Insegnare ai bambini a riconoscere, esprimere e gestire le emozioni è il primo passo per costruire relazioni basate sul rispetto e sulla parità. Da tempo chi si occupa di violenza di genere va ripetendo quanto sia cruciale una sana e corretta educazione ai sentimenti nei bambini, e ancora di più dopo i fatti di cronaca che più profondamente hanno toccato l’opinione pubblica.
I libri validi alleati per educare a rispetto ed empatia
Come il femminicidio di Giulia Cecchettin, che sta forse davvero smuovendo le coscienze anche grazie al costante lavoro di sensibilizzazione e cultura messo in atto dal padre e dalla sorella, Gino ed Elena Cecchettin. Ogni giorno la cronaca ci ricorda quanto sia urgente affrontare la radice culturale della violenza di genere, e una vera educazione non può prescindere dalla lotta agli stereotipi di genere, che limitano le bambine nei ruoli di cura e gli uomini in quelli di forza e dominio. Senza decostruire queste narrazioni tossiche fin dall’infanzia, continueremo a perpetuare dinamiche di potere e controllo che alimentano la violenza. È nelle scuole, nelle famiglie e nella società che si deve insegnare ai bambini che amore non significa possesso e che rispetto ed empatia sono valori fondamentali per ogni relazione. Ecco perchè, anche a Natale, non dobbiamo perdere l’occasione di seminare consapevolezza, cultura, narrazioni alternative. Posto che una vera educazione ai sentimenti e al rispetto si compie ogni giorno, con le parole e con i gesti prima di tutto, sicuramente alcuni strumenti come i libri sono validi alleati per costruire questo cambiamento. Ecco alcuni libri da regalare a Natale ai nostri bambini, bambine, ragazzi e ragazze, per piantare dei semi di cambiamento e poi prendersene cura affinchè germoglino.
“Mostro”, Liv Ferracchiati, ill. Ehsan Mehrbakhsh
“Parola”, Vera Gheno, ill. Alec Trenta
Collana Scatoline Effequ, dai 5 anni
Scatoline è una collana di «saggi per giovani menti dai cinque anni in su»: ogni volume è dedicato a una parola da esplorare, in ordine alfabetico, ogni libro è una parola raccontata, spiegata, chiarificata. «Perché le parole sono libere, ed è da come le usiamo che possiamo capire di volta in volta cosa vogliamo dire», recita la quarta di copertina di ogni scatolina della collana, curata da Vera Gheno. In questo percorso si esplorano concetti come amicizia, bellezza, errore, e tra le ultime uscite si parla anche di “mostri”, che, come spiega Liv Ferracchiati, non sono altro che «qualcosa che ci sorprende e ci spaventa perché non la conosciamo». Attraverso ragionamenti semplici e lineari, le giovani menti vengono allenate con questi libri a pensare, ad andare oltre ai significati superficiali delle parole per scoprire cosa nascondono e smascherare gli stereotipi con cui sono state inquinate. Un esercizio alfabetico semplice e utile per combattere le derive dell’analfabetismo funzionale, che vede l’Italia agli ultimi posti tra i Paesi industrializzati, secondo l’ultimo report Ocse.
“100 grandi personaggi della storia”, Quelle Histoire, € 21,90
dai 6 anni
Quelle Histoire è una casa editrice francese di libri storici per bambine e bambini fondata da Albin Queru e Bruno Wennagel. Dopo il lancio di una app di intrattenimento educativo, Miglior app educational del 2011 in Francia, nel 2012 è cominciata la pubblicazione indipendente di libri dedicati a figure storiche, scritti e illustrati in chiave “kids” con una formula di edutainment pensata per rendere divertente ed efficace l’apprendimento ai più piccoli. L’enciclopedia “100 grandi personaggi della storia” è un’affascinante immersione nelle vite di cento uomini e donne che hanno cambiato il mondo. Un percorso di lettura educativo che parte dalle origini della civiltà con l’australopiteco Lucy e arriva fino ai giorni nostri, concludendosi con l’attivista climatica Greta Thunberg, passando per la guerriera vichinga Fredys Eiriksdottir, Gandhi, Maria Montessori . Interessante l’assenza totale di ogni sottolineatura riguardo al genere di queste figure iconiche di ogni epoca, anche nella comunicazione e promozione del libro, per mostrare come dietro ogni cambiamento epocale ci siano sempre uomini e donne con sogni, ambizioni, sfide e successi straordinari.
“I ragazzi possono essere femministi?”, Lorenzo Gasparrini e Cristina Portolano, settenove, € 17
dai 12 anni
Lorenzo Gasparrini, filosofo e attivista femminista, ha una scrittura che sa stratificare significati profondi in modo colloquiale ed energico, per una lettura che sicuramente sa coinvolgere e parlare ai ragazzi. E si badi che ragazzi, qui, non è inteso come maschile universale, ma in senso proprio di giovani maschi che vogliano avvicinarsi al femminismo. A chi serve il femminismo? Come faccio a far capire a una ragazza che m’interessa senza essere molesto? Devo essere un alleato? Davvero non si può più dire niente? A partire da queste e altre domande, Gasparrini decostruisce uno per uno gli stereotipi ancora esistenti sull’idea di “uomo” o “maschio”, per aiutare a comprendere come una maschilità non tossica possa fare un gran bene tanto ai maschi quanto alle femmine, alla base di una costruzione di relazioni paritarie e basate sul rispetto. «I femminismi lottano per il diritto – all’inizio solo per le donne, ora per chiunque – a un trattamento paritario di tutte le persone nella società, per l’accesso ai diritti umani di base, per far sì che chiunque possa decidere della propria vita» scrive Gasparrini. La risposta alla domanda del titolo, spiegata bene.
“L’eterno ritorno di Clara Hart”, Louise Finch, Terre di Mezzo, € 15
dai 14 anni
Intrappolato in un loop temporale, Spence si ritrova a vivere le stesse 24 ore in continuazione. Come un giorno della marmotta, ma molto più simile alla Russian Doll della serie Netflix di e con Natasha Lyonne: perché nella storia di Spence a ripetersi ogni giorno c’è la morte di Clara Hart, ma anche il ricordo della morte di sua madre, dato che quel giorno ne è l’anniversario. Cosa deve indagare, cosa deve comprendere Spence per sperare di uscire da questo circolo straziante? Finch guida la lettura all’interno di un thriller incalzante, che tocca corde profonde, affrontando temi come l’amore tossico e la violenza di genere in adolescenza. Il linguaggio è temerario, magari forte per gli adulti, meno per gli young adult a cui è destinato, svezzati dalla trap e da Tik Tok. È un romanzo di formazione contemporaneo, dove per formarsi un giovane deve prima decostruirsi, svelando gli stereotipi e i comportamenti tossici ritenuti normali, fino a scoprire che liberando se stesso ottiene di rimando la possibilità di liberare coloro che lo circondano. Perchè se una società diventa più giusta e libera, lo diventa per tutti e tutte.
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