Parità di Genere, le aziende certificate sono oltre 1.800

Quanto l’accreditamento delle certificazioni sia un valido supporto per lo sviluppo delle politiche sociali, lo dimostra il rapido sviluppo della  certificazione per la parità di genere, l’unica riconosciuta a livello nazionale come standard relativo all’impegno delle aziende per un maggior equilibrio di genere, su base premiale. Nonostante abbia meno di due anni di vita, infatti, è cresciuto  in maniera esponenziale sia il numero di organismi accreditati per rilasciare la certificazione alle imprese – 50 nel 2023, ma  «ci sono ulteriori richieste in corso» precisa Accredia – sia  il numero di siti italiani certificati, 7.928 oltre ai 460 esteri.

Considerano i gruppi con più legal entities, ad oggi le imprese certificate sono oggi 1800, come ha confermato Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, in un videomessaggio inviato alla giornata conclusiva del Festival del Lavoro. Superato quindi il numero di quelle previste dal PNRR (obiettivo M5C1-13) entro il secondo trimestre del 2026 (800), adesso la sfida – come ha sottolineato la Ministra – sono le pmi.

Lo snodo delle pmi

Per promuovere l’adozione dello strumento, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) ha attivato diverse iniziative, incluso lo stanziamento di fondi per la copertura dei costi di assistenza tecnica e accompagnamento alla certificazione per le piccole e medie imprese. Fino al 28 marzo 2024 infatti le pmi  hanno potuto richiedere un contributo per coprire i costi dell’assistenza tecnica e di preparazione alla certificazione (fino a 2.500 euro) e quelli della procedura di certificazione (12.500 euro), attraverso il sito dedicato del Dipartimento Pari Opportunità.

A livello regionale molte si sono già mosse, per “mettere a sistema” il loro impegno sul tema, con benefici sulla cultura organizzativa e sul business, attraverso gli ulteriori contributi stanziati dalla Lombardia (10 milioni di euro) e la Puglia (400mila euro).

Cybersecurity e sostenibilità

I numeri del 2003 di Accredia raccontano che in ambito cybersecurity il numero di siti aziendali certificati è arrivato ad oltre 6.000 unità, cui si aggiungono 6 laboratori accreditati per l’esecuzione di vulnerability assessment e circa 700 persone certificate nel settore della protezione dei dati. Anche nel settore ambientale, è proseguito lo sviluppo dell’attività di accreditamento secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17029 degli organismi di verifica e validazione delle asserzioni di sostenibilità, per contrastare il greenwashing e l’ethics washing. L

’Italia è uno dei primi Paesi a livello internazionale sia come numero di organismi (16), sia come attività relative alla norma ISO 14065 (verifica e validazione dei claims ambientali). Gli schemi che riguardano i claims ambientali sono in costante crescita grazie al riconoscimento delle autorità e delle imprese come strumenti di aiuto per la protezione dell’ambiente. Inoltre, permettono anche ai consumatori di fare scelte più consapevoli e concrete per la lotta contro il cambiamento climatico. Il D.Lgs. 18/2023 sulle acque destinate al consumo umano, ha riconosciuto il ruolo dell’accreditamento dei laboratori di prova stabilendo che le prove svolte sotto accreditamento garantiscono la sicurezza e l’efficacia dell’attività di controllo periodico della qualità dell’acqua potabile svolta dai gestori del servizio idrico integrato.

Un approccio sistemico ed integrato che, in sintesi, garantisce in maniera imparziale ed oggettiva – anche grazie ad Accredia – l’impegno delle imprese verso temi che sono cruciali per lo sviluppo socio-economico del Paese nel medio e lungo termine.

La storia di Accredia

Accredia, associazione riconosciuta senza scopo di lucro che opera sotto la vigilanza del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha il compito di attestare la competenza e l’imparzialità degli organismi e dei laboratori che verificano la conformità dei beni e dei servizi a certificazioni e norme. Garantisce cioè la qualità e il valore di chi ogni giorno accompagna le imprese a migliorare i propri standard di produzione, ma anche di organizzazione interna. In crescita, in base ai dati diffusi dall’assemblea annuale, anche il numero degli organismi e dei laboratori che hanno conseguito l’accreditamento, oltre 2.300.

A 15 anni dalla fondazione, avvenuta nel 2009, Accredia, l’Ente Unico Italiano di Accreditamento, ha raddoppiato il numero degli accreditamenti, arrivati a 2.756 alla fine del 2023. Sostenibilità, cybersecurity e parità di genere le certificazioni più richieste l’anno passato.

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