Chiara Di Cristofaro seconda al premio giornalistico “Angelo Maria Palmieri”

Alla cerimonia di consegna dell’11ª edizione del Premio Giornalistico “Angelo Maria Palmieri”, la giornalista de Il Sole 24 Ore e co-coordinatrice di Alley Oop, Chiara Di Cristofaro, si è aggiudicata il secondo posto con un articolo dal titolo “La violenza nascosta che colpisce le donne con disabilità“.

La violenza nascosta che colpisce le donne con disabilità

C’è una violenza di cui non si parla, che resta celata. Perché è quella in cui si sommano stereotipi e si intrecciano disparità e che, per essere correttamente letta, deve incrociare competenze e capacità di comprensione. La violenza che colpisce le donne con disabilità è una violenza subdola e frequente: secondo i pochi dati disponibili (e questo è un primo problema), le donne con disabilità sono più spesso vittime di violenza sessuale, hanno più difficoltà ad essere credute, hanno meno risorse e strumenti a disposizione per salvarsi. A colpirle sono discriminazioni multiple, che sommate sembrano formare una matassa inestricabile ma che, invece, va districata e compresa, perché questa piaga possa essere estirpata.

Di Cristofaro parte dai dati. Le donne con disabilità (con limitazioni gravi) che hanno subìto violenze fisiche o sessuali sono il 36%, una percentuale già molto alta e più alta del 30% delle donne senza limitazioni. Il 10% è stata vittima di stupro contro il 4,7% delle donne senza limitazioni. La violenza psicologica dal partner attuale riguarda il 31,4% delle donne con disabilità (contro il 25%) mentre quelle che hanno subìto lo stalking prima o dopo la separazione sono il 21,6% (contro il 14,3% delle donne senza limitazioni).

Tutti i premiati

Il primo posto è andato alla giornalista Simona Berterame, con il servizio video “L’orrore dei manicomi nel racconto di chi ci ha passato una vita”, trasmesso su fanpage.it. Berterame racconta le storie di chi in manicomio ci è stato senza avere neanche una patologia psichiatrica conclamata come Mario, cresciuto lì perché orfano, o Rossana entrata a Santa Maria della Pietà a 22 anni perché litigava col marito. Il terzo premio è stato assegnato al giornalista Riccardo Michelucci e al suo articolo dal titolo “A Sarajevo il museo dell’infanzia ferita”, pubblicato su Avvenire: nato nel 2017 il War Childhood Museum ricorda i bambini colpiti dalla guerra in Bosnia con gli oggetti di chi è sopravvissuto e di chi è stato ucciso. Per allargarsi a Iraq, Afghanistan e ora Ucraina. La giuria ha assegnato anche una menzione speciale al giornalista Valerio Giacoia per l’articolo “I bambini del Benin vivono di pietre”, pubblicato su Venerdì di Repubblica

Il premio Angelo Maria Palmieri

Il premio è intitolato ad Angelo Maria Palmieri, giornalista per lungo tempo alla guida dell’Ufficio Stampa di Fiaba Onlus e scomparso a soli 30 anni. Il concorso si fonda sui valori che lo hanno guidato nel corso della sua carriera giornalistica, fra tutti il desiderio di contribuire al cambiamento della nostra società e all’affermazione di valori morali, etici e civili.

L’undicesima edizione ha ricevuto più di novanta candidature. Gli elaborati sono pervenuti da ogni parte d’Italia, consolidando la caratura del Premio a livello nazionale. L’obiettivo è valorizzare i migliori articoli e servizi audio/video che abbiano coniugato in modo efficace informazione e impegno sociale.

Una giuria, composta da giornalisti e scrittori, ha scelto i tre lavori ritenuti migliori in assoluto e ha assegnato una menzione speciale.

L’evento è promosso da Fiaba e Associazione culturale Angelo Maria Palmieri, in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, gode del patrocinio del Consiglio regionale dell’Abruzzo, del Comune di Avezzano e del Comune di Scurcola Marsicana e del sostegno di Fondazione Carispaq, Assicurazioni Generali Agenzia di Avezzano dei fratelli Di Marco e Banca di Credito Cooperativo di Roma.

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