È noto che le donne guadagnano meno degli uomini, ma nel nostro Paese possono arrivare a guadagnare più delle colleghe europee, a condizione che siano dirigenti e abbiano più di 40 anni.
In Italia, come negli altri Paesi europei, le donne che lavorano guadagnano mediamente meno degli uomini, e se sono laureate il gap di genere si allarga. Ad esempio, tra gli occupati di età 25-64 anni che lavorano a tempo pieno e per l’intero anno di riferimento, una laureata guadagna il 67% di un laureato, e questa percentuale scende ancora fino al 58% tra i laureati di età 25-34 anni (Oecd 2024). Anche i dati INPS recentemente diffusi confermano che «il vantaggio retributivo maschile nei redditi annuali è di circa il 40% (senza grandi variazioni negli ultimi 10 anni)» [1].
Ma quanto guadagnano le donne italiane rispetto alle colleghe con la stessa qualifica professionale che lavorano negli altri Paesi europei?
Retribuzioni femminili: Italia poco sotto la media europea
Le informazioni disponibili nei dati Eurostat[2] per l’insieme delle occupate dipendenti posizionano il nostro Paese molto vicino alla media europea: la retribuzione mensile lorda è di 2.365 euro in Italia e di 2.619 nella media dei Paesi europei (Figura 1). Per le laureate la posizione in graduatoria non cambia, ma le retribuzioni salgono a 2.797 euro per l’Italia e a 3.247 euro per la media europea; al vertice della classifica si posiziona il Lussemburgo, dove una laureata guadagna 6.740 euro al mese, e l’ultima posizione tocca alla Bulgaria con 1.183 euro (Eurostat 2022).
Figura 1 – Retribuzione media mensile lorda delle occupate dipendenti nei Paesi europei – 2022

Elaborazione su dati Eurostat – SES 2022
Le retribuzioni femminili nelle professioni «altamente qualificate»
Esercitare una professione «altamente qualificata»[3] non cambia in modo sostanziale la posizione del nostro Paese nella graduatoria europea, né per le donne occupate nelle professioni tecniche intermedie né per le occupate nelle professioni intellettuali e scientifiche. Per le dirigenti, invece, la situazione migliora in modo evidente e la loro retribuzione risulta nettamente superiore a quella delle colleghe che lavorano in altri Paesi: 5.548 euro contro 4.338 euro della media europea (Figura 2).
Figura 2 – Retribuzione media mensile lorda delle occupate dipendenti nelle professioni «altamente qualificate» in Italia e nella media EU27 – 2022

Elaborazione su dati Eurostat – SES 2022
La retribuzione delle dirigenti
Confrontando la retribuzione delle occupate dipendenti e delle dirigenti nei 4 principali Paesi europei (Figura 3) si nota che la retribuzione mensile delle dipendenti è sotto la media europea in Italia e in Spagna mentre si posiziona sopra la media in Francia e Germania. Nelle posizioni dirigenziali, invece, l’Italia si posiziona ben sopra la media europea, al secondo posto dopo la Germania, superando nettamente Francia e Spagna.
Figura 3 – Retribuzione media mensile lorda delle occupate dipendenti e delle dirigenti nei 4 principali Paesi europei e nella media EU27 – 2022

Elaborazione su dati Eurostat – SES 2022
Questo vantaggio retributivo delle dirigenti italiane vale però a condizione che abbiano una certa età; per le poche dirigenti under 30, infatti, la retribuzione cade di nuovo sotto la media europea, così come accade per l’insieme delle occupate loro coetanee (Figura 4). Attualmente nel nostro Paese una giovane donna con responsabilità manageriali guadagna 2.258 euro contro 2.853 della media europea; in Francia la retribuzione arriva fino a 3.273 euro, e in Germania raggiunge i 3.744 euro.
Figura 4 – Retribuzione media mensile lorda delle occupate dipendenti e delle dirigenti con meno di 30 anni nei 4 principali Paesi europei e nella media EU27 – 2022

Elaborazione su dati Eurostat – SES 2022
Le dirigenti in Italia sono poche, e non sono giovani
E comunque resta il fatto che le donne manager, quale che sia la loro età, sono davvero poche nel nostro Paese … solo una su 100 dipendenti di genere femminile occupa una posizione manageriale; in Spagna e in Germania sono il doppio, sono il triplo nella media europea, e in Francia sono cinque volte tante (Figura 5).
Figura 5 – Occupate dipendenti in posizione manageriale in % delle occupate dipendenti di età maggiore di 15 anni nei Paesi europei – 2022

Elaborazione su dati Eurostat 2023
La distribuzione delle dirigenti per classe d’età evidenzia che sono proprio le giovani donne ad avere le maggiori difficoltà ad ottenere una posizione apicale rispetto alle loro colleghe europee (Figura 6). In Italia, tra le dipendenti con meno di 40 anni, la quota delle dirigenti scende sotto l’unità: 0,6% contro una media europea quattro volte maggiore (2,6%).
Figura 6 – Occupate dipendenti in posizione manageriale in % delle occupate dipendenti per classe d’età in Italia e nella media dei Paesi europei – 2022

Elaborazione su dati Eurostat 2023
Questi dati mostrano che nel nostro Paese ci sono ancora ampi spazi di miglioramento per la componente femminile nei percorsi di abbinamento tra individui e posizioni apicali. Le giovani donne ne sembrano consapevoli, a giudicare dall’impegno e dal ritmo con cui acquisiscono competenze e titoli di studio. Attualmente infatti il 40,4% delle occupate dipendenti con meno di 40 anni è laureata, contro il 20,2% della corrispondente componente maschile (Eurostat 2023).
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[1] Si noti che il valore del 40% riportato nel comunicato stampa dell’INPS non è il gender pay gap, ma il «vantaggio retributivo maschile», cioè il valore calcolato rapportando la differenza di retribuzione al salario femminile invece che al salario maschile.
[2] Eurostat, Structure of Earnings Survey 2022. Retribuzione media mensile lorda degli occupati dipendenti a parità di potere d’acquisto (PPS). La rilevazione quadriennale esclude gli occupati del settore agricolo, le imprese con meno di 10 addetti e tutti i dipendenti della pubblica amministrazione. Per retribuzione si intende quella pagata in contanti, al lordo di eventuali detrazioni fiscali e contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti e trattenuti dal datore di lavoro.
[3] Le posizioni «altamente qualificate» nella classificazione delle professioni ISCO-08 includono i dirigenti, le professioni intellettuali e scientifiche e le professioni tecniche intermedie.