Sette atenei italiani coinvolti in un progetto per spronare le giovani studentesse di discipline Stem (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) a inserirsi nel settore dell’economia digitale, dell’innovazione e della tecnologia. Da Nord a Sud Italia, sette giovani meritevoli si sono aggiudicate la vittoria della borsa di studio “Amazon Women in Innovation” che per 3 anni, con un finanziamento di €6.000 all’anno, supporterà il loro percorso di studi.
Secondo il ministero dell’Istruzione e della Ricerca, i laureati del 2022 nelle discipline Stem sono stati pari al 23,4% del totale. La maggioranza è concentrata tra Ingegneria e Architettura (14,2%), seguono le materie del gruppo Scientifico e Matematico (3,2%) mentre sono appena l’1,5% i laureati nelle discipline Ict. La maggioranza è in maniera preponderante maschile: solo lo 0,3% delle donne ha conseguito una laurea Stem contro l’1,2% degli uomini, e su questo gap va detto che la disparità si riscontra anche a livello Ue27: 1% delle donne contro il 3,6% degli uomini.
Per cambiare la rotta e far crescere la presenza femminile nei settori legati all’innovazione tecnologica e digitale, occorre un approccio multidimensionale e collaborativo, che parta dalla formazione degli insegnanti già dalla scuola primaria per coinvolgere le future donne nelle materie scientifiche, e arrivi fino all’attivazone di politiche educative incentivanti specifiche per le ragazze e le donne che scelgono carriere nelle STEM.
Borse di studio e mentorship
Lanciato nel 2018, “Amazon Women in Innovation” mira a supportare la formazione delle nuove generazioni nel mondo del digitale. La borsa di studio, oltre all’incentivo economico di 6000€ l’anno per tre anni, mette a disposizione per le ragazze vincitrici una mentor Amazon, una manager dell’azienda in grado di aiutare le studentesse che beneficeranno del premio a sviluppare competenze utili per il lavoro futuro: dalle tecniche per creare un curriculum efficace, ai consigli per affrontare un colloquio di lavoro.
Dal lancio del progetto, avvenuto nel 2018, Amazon Women In Innovation ha supportato finora 26 giovani meritevoli, e quest’anno, con l’aggiunta dell’Università di Catania, l’iniziativa ha coinvolto un totale di sette Atenei. A febbraio 2024, l’apertura dei bandi della sesta edizione della borsa di studio si è tenuta parallelamente all’inaugurazione del corso di formazione del programma AWS re/Start, rivolto a inoccupate e non studentesse residenti in Campania: un programma gratuito e full-time, per lo sviluppo delle competenze necessarie per avviare una carriera lavorativa nell’ambito del cloud computing, che ha coinvolto un totale di 25 donne.
Chi sono le vincitrici della sesta edizione di “Amazon Women in Innovation”
Dalla Lombardia alla Sardegna, ognuna delle studentesse premiate ha la propria storia e un personale progetto per il futuro, ma a unirle, oltre alla passione per le materie Stem, c’è il desiderio di prendere parte al cambiamento, investendo nella propria formazione per abbattere gli stereotipi di genere.
Aurelia Monni frequenta il primo anno di Ingegneria Elettronica, Informatica e delle Telecomunicazioni all’Università degli Studi di Cagliari insieme alla sorella gemella Eleonora Monni. Per il suo futuro, la studentessa si augura di lavorare in un ambiente in cui rispetto e comunicazione siano alla base di qualsiasi relazione, un principio chiave che va al di là del genere dei dipendenti.
Flavia Bruselles ha 20 anni è originaria di Caltagirone e ha da poco concluso il primo anno di Ingegneria Informatica all’Università di Catania. Per il suo futuro sogna un impiego nell’ambito del machine learning.
Giulia Donelli ha 20 anni e frequenta il primo anno di Ingegneria Matematica al Politecnico di Milano. L’incontro con l’informatica, dice, è stato un salto nel vuoto; la borsa di studio, invece, una conferma delle sue potenzialità e un modo per scardinare le sue insicurezze.
Martina Romano ha 19 anni ed è al primo anno di ingegneria informatica all’Università Federico II di Napoli. Nel suo futuro sogna un periodo di studio all’estero e un lavoro nella cyber security. Tra i suoi modelli suo padre e le docenti; nessun mito irraggiungibile, ma figure con cui ha un confronto quotidiano.
Nicole Insalaco è al primo anno di Ingegneria Informatica all’Università degli Studi di Palermo. Non sa ancora cosa le riserverà il futuro, ma sa che i suoi studi le daranno gli strumenti per affrontarlo al meglio.
Federica Zannoni ha 24 anni e frequenta Ingegneria di Internet all’Università Tor Vergata di Roma. Nei suoi progetti, un futuro in Finlandia e una posizione come Solution Architect. Il suo primo incontro con la borsa di studio Amazon Women in Innovation risale al 2019, quando a vincerla è stata una sua cara amica.
Giulia Farinasso è al primo anno di Ingegneria Informatica al Politecnico di Torino. Ha trascorso un anno in North Carolina, e alla sua “azienda del futuro” chiede la possibilità di lavorare da remoto per continuare a esplorare il mondo.
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