La leadership femminile esiste? Dieci storie di donne lo raccontano

“Credete in voi stesse, studiate, preparatevi, siate determinate”: è il consiglio che Pina Amarelli, Lady Liquirizia, dà alle ragazze di oggi per farsi largo nel mondo e realizzare i propri sogni. Competenza, impegno e determinazione le chiavi del successo, “vietato tirarsi indietro” ed è bene che “le donne si aiutino a vicenda”: questa la ricetta di Patrizia Grieco, presidente di Banca Monte dei Paschi di Siena e Assonime. “Primo comandamento: investire sulla propria formazione. E puntare sui valori peculiari dell’essere donna, invece di nasconderli”, dice Albiera Antinori, presidente della Marchesi Antinori.

Concretezza, consigli, donne che aiutano le donne. Basterebbe questo per leggere il libro “Leadership femminile. Esiste davvero?” scritto a quattro mani da Valeria Santoro, giornalista di MF Dow Jones che si occupa di banche, assicurazioni e altri principali temi di politica economica, e da Chiara Galgani che lavora nell’ambito della comunicazione e delle relazioni media per Banca Mps.

La leadership femminile più adatta a gestire la complessità del presente

Partendo dalle storie di dieci donne, imprenditrici e manager, che sono riuscite a sfondare il soffitto di cristallo, il lavoro di Santoro e Galgani è un’indagine accurata su quello che significa oggi leadership femminile. La risposta all’interrogativo del titolo, se oggi esista o meno la leadership in rosa, la tratteggia fin dalle prime pagine Lella Golfo, a cui si deve la legge Golfo-Mosca che impostò le quote di genere nei Cda delle società quotate e partecipate. “La leadership femminile – spiega Golfo nella prefazione – a detta di molti studi sarebbe la migliore per gestire la complessità del presente. Le sfide della modernità, infatti, richiedono il passaggio dalla leadership transazionale a una trasformativa. Oggi, in ogni ambito e settore, la chiave è un tipo di leadership che incentivi la creatività e le idee innovative, che consenta di bilanciare visione e obiettivi sia di lungo sia di breve termine senza perdere di vista l’importanza delle relazioni”. E ancora: “Le sfide del presente e del futuro hanno bisogno del nostro paradigma di leadership”.

La peculiarità della leadership in rosa

Il libro, che approfondisce il rapporto tra mondo e femminile e managerialità accompagnandoci in un viaggio lungo tutto la Penisola nella conoscenza delle donne leader, fa emergere come donne e uomini siano diversi, anche nell’esercitare la leadership. “Gli uomini sono più focalizzati sul business sugli obiettivi, sui numeri. Le donne sono flessibili in tutto: nella capacità di gestire le persone, ma anche nei progetti”, spiega Pina Amarelli, presidente del gruppo calabrese Amarelli e di Banca Regionale dello Sviluppo, docente universitaria e Cavaliera del Lavoro.

Si approfondiscono, dunque, le caratteristiche peculiari della leadership femminile, i punti di forza da sfruttare al meglio e di cui essere consapevoli. Ma si parla in questo libro anche delle carenze, della mancanza di consapevolezza delle donne, della necessità di lavorare molto spesso sulla psicologia, per aiutarle a sollevare la testa, ad avere il coraggio di rischiare e di puntare in alto. Le difficoltà e gli ostacoli accomunano il percorso di tutte le donne, anche di quelle che hanno avuto la fortuna di intraprendere percorsi privilegiati. Un limite, dice Silvia Candiani, top manager di Microsoft dalla carriera brillante, è il coraggio. Le donne sono “meno coraggiose. Ho visto spesso che quando apro una posizione gli uomini si presentano anche se hanno solo il 50% delle competenze richieste per quel ruolo. Le donne si candidano solo se hanno l’80-90% dei requisiti richiesti. Di solito devo essere io a chiedere loro di mettersi in gioco”.

Com’è cambiata e come cambia la donna leader

Oltre alle storie delle donne leader, da leggere per apprendere consigli, suggerimenti, per aver i role model che mancano, Santoro e Galgani fanno anche un’interessante disamina sulla nascita della leadership femminile, passando da Ada Grecchi e Marisa Bellisario, prime manager in Italia, alla Thatcher, modello per gli anni 80.  Erano i tempi in cui la leadership era declinata solo al maschile, quando la donna imitava in tutto e per tutto il leader maschio. Negli anni Duemila si va verso una leadership femminile in antitesi con quella maschile per arrivare infine al primo ventennio del Duemila, con un modello che si evolve verso una leadership che non ha genere. Ma per fare questo è necessario, ci raccontano le autrici, anche avere un contesto, sociale e istituzionale, che non penalizzi le donne e le agevoli nella realizzazione delle loro aspirazioni.

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Titolo: “Leadership femminile. Esiste davvero?”
Autrici: Chiara Galgani, Valeria Santoro
Editore: FrancoAngeli, 2023
Prezzo: 23 euro

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