagio, e sostiene i diritti di oltre 51.000 bambini e giovani, attraverso attività di Advocacy e di sensibilizzazione.
SOS Villaggi dei Bambini ETS ospita l’Hub sulla Salute Mentale e Supporto Psicosociale di SOS Children’s Villages.
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